Tempio Pausania, La dignità del trapasso. La valenza etica della morte e le differenti valutazioni.

Tempio Pausania, 25 apr. 2015-

La Dignità del Trapasso, così si chiamava la cineconferenza proposta ieri 24 aprile al palazzo degli Scolopi, nella bellissima sala di uno dei palazzi più belli della città, magnificamente curata dalla cooperativa Athena che gestisce, come noto, anche la biblioteca comunale di Tempio.

Una primissima valutazione dell’evento, purtroppo, è la poca se non nulla partecipazione di pubblico. Peccato, era l’occasione per discutere di tematiche controverse e molto presenti nella nostra società ed anche per vedere il breve ma intenso cortometraggio di Gianni Langiu, regista e freelance oschirese che da tempo si caratterizza per sensibilità spiccata verso grandi temi sociali. “Bianca chei su Nie, sono stati 8 minuti di un racconto intenso, senza dialoghi, tratto da un racconto di Chiappori, premiato lo sorso anno al Premio Logudoro. Intensa, come sempre, l’interpretazione di  Nino Pericu, l’attore prediletto del regista di Oschiri, più volte ammirato in diversi lavori cinematografici e teatrali.

gianni langiu
Il regista Gianni Langiu
nino pericu
Nino Pericu, attore.

La storia di un clochard dei giorni nostri, il sapore amaro del ricordo che sfiorisce e si ravviva ad un certo punto della vita attraverso una leggenda antica. Una farfalla si poserà sulle sue spalle ridestandolo e riportando la memoria a quel momento dei suoi anni migliori, quando la purezza dell’amore perduto riappare nel sogno ad occhi aperti. La sposa che si spazzola i capelli, dopo l’amore e poi la tristezza di qualcosa che succede oppure no, una morte annunciata ma di cui non si intuisce la causa. E’ stata naturale o indotta? E’ stata voluta dalla donna oppure è stato un atto estremo d’amore dello sposo ad indurla?

Le domande, dopo la visione di questo bellissimo spaccato di emozioni, vengono spontanee. E ci si chiede di tutto, e si dice di tutto. Molto efficaci i due relatori, lo scrittore giornalista Natalino Piras e lo storico Luigi Agus. Le tesi  e le valutazioni , seppure da piani culturali diversi, si sono tutte indirizzate, sia quelle dei relatori che quelle dei presenti, su una valutazione dei diversi casi nei quali potrebbe intervenire l’eutanasia, il porre fine ad un’esistenza che non è più tale e che dovrebbe dipendere sempre dalla volontà di ciascuno di noi.

La presenza, non casuale, del Consigliere comunale Pasquale Lamanda, sostenitore e portavoce del testamento biologico, un registro che riporta le volontà in vita dei tempiesi che lo vogliono fare, il decidere insomma di porre fine alla propria vita quando questa non ha più possibilità di continuare evitando quel terribile massacro che rappresenta l’accanimento terapeutico su malattie incompatibili con quella che possiamo definire vita, è servita a porre ulteriori quesiti al dibattito.

Natalino Piras e Luigi Agus
Natalino Piras e Luigi Agus

L’ingerenza e il peso dell’appartenenza religiosa,  la variabile umana di casi diversi di malattie terminali, la mancanza spesso della volontà del malato di decidere, la posizione della scienza medica, la valutazione etica della morte, le diverse posizioni della politica, tutti questi elementi di discussione sono entrati nel dibattito che è stato interessante e pacato. Sicuramente avrebbe meritato una platea diversa ed una maggiore diffusione, ma resta il piacere di essere sempre informati sulle posizioni individuali di ciascuno di noi e il rispetto sacrosanto di poter rispettare, adeguandosi alle leggi vigenti in materia, sempre la volontà individuale anche nel momento del trapasso.

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