Tempio Pausania, Padre Ziranu e Gavino Pinna nell’età di Filippo III di Spagna, di Gennaro Landriscina Lay – ultima parte

Tempio Pausania, 3 feb. 2016-

Si conclude con questa ultima parte il racconto di due personaggi storici molto importanti per la conoscenza di un periodo di dominio spagnolo in Sardegna. Grazie di cuore a Gennaro Landriscina Lay che aspettiamo per altre storie, come sempre dettagliate e affascinanti. Grazie a lui e a tutti i lettori che hanno mostrato interesse per queste vicende.

….Gavino Pinna ne fu subito  entusiasta tanto  da orchestrare immediatamente con i giannizzeri ed alcuni renegados sardi una congiura di palazzo tesa ad uccidere o catturare Soliman Pascià

Non avevano però previsto lo sbarco ad Algeri  il 24 agosto del   corsaro Morat Arraez[i] con circa 200 cautivos cristiani , tra cui numerosi religiosi e l’arresto il giorno prima  di un renegado qui habia venido del Cuco[ii] con  addosso alcune lettere compromettenti inviate  da p. Matteo de Aguirre  a p. Zirano e ad altri cristiani rinnegati. Lettere  che consentivano ai barbareschi di  sventare la  congiura orchestrata da Gavino Pinna, anche se non escludo che Soliman Pascià sia stato riservatamente informato  dai servizi segreti di  Ragusa e  di Venezia, che non avevano mai visto di buon occhio un mutamento degli equilibri politico militari in una zona così strategicamente importante per i loro interessi commerciali e politici[iii].

Ebbene nonostante questo tumultuoso accavallarsi di eventi, p. Francesco Serra , Gavino Pinna, sua moglie Margherita   il  loro  figlio Pedro e tantissimi renegados cristiani riuscivano a rifugiarsi nel regno del Kouko.

E ci videro giusto! infatti la repressione attuata dai jenizeros rimasti fedeli al Soliman Pascià fu immediata ed implacabile, proprio quando un possente esercito turco -barbaresco si scontrava vittoriosamente   nel mese di ottobre con la  cavalleria berbera che alla guida di  re Sid Amar ben Amar aveva cominciato ad  invadere  nel mese di settembre la reggenza algerina

Quando i combattimenti ebbero termine in data 18 novembre i turco-barbareschi portarono     ad Algeri ben setenta cabezas y dos banderas della cavalleria nemica che dopo la sconfitta[iv] si era rifugiata nelle montagne circostanti

Fu a questo punto che  p. Zirano  decise, forse  un po’ troppo avventatamente , di   rientrare   in Spagna, per consegnare a su Majestad y al duque di Lerma una lettera riservata di p. Matteo de Aguirre ove   venivano richieste disposizioni circa un eventuale proseguo dei combattimenti.

Purtroppo veniva catturato mentre il 24 novembre[v] stava per raggiungere il  porto  di Asolfon( Azzefoun) [vi] ubicato in prossimità del porto di Bugia , probabilmente tradito dai cavalieri berberi  della sua scorta anche se in  19 ne morivano  per difenderlo con  le loro teste  appese sei giorni dopo nella porta di  Asolfon.

A questo punto veniva   consegnato ai giannizzeri di Soliman Bajà con una gran cadena al collo descalzo e medio muerto de frio,  a causa del malos tempo, del frios y nieves per venire rinchiuso in data 6 gennaio 1603 all’interno del suo palazzo[vii]

Con un bando emesso l’8 gennaio fu anche proibito  a tutti gli altri prigionieri di parlargli, e di celebrar messa in città, pena la vita; e data l’importanza politica del personaggio e la sua stretta vicinanza con l’ambasciatore spagnolo de Aguirre fu anche fissato un riscatto di 3000 ducati d’oro. Una cifra enorme se paragonata ai 200 scudi chiesti per  p. Francesco Serra.

 Il 20 gennaio fu persino posto nelle cantonate di Algeri un ritratto di re Sid Amar Ben Amar con in testa un berretto e una croce con  ai suoi lati re Filippo III e fray Mateo de Aguirre e in basso un cartello con la scritta in arabo

este es el rey don Garcia y rey del figo’ haciendo grande escarnio y burla de todos tres[viii]

Il 22 gennaio partivano  con una nave inglese alla volta di Costantinopoli alcuni embajadores per informare il gran visir Mehmet III, di questa cattura e per proporre una   eventuale  consegna di p. Zirano. Tentativo che tuttavia falliva perché el Bajà Soliman Pascià aveva preferito tenere il religioso ad Algeri per avere i soldi del riscatto[ix].Da qui la decisione di  convocare   il 24 gennaio una riunione del Gran Consiglio della città di Algeri (Aduana grande )con all’ordine del giorno  il destino di p. Zirano[x] . Riunione che si concludeva inaspettatamente con la pesante  accusa di  spionaggio al servizio della Spagna e con la sua condanna a morte[xi] tramite  scorticamento [xii].

