Tempio Pausania, Nubi nere si addensano nella sanità gallurese, segnali inquietanti di ulteriori gravi problemi.

Tempio Pausania, 11 apr. 2018-

Non esiste nulla di ufficiale, per ora, ma semplici constatazioni e voci di corridoi di assoluta pertinenza. La direzione contraria che ha preso la sanità in Italia, con riflessi drammatici dappertutto, non ha certo risparmiato gli ospedali sardi e ha messo le mani da rapinatori su quello di Tempio, lasciando in campo solo dignitosi servizi ma solo in attesa di una morte che si preannuncia dolorosamente tragica. L’aria che tira è nera, e altre nuvole da cui non ci si aspettava al momento rovesci temporaleschi, sembrano essere solo in una fase di stand-by. 

Rispondendo alle domande che spesso mi vengono poste, forse per un mio interesse particolare per i problemi sanitari, ho candidamente risposto che

” No, sulla sorte del servizio di laboratorio del Paolo Dettori, non ci sono indicazioni che portino a ridimensionamento o chiusura”.

In realtà le cose non sembrano proprio positive dal momento che questa non è oggi una semplice “voce di corridoio” ma un disegno che sta prendendo corpo nell’intera sanità sarda e sempre da parte dei bilancieri sbilanciati dell’assessorato alla “perdita” della Sanità in Sardegna, definiti come i tagliatori di professione che rispondono esclusivamente alla presunta voce di risparmio della spesa senza un minimo interesse verso il disagio che – dicono – di contrastare.

Quindi, il disagio sociale sempre più marcato la politica lo combatte con la perdita dei servizi e con la strage dello stato sociale? In nome di chi e di cosa? Dell’infausta adesione alla scelleratezza del pareggio di bilancio che è diventata la scusa per esprimere la follia di aver aderito alla moneta unica ed alla UE che ha determinato questa politica di tagli di risorse, contrastate solo con tassazioni criminali?

Siamo sempre più poveri e lo stato che fa? Ci tassa ancor di più! Siamo sempre più defraudati dei diritti alla salute, e lo stato cosa fa? Ci taglia i servizi!

In altro articolo ho accentrato l’attenzione su una ingiustizia relativa al rinnovo e revisione delle patenti di guida cosiddette speciali.

Stavolta, l’attenzione è spostata sempre ad un servizio sanitario che è oggetto di revisione drammatica. I laboratori per gli esami medici negli ospedali sardi e galluresi, potrebbero presto entrare in un corto circuito di spostamenti, accentramenti e chiusure. La sicurezza che quanto deciso all’indomani della dura battaglia per mantenere un ospedale dignitoso, seppure con alcune perdite, sta dunque per subire l’ennesima coercizione del ridimensionamento pure di questa indispensabile attività?

Lo ripeto, sono più che voci attendibili anche se per ora nessuno degli addetti ai lavori osa sbottonarsi e esprimere la propria opinione ma invito tutti a stare in guardia e continuare quella lotta che nessuno di noi, anche dopo la vittoria di Pirro del 18 luglio 2017, si è mai sognato di abbandonare. Dalla stanza dei bottoni arriveranno presto delle novità che metteranno in ginocchio quel che resta della nostra sanità.

Ci hanno abituati che le “voci” diventano sostanza e sempre in senso tragico, che gli spostamenti provvisori diventano definitivi e che i piani criminali che hanno definito “modernità” celano ben altra drammaticità e conseguenze disastrose per il nostro futuro e per i nostri diritti.

Questo lo sappiamo e lo abbiamo imparato a nostre spese in questi anni.

Antonio Masoni

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