Tempio Pausania, Mara Lapia, membro della commissione sanità al Ministero: ” Le deroghe verranno concesse”.

Tempio Pausania, 24 nov. 2018-

Mi fanno partecipe di un post scritto sui social dall’On. Mara Lapia, membro della commissione sanità del Ministero della Salute ed al quale, per quanto ella stessa scrive, non è stata data rilevanza da alcun giornale sardo. Lo pubblico per diffondere una bella notizia che lascia spiragli concreti di riuscita della vertenza sanitaria anche per quanto attiene al presidio ospedaliero di Tempio e di La Maddalena. Ricordiamo che l’on. Lapia sarà a Tempio in visita presso il nostro presidio ospedaliero tra il 5 e l’8 dicembre prossimi.

 

OSPEDALI SARDI. I MARGINI DI DEROGA CI SONO… BASTA RICHIEDERLI E MOTIVARLI!

«Lunedì pomeriggio presso il Ministero della Salute, si è tenuto un incontro di circa un’ora e mezza tra i sindaci di Maddalena, Lanusei, Bosa, Ghilarza, Muravera, Sorgono e Isili da una parte, e il Direttore Generale del Ministero della Sanità Dott. Urbani, il vice-capo di gabinetto e il capo della segreteria della Ministra Grillo dott. Iachino e dott. Spirandelli.

Inizio dai ringraziamenti. Ringrazio il dott. Urbani per la disponibilità e pazienza avuta nell’ascoltare con attenzione tutti i convenuti e per aver fornito risposte puntuali ed esaustive. Ringrazio i sindaci perché hanno accettato tutti di buon grado il mio invito, sottraendo una intera giornata alle loro gravose incombenze. Sono contenta che abbiano potuto verificare che non potevano incontrare persone più preparate e più addentro alla materia oggetto di discussione (Il DM 70). Questo per mettere a tacere chi ha cercato di gettare discredito sull’incontro in questione nel tentativo di indurre qualche sindaco a non partecipare. Non avendo avuto la sensibilità politica e la capacità di organizzare una cosa simile in passato, non avevano altra possibilità che tentare di screditare il lavoro altrui.

L’incontro, a detta dei sindaci stessi, è stato molto utile, e tutti hanno avuto modo di esporre le criticità del proprio presidio territoriale e porre domande di carattere tecnico sulle possibili soluzioni. 
Per ovvi motivi non è possibile fare un rendiconto puntuale di quanto ci si è detti. Ma una cosa è emersa con forza: questo governo, che ha ereditato il Decreto Ministeriale 70/2015 dal precedente, non ha alcun pregiudizio nei confronti dei piccoli ospedali delle zone disagiate, ed è quindi assolutamente disponibile a concedere le deroghe, secondo quanto previsto dal decreto stesso. Questo a maggior ragione in virtù del fatto che la Sardegna sostiene in autonomia il costo del proprio sistema sanitario. 
Il “problema” è che queste deroghe anzitutto devono essere richieste dal nostro Assessore alla Sanità, cosa che non è stata fatta nonostante fosse stato promesso il contrario. In secondo luogo, tali richieste di deroga devono essere corredate da documenti e dati che sostengano e giustifichino quanto richiesto, in modo da consentire ai tecnici valutatori di poter decidere in maniera informata.
Invece, come si può evincere da un estratto della lettera del Ministero alla giunta regionale, viene scritto che: “Nell’ambito delle reti tempo dipendenti, si raccomanda di includere l’analisi dei tempi di percorrenza, calcolata anche con la metodologia di analisi e di rappresentazione grafica (c.d. georeferenziazione)”. Anche questa cosa non fatta! Mi chiedo… come si può sostenere e motivare adeguatamente la necessità di tenere aperti alcuni reparti/servizi, se non proprio in funzione dei lunghi tempi di percorrenza in strade e territori tutt’altro che agevoli?

Personalmente vivo due sentimenti contrastanti tra loro. Sono orgogliosa di aver portato questa battaglia politicamente trasversale, cominciata con le mie visite agli ospedali sardi, fino alle stanze del Ministero. Amareggiata per aver trovato conferma ai sospetti che l’impegno dell’attuale giunta regionale nei confronti della difesa del diritto alla salute di tutti i sardi sia stato inconsistente.

Continuerò la mia battaglia con altre ispezioni negli ospedali sardi, piccoli e grandi, per perseguire l’obiettivo che mi sono posta fin dal giorno del mio insediamento, ovvero quello di migliorare la sanità a beneficio di tutti i sardi.

P.S.: Questo post è stato scritto due giorni fa e inviato ai giornali per la pubblicazione. Evidentemente non è stato giudicato degno di interesse dei lettori, almeno non quanto quello che scrive e dichiara l’Assessore Arru, che, ad esempio, ha trovato spazio due volte in due giorni su La Nuova Sardegna. Prendo atto con piacere che l’Assessore, suo malgrado sbugiardato da me, dal ministero e ora anche dai sindaci, ha deciso di scrivere alla Ministra Grillo per “chiedere l’avvio della procedura di richiesta in deroga del mantenimento di alcuni punti nascita con meno di 500 parti/anno”. Assessore non deve scrivere lettere alla Grillo, deve semplicemente fare la richiesta di deroga. Basta con la strategia del “fumo negli occhi”. Inutile dirLe che non crediamo più alle promesse e agli annunci che tempestivamente la stampa Le pubblica, ma valuteremo i fatti e Le staremo col fiato sul collo. 
Mi permetta solo di far notare ai sardi, e anche a Lei, che questa sua lettera giunge a soli 3 giorni di distanza dall’incontro da me organizzato con 7 sindaci sardi presso il Ministero della Sanità. Coincidenze? Ma non doveva essere un incontro inutile?

Prego di condividere questo post, come quelli che farò in futuro, perché a quanto pare la stampa non li ritiene meritevoli di pubblicazione. Grazie»

Mara Lapia.

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