Tempio Pausania, la Scuola incontra la Dislessia. Domani 24 febbraio un incontro informativo per genitori ed insegnanti. Aula Magna Vecchio Caseggiato alle ore 17,00.

Tempio pausania, 23 feb. 2015-

(Dati estratti da AID Associazione Italiana Dislessia) La Dislessia,  è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA). Con questo termine ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche ed in particolare a: DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA E DISCALCULIA.

Le principali caratteristiche di questa categoria sono le sue specificità, ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che per avere una diagnosi di dislessia, il bambino NON deve presentare: deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o neurologici. Tale disturbo è determinato da un’alterazione neurobiologica che caratterizza i DSA (disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule deputate al riconoscimento delle lettere-parole e il loro significato).

La dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Leggere e scrivere sono considerati atti così semplici e automatici che risulta difficile comprendere la fatica di un bambino dislessico.
Purtroppo in Italia la dislessia è poco conosciuta, benché si calcoli che riguardi il 3-4% della popolazione scolastica (fascia della Scuola Primaria e Ssecondaria di primo grado). La dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici.
Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacita e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. La dislessa si presenta in quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbidità); questo fatto determina la marcata eterogeneità dei profili e l’espressività con cui i DSA si manifestano, e che comporta significative ricadute sulle indagini diagnostiche. La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura: disortografia (cioè una difficoltà di tipo ortografico, nel 60% dei casi) e disgrafia (difficoltà nel movimento fino-motorio della scrittura, cioè una cattiva resa formale, nel 43% dei casi), nel calcolo (44% dei casi) e, talvolta, anche in altre attività mentali. Tuttavia questi bambini sono intelligenti e,di solito,vivaci e creativi.

La Dislessia sarà oggetto di un incontro informativo con genitori e insegnanti domani 24 febbraio presso l’aula magna del Vecchio Caseggiato con inizio alle ore 17,00. Parleranno il Dottor Giuseppe Zanzurino, psicologo esperto di disturbi specifici dell’apprendimento presso l’Università di Modena-Reggio Emilia. Altra relatrice la dott.ssa Marina Cocco, educatrice.

Un’occasione per conoscere di più su questo disturbo dell’apprendimento che, come abbiamo letto, interessa il 3-.4% della popolazione scolastica in Italia, riferita alla Scuola primaria e Secondaria di 2° grado.

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