Tempio Pausania, L’acqua utilizzata nei locali per preparare bevande, quella delle pizzerie, ristoranti, etc. è diversa da quella dei rubinetti?

Tempio Pausania, 31 lug. 2016-

La domanda del titolo vien da sè. Nell’intervista dell’altro ieri all’Ing. Sanna, Presidente del Comitato Civico Essere Cittadini, il problema è venuto fuori  ma non è stato riportato nulla su questo. Sanna, è stato sollecito a parlarne perché sussiste un serio problema sanitario.

L’acqua utilizzata per preparare le bevende dei bar, quella che si utilizza nei ristoranti, panifici,  pizzerie e altri locali del genere, è salubre? Il nostro intento non è certo quello di creare panico o allarmismi, tanto meno di provocare disagi negli esercenti di tutte queste attività, perché magari veniamo smentiti, e ne saremmo ben felici, che la filtrazione dell’acqua di rete che esiste nelle macchine dei bar, trattiene tutte le impurità presenti, compresi i metalli di cui in questi 6 mesi è ricca l’acqua di rete cioè manganese, alluminio e ferro.

Ci piacerebbe sapere dagli organi competenti in materia se questa civile preoccupazione della gente (sono giunte al blog diverse allarmanti domande) corrisponda o meno alla realtà. Qualora questo non dovesse essere un allarme, ben consapevoli che saremmo i primi a darne notizia, avremmo piacere che se ne parlasse e non si cercasse di obliterare un reale problema glissando su aspetti sanitari di assoluta priorità.

Vero è che moltissimi locali dispongono di depuratori a monte per l’acqua e quindi sappiamo con sicurezza che l’acqua usata subisce un trattamento per renderla potabile. Ma è così per tutti? 

I metalli disciolti nell’acqua non sono eliminabili e, a parte il cloro che evapora durante la bollitura, gli altri resistono a qualsiasi trattamento termico.

fonte ing.uni tn.itNella letteratura scientifica vengono normalmente considerati metalli pesanti i seguenti elementi: alluminio, ferro, argento, bario, berillio, cadmio, cobalto, cromo, manganese, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, rame, stagno, titanio, tallio, vanadio, zinco, ed alcuni metalloidi con proprieta’ simili a quelle dei metalli pesanti, quali l’arsenico, il bismuto ed il selenio.

Tra le varie sostanze inquinanti al giorno d’oggi diffuse in massa nell’ambiente, i metalli pesanti sono i composti piu’ dannosi ,si legano con le strutture cellulari in cui si depositano, ostacolando lo svolgimento di determinate funzioni vitali. I gruppi sulfidrici (SH) , normalmente presenti negli enzimi che controllano la velocita’ delle reazioni metaboliche nel corpo umano, si legano facilmente ai metalli pesanti, il complesso metallo-zolfo risultante interessa tutto l’enzima che non puo’ funzionare normalmente perdendo la propria funzionalita’ di catalizzatore.

L’eliminazione di tali metalli avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento portando a bioaccumulazione. Bioaccumulazione significa un aumento nella concentrazione di un prodotto chimico in un organismo biologico col tempo, confrontata alla concentrazione del prodotto chimico nell’ambiente. I residui si accumulano negli esseri viventi ogni volta che sono assimilati ed immagazzinati piu’ velocemente di quanto sono scomposti (metabolizzati) o espulsi.I metalli si concentrano, danneggiandoli, in particolare in alcuni organi ( come cervello, fegato e reni) e nelle ossa, e sono spesso un fattore aggravante o determinante, in numerose malattie croniche. I bambini sono i soggetti piu’ a rischio da esposizione al piombo, al mercurio e agli altri agenti tossici, poichˆ© “per unita’ di peso, mangiano, bevono e respirano tre-quattro volte di piu’ degli adulti.

Il consumatore ha il diritto di sapere cosa esce dal rubinetto, così come deve sapere se il pane che mangia o la pizza o il caffè che beve siano stati preparati con acqua buona, come e quando si controlla l’acqua e conoscere i risultati dei controlli effettuati. Oltre questo, sapendo già che non si deve utilizzare l’acqua in virtù di analisi effettuate che hanno dato luogo all’ordinanza che vieta l’uso, quali garanzie vengono date a noi tutti che le quantità di metalli presenti siano accettabili dal nostro organismo, seppure quella stessa acqua non la beviamo ma ne veniamo a contatto attraverso i modi descritti prima?

I problemi esistono, spetta a chi di dovere informare la cittadinanza di stare tranquilli con precisi comunicati che stabiliscano con precisione che le preoccupazioni emerse in questi sei mesi di acqua non potabile, siano inconsistenti. 

Antonio Masoni

 

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