Tempio Pausania, 12 giu. 2018-
E’ diventata insostenibile la situazione del Pronto Soccorso del Paolo Dettori, a causa della mancanza delle figure mediche necessarie alla copertura delle turnazioni. Attualmente, sono solo 4 i medici in servizio dopo che uno è stato costretto ad arrendersi per problemi cardiaci ai quali è succeduto un ricovero imminente a Sassari ed un’altra dottoressa si ritrova in maternità e non è quindi disponibile per i turni notturni. Un’altra figura medica ha da poco lasciato il Paolo Dettori, avendo chiesto il trasferimento altrove.
Restano disponibili solo 4 medici, come scritto, che non potranno godere di riposi né di ferie (uno è stato addirittura costretto a ritornare dalle sue ferie), garantendo solo la copertura del servizio sino a questa settimana. Finita questa scadenza, non sarà più possibile operare nel servizio di emergenza e la qual cosa comporterà conseguenze inimmaginabili soprattutto in questo periodo dell’anno quando, come noto, aumentano le richieste del servizio.
Il personale ha rivolto da tempo una segnalazione scritta alla direzione sanitaria che, a quanto pare, non si è fatta carico di supplire alle esigenze interne o, se lo ha fatto, al momento non è giunta alcuna novità a riguardo. Anche questa negligenza fa intendere quanto si stia operando per distruggere il Dettori del quale sembra non interessi nulla a Moirano e C.
Si continua, dunque, con lo smaltimento ad libitum dell’ospedale tempiese che, qualora perdesse anche il P.S., si troverebbe in un tunnel senza uscita. In barba anche agli oltre 17.000 interventi annuali che vengono erogati da questo fondamentale servizio sanitario. Penso non ci siano appellativi per definire quanto sta accadendo e quali saranno, a breve, le criticità che ci troveremo tutti a subire se non si dovesse intervenire in tempo.
Tutti gli epiteti, aggettivi, frasi che vi verranno in mente dopo aver letto questa notizia, saranno lasciati tal quale perché chi sta rendendo questa situazione insostenibile per la popolazione dell’alta Gallura e non solo, li meriterà.
Era nell’aria, che qualcosa stava per esplodere e a pagare per primo la consistenza del depauperamento del nostro ospedale potrebbe essere proprio il servizio di soccorso dal quale, come appare scontato, dipende pure la sopravvivenza di altri servizi. Di quelli che ancora restano. Poi sarà la fine.
Antonio Masoni