Tempio Pausania, Roberto Graffi, la Fotografia Responsabile. L’intervista video ad un talento della moderna comunicazione fotografica.

Tempio Pausania, 24 mar. 2015-

Istrionico, giocoso, simpatico, sempre propenso alla battuta e con quel sorriso che prelude alla risata, quasi sempre quella dell’interlocutore. Si, perché Roberto Graffi il sorriso lo abbozza ma poi a ridere finisce sempre chi gli sta davanti. Un po’ di tempo che non lo incontravo e che non sapevo di lui e del suo lavoro. L’intervista video ha colmato questa lacuna. Poi magari la conferma che hai  da uno come lui è che non avrai mai conferme. Il suo lavoro è sempre una continua sperimentazione e i risultati sono come il tempo, mutevoli e diversi sempre. Roberto  non finisce mai di stupirti, nonostante si conosca la sua verve e la sua immediatezza nelle risposte e nell’ironia. Lo abbiamo incontrato nel suo negozio di via Roma a Tempio.

L'ingresso del negozio di Roberto Graffi a Tempio, in via Roma.
L’ingresso del negozio di Roberto Graffi a Tempio, in via Roma.

“Progetti di lavoro che sai quando inizi ma non puo sapere quando li porti a termine” – questo ci dice dell’ultimo lavoro iniziato dieci anni fa in Senegal – Fanno parte di un percorso spirituale che  è il mio quotidiano. Io estrinseco i momenti in uno scatto e non posso sapere quando ci saranno le condizioni giuste per una foto che riesca ad esprimere quello che voglio e che sento

La foto insomma al momento giusto, con lo scatto giusto e nel giusto contesto e sempre con lo stato d’animo che è l’agente motivatore di tutto. Quello che è il patrimonio culturale di un buon fotogfrafo moderno insomma. La foto che racconta, la sola che è sintesi di ciò che sentiamo, vediamo e vogliamo cogliere.

Anni di studio e tante perle che incorniciano il palmares di un prezioso narratore dei nostri tempi.

La mostra di Roberto Graffi a Boston, a Tempio Pausania, Dublino e Roma , tutte imperniate sul mondo del sughero, quella di Cerea (Verona) legata ai vini. Il suo penultimo lavoro fa parte di un progetto cominciato nel 2009 e terminato solo nel 2013. Un lavoro di anni sull’isoia di Tavolara, vista attraverso 120 scatti e in tutti i suoi aspetti. 

Di seguito la movimentata intervista con uno che è difficile prendere sul serio, tanto ama scherzare, ma che in realtà è un pignolo incredibile nel suo lavoro. Alcune delle cose che vedrete nel video vi mostreranno anche la sua interminabile creatività. Basti vedere come ha pensato di ristrutturare il vecchio studio che 25 anni orsono aprì il padre Agostino. Adesso, fra qualche settimana, tarda primavera, ci sarà  lui, il figliol prodigo, il Roberto mattacchione e tanto, ma tanto bravo.

 

 

Roberto Graffi col console italiano a Boston
Roberto Graffi col console italiano a Boston
Roberto Graffi a Boston
Roberto Graffi a Boston

 

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