Tempio Pausania, 12 dic. 2015-
E’ come una palla magica, ve la ricordate? Quella strana pallina di gomma dura che se lasciata cadere prendeva direzioni strane, da una parte e dall’altra, non seguendo quello che noi ci aspettavamo. Se poi, alla imprevedibilità della palla stessa, aggiungiamo anche degli effetti, allora il rimbalzo sarà ancor più variabile.
Metamorfosi, l’interessante esposizione di Massimo Masu, al Caffè Gabriel da oggi sino al 6 gennaio 2016, è come quel rimbalzo. In gioco c’è però la vita stessa, che viene raffigurata con degli scatti che esplicitano gli stati d’animo, che cambiano continuamente, il passaggio dall’allegria alla malinconia, dalla goffaggine allo stupore, secondo una casuale calendarizzazione degli stessi.
Chi comanda tutto questo? Chi decide che oggi sarò allegro e dopo un po’ triste?
La vita è un ensemble misterioso, dove tre elementi si devono fondere assieme per darci un’identità, la mente, l’intelletto e l’anima, intesa come sensibilità, emotività, irrazionalità cosciente. Immaginiamo un triangolo equilatero, con al vertice colei che tutto decide e tutto comanda: la mente. Una mente che sostiene l’intelletto e la spiritualità, intesa come insieme di stati d’animo. Quando uno solo di questi elementi viene ad interrompere l’armonia generale, si creano le negatività, bloccando il flusso di energia vitale.
Le foto di Massimo sono questo, la rappresentazione di una maschera che interviene a coprire quello stato d’animo, una necessità obbligata che dobbiamo utilizzare per “vivere”.
Una mostra fantastica, da vedere assolutamente, ricercando dentro di noi la personale chiave di interpretazione perché, come dice l’autore “…chi vede una mia foto e la legge in modo diverso dal mio, non fa che farmi felice. Questo serve a rinforzare, dentro di me, il concetto che ognuno di noi è diverso dall’altro, e questo è un fattore positivo“
Ecco l’intervista col “viaggio” dentro Metamorfosi insieme all’autore, Massimo Masu.