I tentativi della diplomazia spagnola per ottenere la sua liberazione tramite  riscatto risulteranno a questo punto tutti vani[xiii].

Il giorno successivo,p. Ziranu veniva  portato al patibolo vestito solo da una tunica lacera e una catena al collo e dopo aver attraversato la calle maior di Algeri in mezzo a una moltitudine di  moros, turcos y judios che lo  sputavano in faccia, dandogli addirittura spinte e   schiaffi[xiv].

Raggiunto il posto del supplizio, i carnefici dopo avergli legato le mani a due pali di legno come un cordero manso[xv] lo scorticavano vivo [xvi]

Le cronache del tempo ci dicono che il povero frate affrontò i  tormenti di questa crudele esecuzione, con estrema dignità[xvii].

Le sue interiora furono poi date  in pasto a dei  cani famelici, mentre la sua pelle ,  dopo essere stata riempita di paglia ed accuratamente ricucita  veniva appesa, a guisa di fantoccio e a perenne monito nell’architrave di legno della porta principale di ingresso della città di Algeri, denominata Bab Azum [xviii]

Nel frattempo fray Francisco Serra , i coniugi Pinna–Scano e il loro giovane figlio dopo essersi ricongiunti  con molti schiavi cristiani riuscivano ad imbarcarsi alla volta della Spagna,  mentre p. Mateo de Aguirre che nel frattempo era riuscito a raggiungere l’Isla de Mallorca con il visorey don Hernando Zanoguera [xix] verrà  ucciso[xx] nel corso di un tentativo di  debarquement limitè a Azzefoun dans les terres de Kouko press Bougie[xxi], durante  una nuova infruttuosa spedizione militare contro Algeri organizzata nel marzo 1604[xxii] da don Martinez Lopez de Ibar[xxiii].

Gavino Pinna   una volta giunto in Sardegna con sua moglie  rimaneva  a Cagliari  mentre suo figlio Pietro dopo aver frequentato il seminario arcivescovile diventava sacerdote  [xxiv].

Infatti Re Filippo III aveva promesso di  assegnargli la pensione di  203 £ annue  a compenso dell’abilità mostrata nel disbrigo di difficili ed importanti incarichi di Stato ad Algeri[xxv]; ma dato che la pensione stentava ad arrivare  chiedeva , dopo la morte della moglie di venir ospitato nel convento di Santa Maria di Gesù (demolito nel 1718 e ubicato dove oggi si trova l’ex Manifattura tabacchi, nel viale Regina Margherita)nonostante gli fosse noto il divieto disposto dalla provincia minoritica sarda ad accogliere  ex frati francescani, specie se provenienti dal Magreb algerino. Divieto confermato in data  4-7-1629 dal ministro provinciale fra’ Gavino Sussarellu al  Guardiano  p. Leonardo Carta fino a dare l’ordine di  arrestare e y ponga en carcel formal con mucha severidad un fray corso italiano o de qualquer naciòn que sea, che dimorava nel convento[xxvi] .

Solo il nuovo   guardiano del convento  p. Iuan Pinna,   mostrerà  nel 1634  un po’ di benevolenza

Per l’aziano ex frate Gavino Pinna che vedrà purtroppo risolti i suoi problemi solo nel 1638, quando il vice re ad interim , don Diego de Aragal y Cervellon, perorava a Corte, la  definizione della sua  pratica pensionistica, se non altro per  consentirgli di pagare la retta della  sua contrastata permanenza in convento.

