Tempio Pausania, Intervista a Marcello Doneddu: «E’ successo questo», il percorso legislativo che ha portato al declassamento del nostro ospedale.

Tempio Pausania, 23 mag. 2015-

marcello doneddu foto piccola sito
Marcello Doneddu

Marcello Doneddu, Presidente della Commissione Sanità dell’amministrazione Frediani, consigliere che si è battuto per difendere e tutelare il nostro ospedale, che ha scoperchiato il vaso dei mali che hanno portato alla perdita di servizi sanitari e che sta portando tutti i cittadini dell’alta Gallura nell’irreale orizzonte di una sanità che non vedrà il Paolo Dettori come riferimento di un intero territorio, ha voluto concederci una ricca intervista scritta e in voce, affinché siano chiari tutti i dubbi su quanto accaduto, almeno per ciò che concerne la legislazione che ci ha portati al declassamento.

Uomo libero, senza paura, onesto nella sua profonda cultura e nel suo attaccamento alla comunità, Marcello è diventato, non si capisce per quale subdolo gioco di questa politica, un emerito rompiscatole. Perché, cari lettori, chi cerca la verità, chi ne attesta con documentazione reale l’indiscutibilità, in questa derelitta nazione, diventa uno fastidioso, da tenere sotto controllo e limitare nella sua energica azione politica.

«Marcello, grazie per avermi permesso questo spazio di verità che proveremo a sviscerare affinché sia chiara e definitiva tutta la storia di questi ultimi 9 anni delle vicende sanitarie che ci riguardano come tempiesi e come afferenti al Paolo Dettori, ospedale del distretto di Tempio e dell’alta Gallura. Cominciamo con qualche precisazione. Da dove vuoi partire?»

«Partirei da me e dal ruolo che ho svolto in questi anni. Ho voluto mettere al centro dell’attenzione politica il tema del riassetto sanitario in Sardegna ed in particolare in Gallura. Un conto è amministrare, altro è saper individuare, per tempo, i temi centrali ed importanti che qualificano un’azione politica nel senso proprio della parola. “Dall’albero” del riassetto di cui parlerò potrebbero staccarsi “frutti velenosi” e perciò è dovere coltivare con estrema attenzione la pianta e provvedere alla potatura, aggli innesti per poter raccogliere alla fine dei buoni frutti. Questo è un buon lavoro, questo è amare la propria terra. Il percorso inizia, per quanto mi riguarda, nella seduta consiliare del 22 marzo 2012 dove rivolsi al Sindaco un’interogazione propositiva chiedendo l’istituzione di una commissione sanità, riferita al distretto di Tempio, avente come riferimento il Paolo Dettori. Sei mesi dopo, il Consiglio approva la mia richiesta e si decide di dare esecutività immediata alla Commissione che, a parte alcuni mesi di difficoltà dovuti alla mancanza di una segretaria, l’8 di novembre dello stesso anno  inizia i suoi lavori. Alla Commissione vengono dati sei mesi di tempo per portare testimonianza del lavoro svolto. I tempi erano stretti perché all’inizio del 2013 la Regione avrebbe dovuto emanare le nuove disposizioni di riassetto ASL. I piani aziendali verranno resi noti a febbraio 2013 per cui la Commissione da me presieduta ha lavorato tantissimo, ad ogni ora della sera e della notte, col clima freddo dell’inverno tempiese e spesso in condizioni disagiate. Ma questo ora non conta. I lavori della Commissione verrano resi noti nella seduta consiliare del 5 febbraio 2013, dopo soli tre mesi dal suo insediamento, nella metà esatta del tempo che ci era stato dato. Un lavoro immane di tutta la commissione che vorrei ricordare. Oltre me, Nicola Luciano, Vanni Bionda, Tonina Manca, Salvatore Sassu e Peppino Manconi. Tutti, indistintamente grandi “compagni di viaggio”»

«Da tutto questo vostro lavoro che cosa è scaturito

«Abbiamo dato mandato al sindaco affinché venisse bocciato il piano aziendale di riordino della ASL n. 2 nella Conferenza Provinciale Socio-Sanitaria. Preso atto che tutti i comuni dell’alta Gallura avevano rigettato quel riordino, con in testa il nostro sindaco come Presidente di Distretto, la seduta della Conferenza Socio-Sanitaria viene sospesa e si decide che vengano considerate alcune modifiche che il distretto di Tempio aveva prodotto, che erano state portate sul tavolo dei lavori della Conferenza e che dovevano essere accolte senza alcuna eccezione. Perciò, alla fine, dopo sei ore dall’inizio della Conferenza stessa, i sindaci firmano l’Atto Aziendale 2013.»

