Tempio Pausania, Strada Panoramica, terra di nessuno, cumuli di rifiuti e ingombri di ogni genere. « Così uccidono un polmone verde!».

Tempio Pausania, 2 apr. 2018-

Oramai non si contano più le volte che abbiamo scritto della strada panoramica di Tempio, inqualificabile deposito di ogni genere di rifiuti da sempre che, forse per la sua natura che ha rivestito di verde incolto la vallata che guarda la città, è una storica discarica a cielo aperto. Orde di incivili si accostano con le loro macchine, quando sanno di non essere visti, vi abbandonano oggetti, buste di mondezza, e qualsiasi tipo di rifiuto che potrebbe essere senza problemi portato in discarica all’Ecocentro. Vuoi mettere però il piacere di fare questa azione senza essere visto, unendoci anche il brivido del lancio? 

Stamattina ci ha scritto Paolo Orecchioni, allegando queste foto e qualche parola su nuovi ritrovamenti nella stessa strada.

« Faccio spesso questa strada, a piedi, – ci scrive – per passeggiare come fanno tantissimi a Tempio. La strada, immersa nel verde, si presta allo scopo, si respira meglio, si sta tranquilli perché il traffico è limitato. Nelle mie abitudini però, ci sta anche quella di osservare cosa c’è attorno e ogni volta trovo nuovi “arrivi”, modo singolare per descrivere le sconcezze di queste persone incivili che continuano, indisturbate, a lasciarvi ogni specie di rifiuto. Piange il cuore perché, nonostante si sappia che la vallata si presta agli attentatori ambientali, si continua ad abbandonare rifiuti senza sosta in questo vero polmone verde della città che andrebbe controllato e tutelato. Ovviamente, a star peggio è sempre la parte bassa, viale Giovanni XXIII perché prima del castello non sono presenti abitazioni. In Viale Kennedy non ci sono questi abbandoni perché le case sono un deterrente per gli attentatori ambientali. Dalle ultime case di viale Kennedy, sino ad arrivare al castello, basta guardare dentro il bosco, da una parte e dall’altra e se ne vedono di ogni genere».

I ricordi vanno al tragico incendio di Curragghja, quando il rogo si portò via 8 persone e l’indomani vennero alla luce gli scheletri della profanazione della collina, ogni genere di elettrodomestici, attrezzi ingombranti che erano stati sommersi dal verde andato in fumo…lo spettacolo, lo si ricorda bene, era agghiacciante, come se assieme a quelle povere vittime, fosse morta anche la nostra civiltà, tale era il numero di ingombranti che erano venuti alla luce. Non ci sono esempi che possano spaventare questi terroristi ambientali, questi mostri che se ne fregano di tutto, che sanno che esiste oggi un centro per lo smaltimento ma preferiscono le vie brevi per risolvere.

Grazie a Paolo, grazie a tutti coloro che ci inviano foto e segnalazioni che riguardano la città. Continueremo a pensare che si sia una speranza, un confine netto tra ciò che si può e non si può fare ma ogni giorno veniamo sommersi da atti deplorevoli e inconfutabili prove di inciviltà e violenza nei confronti del nostro habitat. Confidiamo nell’alleanza tra persone civili e in una opposizione a queste sconcezze da parte della comunità che ha a cuore il patrimonio naturale della città.

Antonio Masoni

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