Finisce così una inquietante vicenda, per tanti versi ancora  lacunosa e misteriosa; vicenda   che vide appunto tra i  protagonisti questo ex frate cappuccino tempiese  e che a mio parere richiederebbe da parte degli studiosi sardi  un più esaustivo approfondimento

GENNARO LANDRISCINA LAY

[i]Francisco Velasco Hernandez La razzia del corsaro Morato Arraez en la costa Murciana en agosto 1602 Murgetano ISSN n 125 ano LXII 2011 pag 85/87…Murad Reis( Morato Arraez) uno de los grandes jefes corsarios berberiscos que apprendio su officio trabajando para Turgut( Dragut) y Euldj Ali( Ochali) como tanto otros era cristiano de nacimiento y habia sido capturato de nino en Albania y vendido despues como esclavo en Argel

 [ii]Arch. de la front. Verdadera relación de todo lo que ha sucedido en Arjel (1603) del cautivo Juan Ramirez auctor teatral Gabriel Andrès Colleccion :Documentos Mediterraneo 9-3-2012  cit. Pag 6 …. A 23 (de agosto) prendieron un renegado, que había venido del Cuco a una heredad de Morato Arráez, y le quitaron una mula muy buena y todo lo demás que traía y lo trajeron maniatado a la tierra. Vuelta de corso de Morato Arráez con muchos cautivos

 [iii]P. Preto, Novelle e Avvisi’tra Venezia e Spagna nel secondo cinquecento, in Sardegna Spagna e Stati Italiani a cura di B. Anatra e F. Manconi. AM.D.ED. 1999. Per la Spagna … la base per l’invio di spie in terra Ottomana è Ragusa, permanentemente in bilico tra sudditanza al Sultano e solidarietà politica con il Papa e la Spagna. Le nove provenienti da Venezia godono di grande credito in tutto il mondo tra i cristiani e i turchi …. I Turchi stessi confermano la buona reputazione delle nove veneziane.

[iv]Arch.de la front.Verdadera relación –Cit Pag 13… A los 18 de noviembre trajeron setenta cabezas  y dos banderas. De la gente de los casares comarcanos del Cuco y los pascaron por la tierra, puestas las cabezas en unos palos altos y a los cristianos que hallaban les quitaban las gorras de la cabeza y las ponian en las muertas cabezas, encima de ellas unas cruces motejandoles de cristianos…

 [v]Ibidem Cit Pag.13 … en 24 del dicho novembre….por traicion de los moros del dicho Cuco, habian cautivado al padre sardo, veniendose a embarcar para pasar a Espana con cartas para suMajestad y para el duque de Lerma; y en su defensa

 [vi] F. Boyer Mantignac, Espagne e Kouko. Les negotiations de 1598 et 1610. Revue de l’occident mussulman de la mediterranee. Anno 1870 Vol. 8 . Cit. … Port d’Azzefoun dans les terres de Kouko press Bugie

 [vii]Arch.de la front.Verdadera relación –Cit Pag.14 …Trajeron al dicho padre medio muerto de frio y hambre solamente con unos panetes, descalzo con una gran cadena al pescuezo y unas esposas en las manos, y lo encerraron dentro la propria ( casa) del Bajà

 [viii]Ibidem Cit. Pag 15 …A 20 ( de enero) pusieron por las equina de la ciudad retratado al rey Cuco con una gorra y una cruz, y a un lado a su Majestad y a otro a fray Mateo de Aguirre, y abayo un letrero en arabigo que decia:<este es el rey don Garcia y rey del figo>haciendo grande escarnio y burla de todos tres

 [ix]Ibidem Cit Pag 15 A 22( de enero)partiò una nave inglesa a la vueta de Costantinopia y embarcaron en ella algunos embajadores a dar cuenta de lo que por acà pasaba a cu gran senor( MehmetIII), y aun propusieron de enviar al padre sardo, aunque el Bajà no lo consentiò, porque decian lo habia hecho costar en tres mil ducados de rescate;

 [x]Ibidem  Cit.  Pag 15 ;y por esto a los 24 ( de enero) se hizo Aduana grande(Gran consiglio della città di Algeri) sobre lo que se habia de hacer del dicho padre

 [xi]Ibidem Cit Pag 15  ;y a los 25(de enero) se resolvieron desollarle vivo

 [xii] Giardino Serafico Istorico, fecondo di fiori e frutti di virtù di zelo e santità…Venezia MDCCX 4 ottobre 1710 Tomo I pag.98…e’ in Algeri dai mori scorticato fu il padre Francesco Cirano che nel 1603 passava ambasciatore del re del Cuco al Re di Spagna

[xiii]Arch. de la front. Verdadera relación ….Cit  Pag. 15.Y el Baja dicen que daba a la Aduana dos mil escudos porque no hiciesen justiticia de el, però no aprovechò; y, asi, con grande crueldad, cumplieron su mal deseo, aunque el Baja lo defendiò lo que pudo