« Quindi tutte le richieste erano state accolte dalla ASL? Allora, che cosa è successo

«I punti in oggetto erano 11, riassumibili come segue.

1) Il Paolo Dettori deve restare DEA di primo livello così come classificato dal Piano regionale del 2007 (assessore Nerina Dirindin). Su questo la regione doveva decidere ma la richiesta era stata avanzata e questa decisione era già entrata negli atti aziendali della ASL

2) Copertura cardiologica H 24, con relativa dotazione organica e funzionale. Questo punto è stato accolto dalla nuova stesura anceh se in modo parziale perché nel “funzionale” erano previsti posti letto e ciò non era possibile. Quindi l’H 24 era sostanzialmente un servizio di reperibilità. 

3) Mantenimento struttura complessa di Medicina, 45 posti letto+ 10 di lunga degenza. Il punto è stato accolto in tutto e per tutto e la Medicina passa da 33 a 45 posti letto+ i 10 della lunga degenza nel nuovo reparto.

4) Mantenimento Struttura semplice di Dialisi Tempio e Olbia.

5)  Mantenimento Ostetricia e Ginecologia. Richiesta accolta con perdita di 4 posti letto (da 16 a 20 come erano in origine).

6) Mantenimento struttura complessa di Radiologia di Tempio e La Maddalena. Accolto

7) Mantenimento Struttura complessa di Chirurgia. Rimane immutato.

8) Mantenimento Struttura complessa Anestesia. Immutato

9) Struttura semplice di Terapia Antalgica (del dolore), Accolto ma non si specifica se struttura semplice o complessa o struttura complessa aziendale.

10) Laboratorio Analisi. Non viene accolto, piuttosto si parla di “Punto Prelievo” e non di struttura semplice.

11) Terapia Breve Intensiva Polivalente, post operatoria e stabilizzazione cardio-respiratoria con dotazione di 4 posti letto. Finalmente questa annosa richiesta viene accolta.

Questa la richiesta dei sindaci del Distretto di Tempio in data 27 febbraio 2013. Ben 9 di queste richieste erano state accolte o in parte o del tutto. Era compito del Direttore Generale, eventualmente, aumentare, certo non ridurre, le eccezioni alle richieste intervenendo in un secondo tempo.»

«In buona sostanza Marcello, non c’era nulla da eccepire sino a quel momento. Tempio restava DEA di 1° livello e si era ottenuto anche qualche miglioramento?»

«Esatto. Riprendo un momento il quadro delle leggi regionali. La legge 28/07/2006, n. 10 comma 3:

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Questa legge fu approvata dal Consiglio Regionale il 19 gennaio 2007. Tempio e Olbia avevano il DEA di 1° livello e la Maddalena il PS 24 h. Il Presidio di Tempio prevede la valorizzazione della struttura con potenziamento e la garanzia della migliore attività chirurgica e della terapia intensiva. Veniamo al D.G.R. del 20/07/ 2011 n.” 31/2. Con questa Delibera il Paolo Dettori diventa pronto Soccorso Semplice. Nel frattempo la spending Review aveva tagliato anche sui diritti della salute, sanciti in costituzione, e Tempio perde di fatto il DEA di primo livello attraverso una deliìbera mai diventata Legge.

Documenti ufficiali L.R. Sanità

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La rete ospedaliera dell’emergenza stabilisce che:

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Come si evince da alcuni dai demografici, il DEA di primo livello non potrebbe avercelo nemmeno Sassari e quindi in Sardegna si è agito in deroga per le condizioni di scarsa demografia, geografia, viabilità, vastità di territorio, ecc

«Quindi, per concludere che ci resta da fare?»

« Beh, come avrai visto, nel riepilogo della storia di questa vicenda, era facoltà della Azienda poter puntare i piedi, e come Distretto in qualche modo c’eravamo riusciti quando c’era Fadda al quale si imputano colpe che francamente non ha solo lui. Se mi permetti vorrei che fosse ora fatta un’intervista in video perché, per quanto sto per dire, voglio che ci sia, come sempre è successo, la mia faccia e non qualcosa di solo scritto. Ti ringrazio tanto Antonio di questo spazio che mi auguro dissipi i dubbi su tante cose. Chiuderei questa parte scritta dicendo che il mio gruppo del Movimento 5 Stelle ha pronto il ricorso al TAR per bocciare i provvedimenti successivi alla sola legge del 2006, ratificata nel 2007, perché ogni riassetto è avvenuto senza il suffragio della necessaria legittimità

«Grazie Marcello. Ora passiamo in video»

 

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