Tempio Pausania, Le Illegittimità di Abbanoa, il vademecum per contestarle. Il Regolamento 1^ parte.

Tempio Pausania, 10 set. 2016-

Alla luce delle gravi inadempienze del gestore unico Abbanoa, perpetrate a danno dei tanti cittadini del territorio dell’alta Gallura, esistono i criteri legittimi per contestare le attuali tariffe imposte. L’avvocato Alessandra Amic, assessore ai servizi sociali dell’attuale amministrazione locale, persona sensibile e attenta alle troppe ingiustizie che stanno riguardando quasi tutti noi, ha voluto inviarci questi due preziosi strumenti che dovremmo tutti utilizzare per tenerci pronti a qualsiasi controffensiva del gestore. Abbanoa, SPA nata per gestire il servizio idrico sardo e che ha mancato in quasi tutte le sue azioni finora intraprese, latitante e inadempiente ai disagi di questa e di tante altre città sarde, da quasi 7 mesi ha fatto mancare la potabilità dell’acqua che arriva a Tempio e in altri centri. La mancanza di acqua potabile, aggiunta alle interruzioni continue della fornitura, alla qualità dell’acqua che spesso è tutto tranne ciò che dovrebbe essere, dev’essere contrastata, a costo di qualsiasi azione legale che punti ai risarcimenti quando esistono le premesse, ma oserei dire proprio alla cessazione di questa azienda idrica che ha fatto e disfatto, nonostante il fallimento, grazie agli aiuti e ai continui rimpolpamenti di questa regione che la sostiene. Bene hanno fatto, a suo tempo, i 27 comuni sardi (Aggius per citarne uno gallurese) a non aderire alla gestione e restare nella municipalizzata che quanto meno ha sempre garantito un dignitoso servizio.

Tra le troppe liberalizzazioni di questa nazione matrigna, che si è ripercossa anche nelle regioni, quella dell’acqua appare come la peggiore sinora messa in atto. Un bene pubblico, da garantire a qualsiasi costo, in una fetta di Sardegna che l’acqua l’ha sempre avuta, in quantità e di qualità eccellenti, non deve essere soggetto a subordinazione, arroganza e imposizioni. L’acqua è e deve restare un bene pubblico. 

Ecco in questa prima parte di informazioni utili per i cittadini, il regolamento del servizio idrico approvato con D.A. n. 8 del 12 marzo 2007, modificato con D.C.S. n. 18 del 31 marzo 2011 e modificato ancora con D.C.S. n. 34 del 21 ottobre 2014.

cliccare su questo link e scaricate l’intero regolamento, sono 44 pagine.

In riferimento al primo allegato è molto importante il Titolo B II ,BIII,  BIV e BV,  dall’art . B 5 all’art. B37.

Occorre molta pazienza per leggerlo tutto ma in ballo c’è la garanzia che abbiamo le armi in mano per fare opposizione a questa illegittima fornitura di acqua e agire, in concordia con le associazioni a difesa dei consumatori, per un’azione di tutela legale.

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