Tempio Pausania, 26 nov. 2018-
Per ragioni di assoluta distanza dall’assessore Arru, dal quale mi e ci separano anni luce di “spazio umanitario”, questo non derogabile, ricevuta questa mail, la pubblico senza aggiungervi commenti o riflessioni personali com’è sempre stato nello stile di questo spazio web che, ricordo ai più distratti, non ha nessun obbligo o vincolo con alcun partito o movimento politico ma lavora e continuerà a farlo solo ad usco esclusivamente comunitario e nell’interesse del territorio di pertinenza.
Dalla segreteria dell’assessore Luigi Arru, ricevo e pubblico il seguente commento in risposta a quello dell’on. Mara Lapia che abbiamo pubblicato qualche giorno fa (LINK)
Da facebook, la dichiarazione dell’Assessore Regionale della Sanità Luigi Arru in risposta alla nota scritta dalla deputata Mara Lapia sulla sua pagina FB, relativamente alla deroga sugli Ospedali.

“Buongiorno, mi è stato segnalato questo post dell’Onorevole Lapia, deputata M5S, che non accetta di incontrarmi per un dibattito pubblico.
Afferma che sono stato sbugiardato dal Ministero della Salute. Ho chiamato il Dr Urbani per chiedere se rispetto alle interlocuzioni che vanno avanti da oltre un anno ci fosse qualcosa di nuovo sul DM 70 e sulla Delibera della Rete Ospedaliera della Sardegna. Nessuna novità, mi ha risposto. Proviamo a capire le cose. La deroga per i punti nascita deve essere chiesta in base ad una norma del 2010 (non c’entra PD o altro…) che afferma che è necessario avere almeno 500 nascite. Il numero è già una deroga italiana alla indicazione dell’Organizzazione Mondiale Sanità che indica 1000 parti all’anno.
La norma afferma che la deroga deve essere presentata al Comitato Nazionale Percorso Nascita. Una volta richiesta la deroga, in attesa delle conclusioni della procedura il punto nascita deve essere chiuso! Il che avrebbe significato chiudere: Alghero, San Gavino, Lanusei, Tempio, La Maddalena. Ripeto, presentata la richiesta al Comitato Nazionale, in attesa della procedura il centro si deve chiudere!!
In accordo con forze di maggioranza ho manifestato la volontà POLITICA di chiedere la deroga, che ripeto è una procedura tecnica analizzata da ginecologi, pediatri, etc! Per quanto riguarda gli ospedali di sede disagiata non si richiede deroga ma si presenta una delibera approvata dal consiglio regionale che ha utilizzato l’art. 3 del regolamento DM 70, che prevede che regioni a statuto speciale per motivi geografici, viabilità, etc., possono superare le indicazioni DM70. Per poter superare i limiti del DM 70 un ospedale deve essere situato ad una distanza di 90’ dal DEA di riferimento o 60’ dal Pronto Soccorso.
L’Ospedale di Ghilarza dista 20’ da Oristano e 40’ da Nuoro. Non è stato chiuso! Ad Iglesias i 2 ospedali distano a 50’ da Cagliari e 20’ da Carbonia: non sono stati chiusi! L’Ospedale di Lanusei è distante 60’ da Nuoro, con un dimensionamento per popolazione di oltre 100.000 abitanti, nonostante siano 56.000 abitanti! L’Ospedale di Tempio dista 60’ da Olbia, distretto di 80.000 abitanti dichiarato ospedale di Base!!
Sono pronto a scrivere ospedale per ospedale nello specifico. Nessuna chiusura, nessun taglio, ma una delibera che parla di reti per dare un ruolo e una funzione a tutti gli ospedali nell’interesse di tutti i sardi!! Io non insulto nessuno Onorevole, non personalizzo; la invito di nuovo ad un dibattito pubblico con giornalisti equidistanti” (Luigi Arru)