Tempio Pausania, “Si denudano davanti a dei bambini”, episodio disdicevole sul Limbara. Ci scrive una lettrice.

Tempio Pausania, 9 set. 2018-

Episodio incredibile raccontatoci da una signora tempiese di nascita ma rsidente nel nuorese. Aldilà del suo giustificato rammarico, resta un atto dove la libertà di taluni turisti pregiudica quella di tutti gli altri. Libertà non è imposizione del proprio modo di vivere, ma accettazione e rispetto del prossimo. Grazie alla lettrice che ha voluto raccontarci questa incresciosa esperienza.

«Egregio direttore buonasera.. le scrivo questa lettera perché credo che oggi abbia assistito nella mia adorata Tempio ad una delle più penose scene della mia vita. Dopo anni di forzoso esilio.. mio malgrado decido di dedicare qualche giorno delle nostre ferie al rientro a casa.. decido di portare i miei bambini nei luoghi della mia infanzia.. con tutto l’entusiasmo dei loro occhi propongo una passeggiata ai piedi del Limbara e prometto di regalargli un bello spettacolo della natura.. le cascatelle naturali. Meravigliosa passeggiata tra i pini.. un entusiasmante corsa alla raccolta di pinoli.. pian piano raggiungiamo il sentiero e le cascatelle.. in quella superiore troviamo una folta combriccola festante di giovani che con cani e termos passavano allegramente questo sabato di Settembre.. non c’era praticamente posto per avvicinarsi all’acqua.. dunque abbiamo deciso di scendere in quella inferiore.. nell’avventurarci lentamente alla cascatella in basso veniamo raggiunti da una coppia di tedeschi che al nostro saluto non si son degnati di rispondere.. io portavo giù il piccolo di 3 anni.. mio marito scendeva saltellante con il grande di nove.. giunti finalmente alla meta, ci troviamo davanti due prosperose signore in bikini che prendevano il sole.. fin qui tutto ok.. cerchiamo di trovare un posto per poter far galleggiare le paperelle che il piccolo tanto ci teneva a metter in acqua.. che quei tedeschi molto più veloci di noi si accaparrano il posto che stavamo cercando di raggiungere.. ma nessun problema.. rimaniamo nel punto di accesso.. appoggiamo sulla roccia lo zainetto.. mentre il grande studia l’acqua.. il piccolo inizia a tirar fuori i suoi giochi.. ad una velocità a dir poco incredibile il tedesco di cui sopra si spoglia completamente e assolutamente privo di qualsivoglia remora passa nudo davanti a me e i miei bambini,che per fortuna in quel momento erano distratti.. e con molta calma entra in acqua. Io schifata per lo spettacolo pietoso.. chiedo ai bambini di voltarsi.. aiuto il piccolo a rimettere i giochi dentro lo zainetto e mi avvio verso il sentiero d’uscita.. nel mentre in inglese chiediamo cortesemente al signore di rivestirsi in quanto non è permesso spogliarsi in luogo pubblico soprattutto davanti a dei bambini.. questi, con un’arroganza a dir poco sconcertante, hanno iniziato ad offendere e ad invitarci ad andar via di lì perché loro facevano quello che volevano.. lì iniziamo a discutere malamente.. alla discussione intervengono le due donne desnude ( con accento continentale), asserendo che quello non era un posto pubblico.. e che noi eravamo dei poveri frustrati.. praticamente l’unica soluzione percorribile per noi è stata davvero quella di andar via.. lo abbiamo fatto perché ai nostri figli vogliamo comunque dare dei valori.. e mettersi al pari di certa gente non è di certo educativo.. Non le nascondo però l’amarezza che mi ha lasciato questo spiacevole episodio.. Io sono a casa.. nella mia Tempio.. Abito da anni nel nuorese.. ma a queste scene non ho mai assistito.. forse noi in Gallura permettiamo tutto a tutti? Anche di farci mandar via da casa? Uno spunto di riflessione per tutti noi Tempiesi e Galluresi… La ringrazio per l’attenzione.. e per aver dato voce al mio sfogo.. »

(lettera firmata)

E’ increscioso questo racconto, inviatomi ieri sera al blog. Non tanto per il fatto in se, “che nessuno deve fare la morale a nessuno”, ma perché all’invito della madre che avvertiva della presenza dei bambini, i turisti “libertini” hanno scelto di inveire contro i genitori, accusandoli anche di essere frustrati. Ora, senza cadere nella facile e immediata risposta di andare a fare gli “alternativi” in casa propria, direi che sarebbe il caso che ci fosse vigilanza in determinati luoghi che rappresentano pur sempre il nostro patrimonio ambientale migliore, di tutti e senza priorità per chi li ha scelti per la propria pseudo libertà di fare come gli pare a discapito del prossimo.

L’episodio verrà segnalato alle autorità competenti, alle guardie forestali, alle forze del’ordine, perché se è vero che ” a nessuno possiamo imporre come vivere, è anche vero che nessuno lo deve fare con noi”.

Antonio Masoni

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