Tempio Pausania, Il verbale dell’incontro in Prefettura

Mediazione efficace e forse risolutiva

L’anno 2018, il giorno 7 del mese di dicembre, alleore 10:15, in una sala dellaPrefettura di Sassari, si è svolta una riunione avente ad oggetto leproblematiche collegate con il Presidio Ospedaliero “PaoloDettori” di Tempio Pausania e i Servizi Sanitari Territoriali dell’AltaGallura.

Sono presenti il Prefetto di Sassari, che presiede, l’Assessore Regionale dell’Igiene e Sanità dott. Luigi ARRU, i Sindaci dei Comuni di Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Santa Teresa Gallura, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e Vignola, Viddalba, aderenti all’Unione Comuni “Alta Gallura”, con l’assistenza del Capo di Gabinetto della Prefettura di Sassari, dott.ssa Maria Antonietta GREGORIO, che cura anche la verbalizzazione.

Dopo approfondita discussione l’Assessore Regionale e i Sindaci concordano sui seguenti punti:

  1. Permanenza dell’UnitàOspedaliera Complessa di Otorino, che rimarrà presso l’Ospedale di Tempio Pausania alla luce della recente conversione della delibera sull’assegnazione tendenziale dei posti letto;
  2. Attivazione di due posti letto per la terapia semi-intensiva, per sostenere sia l’attività chirurgica che internistica. In particolare l’obiettivo dell’implementazione organizzativa dell’ospedale per intensità di cura, dovrà permettere un aumento del grado di specializzazione dell’ospedale di Tempio per la presa in carico dei pazienti affetti da patologia cardiache e respiratorie;
  3. Rapida stabilizzazione organizzativa dell’Ospedale di Tempio, sia per medicina che per chirurgia, che permetta la piena funzionalità dell’Ospedale in rete con gli altri Ospedali della Gallura.In particolare verrà individuato il referente – responsabile del Reparto di Chirurgia;
  4. Compatibilmente con le procedure in atto, si stabilisce che nell’assunzione del personale sanitario si darà priorità ai servizi fondamentali (radiologia ecc.);
  5. Attivazione di un percorso integrato che preveda la funzionalità della lungodegenza e dell’hospice, che aiuterà il reparto di medicina a svolgere una maggiore attività per le patologie acute;
  6. Per quanto riguarda il punto nascite, alla luce delle rigorose norme nazionali che condizionano una risposta immediata, nelle more del processo di deroga verrà garantito un percorso nascita interamente da svolgere nell’Ospedale di Tempio, ferma restando una rinnovata valutazione dell’esistenza delle condizioni di sicurezza che ne potrebbero consentire la riattivazione. In caso di parto non programmabile verrà garantita la massima sicurezza nella gestione della gravida e del neonato nel punto nascita di Tempio.

Sul punto nascita e sull’attuazione della terapia semi-intensiva, le parti convengono di aggiornarsi quanto prima (possibilmente entro la prossima settimana) per consentirne una verifica dei tempi e delle problematiche gestionali con gli organi amministrativi competenti.

La riunione termina alle ore 13:20.

Di quanto sopra è redatto il presente verbale che, previa lettura e conferma,viene approvato e sottoscritto.

  F.to IL CAPO DI GABINETTO Gregorio
F.to IL PREFETTO Marani  

Una mediazione dunque efficace, come mai si sarebbe sperato quella del prefetto coi sindaci e l’assessore alla sanità. Un incontro a cui manca ancora la soluzione del punto nascite per cui la deroga non era stata chiesta ma che presto lo sarà. Lo si deve, alla città, al territorio, che invoca a gran voce anche il diritto di nascere a Tempio.

Lo si deve al presidio di occupazione che da 53 giorni ha occupato l’ospedale e che ha provocato una mobilitazione come mai accaduto e che ha chiesto le dimissioni dei sindaci come atto estremo per spostare il tiro sull’impegno che c’era stato ma che non aveva mai sortito grandi risultati. Lo si deve ai sindaci, in prima linea, come era stato chiesto dai loro concittadini e che erano e sono ancora pronti alle dimissioni se non dovessero venir  accolte tutte le istanze della rivendicazione. Lo si deve al territorio intero, compatto e risoluto ad andare sino in fondo per un diritto costituzionalmente garantito e messo in grave preoccupazione con una riforma che ha scontentato la popolazione sarda.

Lo si deve, infine, allo scossone che quelle adesioni alle dimissioni hanno suscitato nel Prefetto di Sassari, persona determinata e dall’elevato profilo umano, che si è fatto carico della sua autorevolezza per scongiurare un vuoto amministrativo e le conseguenze da esso derivate.

Il presidio, in attesa che quanto il documento integrale ci cui sopra venga messo in itinere immediato, sente il dovere di ringraziare in primo luogo il sindaco di Tempio Biancareddu a cui va il merito di aver da subito colto il messaggio della sua città e a tutti gli altri sindaci, encomiabili e decisi anch’essi, a dar luogo alla minaccia di dimissioni per amore delle loro comunità e anche di un territorio che non doveva e non pagherà a caro prezzo la mancanza sicura di sanità pubblica in alta Gallura. Riteniamo doveroso dire grazie a tutti indistintamente, al sindaco Deiana, nel suo duplice ruolo di sindaco e Presidente Regionale ANCI, che anche ieri ha fatto visita al presidio per portarci il suo saluto e  la conferma che la strada tracciata porterà a rapida soluzione la vertenza. 

L’impegno di un presidio di occupazione, che mai una sola volta, è mancato in presenze costanti ed informazioni ai cittadini, ha svegliato un senso di vera unità popolare come mai accaduto. Lo ha fatto senza svendere nulla della sua distanza dai partiti, mantenendo sempre fede alla mancanza di padrini e di bandiere ma riconoscendo valenza ed impegno di chiunque, quando questi valori sono stati tangibili, reali, efficaci e decisi da unità e traguardo da raggiungere.

Non si è vinto ancora nulla, ma la battaglia sembra avere ora un orizzonte chiaro e gode di positività per l’esito finale. Vigileremo, aspetteremo che ci venga presentato anche il crono-programma dell’azione dell’assessorato, che tutto venga mantenuto e portato a termine. 

La strada di Abali Basta, un comitato di cittadini stanchi ma determinati a percorrere qualsiasi sentiero per raggiungere un risultato, appare in discesa e di questo ognuno dei presidianti è consapevole e felice. 

Un giorno si racconterà di tutto questo, e sarà anche esempio di quanto la forza della gente può ribaltare qualsiasi direttrice errata, anche quando tutto sembra perduto e definitivamente alla deriva.

Abali Basta!! Non ha mai mollato di un solo centimetro e lo ha fatto per un diritto che forse non ci sarebbe più stato. Invece ci sarà ancora, come  forza di una umanità che si ribella alle ingiustizie. 

Antonio Masoni

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