Tempio Pausania, 29 ott. 2015-
C’è molta attesa per conoscere quale sia la soluzione sulla riforma degli enti locali. Per certo ancora non si sa nulla, a parte il malpancismo di qualcuno che propone alternative medievali o di nessuna prospettiva logica. La Sardegna, che come si ricorda ha cancellato le 4 province regionali, tra cui quella Olbia-Tempio, e che ha mantenuto, per ora, quelle storiche, sta guadandosi attorno senza una definita linea d’azione. In Gallura si conosce il disappunto di Satta, sindaco di Padru e presidente del distretto sanitario Gallura, per recente nomina, che invoca unità con gli altri sindaci della ex provincia e sbraita sulla congiura ai danni della Gallura per la quale vorrebbe si istituisca una provincia (del nord est ).
Conosciamo qualche posizione del singolo comune, come quello di Calangianus Loddo che è per due macroaree, una al nord e una al sud, dove presumibilmente ci saranno anche le due città metropolitane (per ora è certa solo quella che fa capo a Cagliari). Insomma, confusione e incertezza che lasciano perplessi un po’ tutti vista anche l’imminenza della decisione.
Le idee non sono meglio chiare a Roma dove ogni giorno se ne sente una, da ipotesi medievali a qualcuna che rievoca tempi passati e denominazioni assolutamente improponibili (Regione Alpina con Piemonte, Liguria e Val d’Aosta).
Dopo la cancellazione delle 4 province regionali nel 2012, ci si attendeva una maggiore chiarezza (il tempo c’è stato) ed invece stiamo assistendo al solito teatrino di chi tira da una parte e solleva dall’altra. Si dovrebbe puntare sui Comuni e sull’Unione dei Comuni che, al momento attuale, sembrano le sole certezze che restano.
Tre giorni fa, la Gallura si era sollevata anche con la spinta sindacale della CGIL che ha tuonato contro ipotesi penalizzanti per il nostro territorio, avendo l’imprimatur, in questa azione, del sempre presente Antonio Satta e l’appoggio del solo rappresentante in regione della Gallura (anzi ora sono due con Zanchetta subentrato di recente), il sindaco di Loiri Porto San Paolo Meloni.
E Biancareddu che fa? Quale sia la sua posizione su questa delicatissima vicenda non è dato conoscere. Di ciò che sta pensando non si conosce pubblica posizione e la stampa al seguito non scrive ancora nulla. Vedremo che cosa ne uscirà.
Intanto, la stagione dei funghi è inoltrata e si attende il prossimo Gran premio di Moto GP per vedere se ha ragione Rossi o Marquez.
