Tempio Pausania, Occupazione Ospedale: “Video Diario” 35^ giornata. La svolta!

Tempio Pausania, 22 nov. 2018-

Una giornata storica quella vissuta ieri 21 novembre 2018, 35° giorni di presidio di occupazione del Paolo Dettori.

Il territorio, nella sua collegialità e con voto unanime di tutti i sindaci (9/11, due assenti giustificati), ha infatti deciso di rendere la lotta per il diritto alla salute di chi è sempre afferito al Paolo Dettori più incisiva con un gesto collettivo senza precedenti.

I sindaci riuniti prima della decisione finale di dimettersi assieme tutti

Tutti i sindaci, su richiesta del presidio di occupazione, hanno infatti deciso di rassegnare le proprie dimissioni dal loro mandato qualora non venissero accolte le istanze e le richieste da parte dell’assessorato alla Sanità per l’immediato ripristino della piena funzionalità dell’ospedale cittadino, nel tempo   massimo di 10 giorni a partire da oggi 22 novembre.

L’alzata di mano del sindaco Biancareddu che decide di rvotare l’espressione dell’assemblea, seguito da tutti gli altri. Ovazione!

Il video racconto trasuda ancora della soddisfazione dei presidianti,  (l’intero racconto della serata coi sindaci dell’Unione avverrà entro la giornata odierna) unita però alla determinazione ancor maggiore di proseguire nella lotta sino a che tutto non ritorni alla normalità.

Il ringraziamento a tutti i sindaci che hanno sposato la causa comune, a tutti i cittadini dell’alta Gallura e dell’Anglona che si vedono costretti a viaggi della speranza, ad incertezze derivate dalle pessime condizioni stradali, dalla situazione orografica e geomorfologica che stanno obbligando il bisogno di tutti a diventare pura follia e totale smarrimento.

Abali Basta, gruppo di cittadini che da 35 giorni presidia il nosocomio gallurese, ringrazia anche chi ha creduto e crede nell’occupazione e chi da oggi forse guarderà ai bisogni della sanità pubblica come fattore determinante per una equità sociale, a tutela di un diritto sancito in costituzione fondato sulla sicurezza delle certezze assistenziali come avviene in un qualunque paese civile.

 

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