 [xiv]Ibidem Cit. Pag. 15 Y asì lo sacaron fuera de Babazon ilevandole por la calle mayor; y era tanta la multitud de moros, turcos y judios que habia que no podia pasar por la calle; uno escupiendole en la cara, otros dandole rempujones, y yo vi por mi ojos proprios que los judios le haban de bofetadas

 [xv]Arch. de la front. Verdadera relación …Cit Pag 16…un grieco renegado lo desollò vivo, comenzando por la cabeza y abajando a los brazos; y el como un cordero manso

 [xvi]Legendario Francescano, ovvero storie di santi, beati venerabili ed altri uomini illustri che finirono nei tre ordini minori dal p. Pietr’Antonio di Venezia Tomo I In Venezia MDCCXXI. Pag. 293

 [xvii]Ibidem Cit Pag 16 …diciendo las letanias invocando el patrocinio de los santos. Y en llegando al ombligo dio su bendita alma al que lo creò, con el nombre de San Paolo en la boca , cuya milagrosas conmemoracio aquel dia se celebrada en nuestra catolica Iglesia

 [xviii]Istoria degli stati di Algeri, Tunisi, Tripoli e Marocco, trasportata fedelmente dalla lingua inglese all’italiana. Londra MDCCLIV Libro I. Cit. Pag. 150Cit Annali Universali di Statistica Economia pubblica e viaggi commercio. Vol. XXIV aprile maggio giugno 1830 Milano 1830 pag. 111 Cit.  La città di Algeri ha una circonferenza di qualche cosa più di tre miglia, con sei porte, tre delle quali sono dalla parte di terra. La porta di Babazum verso levante dalla quale parte Carlo V nel 1541 aprì l’assedio…..

[xix]Arch. de la front.Verdadera relación …Cit pag. 23 IL 14 de este (junio) ilegaron cuatro fragatas de la Isla de Mallorca…en las cuales….venia don Hernando Zanoguera, visore de dicha islacuya persona acompagnaron muchos Caballeros de ella entre lo cuales fueron….fray Mateo de Aguirre……

 [xx] C. Rodriguez Joulia Saint -Cyr, Felipe III y el Rey del Cuco Madrid  1953 Pag. 51-75 Ove furono studiati la morte di fray Mateo de Aguirre y de la organisation de la expediciones militari in algeri del 1603 y 1604.

[xxi]F. Boyer Mantignac, Espagne e Kouko. Les negotiations de 1598 et 1610. Revue de l’occident mussulman de la mediterranee. Anno 1870 Vol. 8 . Cit. pag. 37 Les espagnoles avaient tentè en juin de la meme annes un debarquement limitè a Azzefoun mais la garnison du port de Tamagut, specialment renforcèe par Amar ben el cadi pour couvrir l’operation passa au turcs neveu du roi sons conduit d’un autre neveu du roi. . Les espagnoles fuerunt massacrès

 [xxii] F. Boyer Mantignac, Espagne e Kouko. Les negotiations de 1598 et 1610. Revue de l’occident mussulman de la mediterranee. Anno 1870 Vol. 8 . Cit. pag. 37 ….en mars 1604 un tentative de ravitaillement effectue par des fregates de Majorque

[xxiii] M. Lomas Cortes, El processo de expulsion de los moriscos de Espana 1609. Biblioteca de  Estudios Moriscos, 2011… de este modo solo dos anos despues del primo r intento contra Argel Felipe III aprobaria una nueva campana infructuosa contra este enclave , a la que sigueron las expediciones fallidas de Martin Lopez de Eibar en 1604 y del marques de Vila Franca en 1605

 [xxiv]P.Guiso Pirella Cronica Provinciae Sardiniae , Roma OFM ms T/34 c 137 rv. Supplica di Gavino Pinna e di Margarita Scano a Filippo III . I coniugi Pinna ebbero la gioia di vedere, ordinato sacerdote il loro unico figlio Pedro.

[xxv]L. Ortu, La presenza sociale del Convento di Gesù Maria a Cagliari, pag. 412 in Arch.  Storico Sardo, Vol. XXXIX, in Studi in onore di G. Sorgia. Ca. 1998.

[xxvi]P. Pisanu, I frati minori di Sardegna dal 1218 al 1639, II Ed.Della Torre, CA Pag. 455. Fra’ Gavino Sussarellu ricoprì la carica di ministro provinciale  1626-1629

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