Tempio Pausania, chi si batte per la città diventa populista, chi ci mette la faccia e i pugni per difenderla diventa pericoloso. La Giunta all’ennesima controprova di inadeguatezza.

Tempio Pausania, 11 ottobre 2014-

Prendo spunto da un articolo del giornale di oggi che riporta letteralmente:”La Giunta scarica Nicola Luciano”, giusto per ritornare sul “luogo del delitto”, quel posto abbandonato dalla sapienza amministrativa e dall’oculatezza e ben in vista invece alla convenienza politica. Definirsi allibiti è poco! Nicola Luciano, assessore alla pastorizia, territorio e attività produttive, agricoltura, è stato lasciato solo da Frediani and company, buttato via per “evidente esposizione populista”. Come dire che chi si batte apertamente per la propria città e per i suoi interessi, lontano anni luce da manovre elettorali (chi lo conosce bene lo sa che lo scopo non è mai stato quello!), chi ha messo il proprio impegno anche di persona in azioni dimostrative di eccellente dignità umana e politica, chi ha condotto una vita amministrativa senza fronzoli, senza etichette e senza quel fair play di cui son piene anche le tasche dei nudisti, viene defenestrato. Non conosco il pensiero di Luciano ma lo potrei condensare in queste parole

” Mi batto per la città, per i suoi servizi necessari che ci vengono tolti, lo faccio senza l’abito elegante forse, ma io a questa città ci tengo”

Che dire altro, siamo all’ennesima dimostrazione di totale perdita di controllo del ruolo di amministratore che lotta e che si batte. La nuova figura che emerge prepotente è quella “renziana”, agire anche con l’avversario di fianco ma non fare mai male a nessuno e far male a tutti. Più che allibito sono inorridito da quest’ultima deriva di Frediani and friends. Nauseato e schifato per chi ho votato convinto. Mi pareva un segno di cambiamento avere a che fare con questo manipolo di giovani ambiziosi anche se  poco preparati amministratori. Mi sbagliavo, anche se un distinguo per qualche amministratore lo debbo fare, come si sono sbagliati tutti coloro che li hanno voluti come me. Dalla vicenda del tribunale in poi non ho lesinato attacchi feroci contro questa logica che è avversaria della buona amministrazione, che è più adatta alle relazioni e alle parentele politiche, tutte mie personali avversarie da anni.

Il tonfo di questa scellerata scelta della Giunta non può essere commentata di più. Lascerei ai tempiesi giudicare chi ha voluto battersi apertamente per la propria gente e chi non lo ha fatto con la stessa grinta perché si doveva mantenere il “bon ton” delle mie p… per tenere sempre stretti i contatti con chi ci ha chiesto obbedienza e pantaloni calati.

Solidarietà all’assessore Luciano e un grazie a lui per non essere stato un amministratore stantio e scontato, per avere avuto il coraggio che altri non hanno avuto e mai avranno, per essere stato sempre pronto ad ascoltare i problemi della gente e soprattutto perché si è sempre impegnato a risolverli. Il tutto con semplicità e umiltà, cose che sono mancate a tutti gli altri, paladini di una politica che deve avere le ore contate. Questa amministrazione non ha risposto alle richieste della gente e quando i problemi sono stati devastanti, come nel caso dell’ospedale, ha voltato le spalle preferendo stendere un tappeto rosso a chi stava decretando la nostra morte.

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