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Tempio Pausania, Ricoveri sospesi in Ostetricia e Ginecologia, “mancano i medici!!”. La nota Assl.

Tempio Pausania, 19 apr. 2018-

A causa di una situazione di necessità e urgenza, la Ats-Assl di Olbia è costretta suo malgrado a sospendere temporaneamente l’attività di ricovero presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Tempio Pausania, in quanto non vi sono le condizioni per garantire gli standard di sicurezza irrinunciabili, come ad esempio la guardia attiva di tutti gli operatori, previsti dall’accordo Stato-Regioni 37/2010 e recepito dal Decreto sugli standard ospedalieri (Decreto 70/2015) e integrato con il successivo Decreto del novembre 2015 (specifico sul mantenimento dei punti nascita con meno di 500 nati in aree disagiate ed insulari).

Da questa mattina, infatti, dei sette medici (compreso il primario) in servizio nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del “Paolo Dettori”, quattro medici risultano assenti da servizio (due dei quali assenti da 6/8 settimane, uno assente da oggi per un mese, e un quarto medico assente da oggi per motivi personali).

La Ats-Assl di Olbia da giorni sta lavorando alla risoluzione di una criticità che si protrae ormai da tempo: negli scorsi giorni, attingendo dalla graduatoria della Aou di Cagliari, ha proceduto ad inviare i telegrammi per l’assunzione di alcuni professionisti a tempo determinato . Procedura ancora in corso.

Contestualmente, in ambito Ats, sin da oggi, grazie al personale proveniente dall’ospedale di Olbia, ma anche dalla Assl di Nuoro e Sassari, viene garantito a Tempio Pausania un “Presidio di emergenza”, volto a garantire la presa in carico dei parti non differibili o delle urgenze che necessitano di un intervento immediato in stretta collaborazione con il servizio di 118.

In questo scenario la Assl di Olbia, di concerto con la direzione dell’Ats, ha informato della situazione l’assessore regionale alla Sanità oltre che il sindaco della città nonché il presidente della Conferenza dei sindaci.

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Sopra la nota aziendale che informa di qualcosa che già si conosceva da tempo. Stanti così le cose al Dettori, appare fin troppo chiara la responsabilità dell’ATS Sardegna che ha deciso formalmente quanto era stato paventato e, in parte, anche evitato dopo la battaglia per il mantenimento del punto nascita, la durissima problematica dell’assenza del pediatra di  scelta in città dopo l’andata in quiescenza dell’ultimo pediatra dal 1 aprile, e dopo le continue sollecitazioni che sono derivate da accorpamenti di reparti, mancanza di presidi e la drastica picchiata delle prestazioni sanitarie dovute a carenza di personale.

Il provvedimento dell’Assl parla di sospensione temporanea, così come ha fatto in passato per altre decisioni che sono diventate definitive (vedi Otorino e Chirurgia) giustificate per garantire le ferie estive al personale. Non è più semplice scrivere che il Paolo Dettori va chiuso e che l’imminente entrata in funzione del Mater (sono già due anni che si dice imminente) deve per forza passare attraverso la chiusura un po’ qui e un po’ là perché la legge bla bla bla bla?

Ricordiamo tutti cosa disse il nostro sindaco quando prese in mano nel 2015 l’amministrazione civica di Tempio e si mise alla testa del movimento di liberi cittadini, delle forze politiche, sindacali e dell’intera città.

“Non nasceranno a li Sciappeddi (località sulla strada per Olbia) su un’autoambulanza i nostri figli!”. Bene caro Sindaco, mi sa che quel tempo sta arrivando e se si vuole mantenere ancora qualcosa, la lotta deve riprendere più forte e ancor più decisa di prima. Altrimenti, meglio abdicare e lasciare che l’ondata qatariota, e quella ancor peggiore della politica liberista degli ultimi 20 anni, travolga tutto, non solo la sanità pubblica in Gallura.

Antonio Masoni

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