Tempio Pausania: un racconto in 3 puntate sulla condizione giovanile, lo spettro della disoccupazione (3^ ed ultima parte).

Tempio Pausania, 25 maggio 2014-

Molti anni fa scrissi un racconto sulle difficoltà di trovare un lavoro, nonostante laurea e studi specifici. Allora era attuale, oggi lo è ancor di più. Ho deciso di proporlo ai lettori di galluranews per rimarcare che certi errori sono commessi per cause certe, in questo caso una cosa certa è l’incertezza. Oggi, domani e domenica leggerete le tre parti nelle quali l’ho suddiviso per non appesantirlo con una lettura prolungata. Spero possa aiutare a riflettere e spero anche che le cose possano cambiare. Prima però dobbiamo cambiare noi e contribuire in prima persona al cambiamento. (A. Masoni) 

 Come una  barabattula (farfallina) 3^ ed ultima parte-

“Il curriculum ?”, dico io

“Ah…si…si…il curriculum…’aspita…davvero notevole!!!!”

“Mi fa piacere che lo trovi interessante…il che vuol dire qualcosa?”

“Beh…si….qualcosa vuol dire”. dice lui

“In che senso?”

“Io direi che il posto in azienda lo potremmo dare a lei”

“Grazie…grazie…allora ci conto!!”

“Però!!” ribatte lui

“Però?”

“Però…eh signorina…c’è sempre un però”

“Intende dire il periodo di prova immagino…Su questo sono informata…chiaro..se non dovesse funzionare…se non fossi brava a fare questo lavoro è normale che..”

“…No…no….la fermo…anzi…ti fermo Laura..non si tratta di questo…”…si alza finalmente dalla sedia, si avvicina a me .e mi mette il braccio sul collo”….capisci cosa intendo vero? mi dice

“Ahhh…” dico io…” chiaro…che capisco”…quindi il lavoro sarebbe mio se…..

“Bravissima Laura….se….”

“Sa che le dico Dottor testa di cazzo?…Se lo fotta in culo il lavoro…voi non volete persone che valgono, laureate, …a voi occorrono puttane…donne che non sappiano fare nulla…ma che a letto se la sbrighino molto bene….lei è un essere spregevole…un verme…e che mi dovevo aspettare da uno così?…Italia di merda….nazione di privilegi e di cialtroni come lei…lo so che la vita per persone come me sarà durissima…alle prese con il vilipendio costante e continuo della morale di puttanieri e faccendieri mafiosi. So bene che il mio disprezzo vi darà solo forza per continuare a perpetrare le vostre malefatte ma mi resta solo quello da difendere…L’ONORE…e me lo difendo costi quel che costi…anche questa umiliazione…la saluto emerito figlio di puttana!!!”

Uscii da quella stanza sbattendo la porta e fu la prima, devastante, terribile, esperienza per cercare un lavoro…la prima…la mia prima disperata prima volta…

Rido…e che devo fare…non era una risata spontanea…o meglio…lo era..ma forse qualcuno si sarà chiesto se sono pazza!!! Ebbene si…sono pazza…..e se non lo so io? Laureata che ha fatto anche un esame di psicologia?  Mi piaceva la psicologia….ma come potrò mai dire se c’ero portata? Come faccio a  sapere se avrei fatto bene quel mestiere?. Scelsi Millar, il fascino della sociologia della massa, delle idee da cui potevano scaturire chissà quali ingenti ricchezze per il genere umano…So bene che tutto nasce da un’idea, si è sempre un’idea che fa muovere tutto. Pensate a Archimede che disse: “datemi una leva e solleverò il mondo!!”

Ma ditemi voi, come non posso essere pazza? A 36 anni ancora sto decidendo, anzi stanno decidendo gli altri, di che morte devo morire. Io avrei deciso semmai che lavoro avrei dovuto fare… sociologia generale applicata alle dinamiche relazionali, ambientali e comunicative….cercare di sviluppare idee per creare lavoro…ricchezza….soprattutto riferimenti e indirizzi  per i giovani…io che lavoro poi non ne ho mai visto…ed invece sono qua a decidere…se ammazzarmi…..o…..

 AMMAZZARE QUALCUNO!!!

 Io Laura Noce, in pieno possesso delle mie facoltà fisiche e mentali, dopo una vita di merda passata a combattere contro le ingiustizie sociali, la mancanza di lavoro, i soprusi, le infamie, le tribolazioni, l’infelicità, l’assenza totale di certezze, di sicurezze, di affetti, i compromessi di ogni tipo per sbarcare il lunario, l’assenza persino di uno straccio di uomo, di un figlio, di un riferimento per cui valga la pena di continuare a vivere………lascio a nessuno…si..a nessuno…non ho proprio nessuno (piange) …tutto il mio scibile, la sociologa del nulla…tse…

…io Laura Noce….che metto nelle vostre mani la mia eredità di farfalle, di barabattuli, di briciole, di coriandoli, di tutti 30 e lode, di  master inutili, di vacanze mai fatte sulla neve, di Paolini, Andreucci, Gavini, dei miei ricordi d’infanzia, di amiche mai avute, di amori mai amati, di tante guerre perdute, di lavori mai iniziati, di altri mai cambiati, di albe in campagna e tramonti interminabili.

Io Laura Noce dico ora e poi mi taccerò per sempre….io, ….io….

DECIDO DI VIVERE e di ridere….si…io rido…io rido…e rido…ridoooooooooooooooooooo

 

Fragile,

la fronda vestita di piume,

s’invola tra  venti burrascosi

e marosi e torrenti di spuma verdastra,

 

…per chi?…per cosa? …

 

Sopravvivrà alla catastrofe della genia umana?

…NO!!!

 

Accompagni tanathos

le lingue di fuoco e le braccia assassine!!

 

Scaldi sole d’estate animi glaciali,

i figli del vento

e le ali delicate delle cincie,

sorrida al loro passaggio

e gli scaldi il volo…

 anime perse, sparse…disperse

 FINE

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