Tempio Pausania, 15 feb. 2018-
Prosegue il viaggio sull’Analisi Transazionale, curato da Rita Brundu. Per un corretto approccio a questo fondamentale principio che governa il mondo delle relazioni umane, linko i 5 precedenti articoli a cui fare riferimento per ricostruire questo argomento così importante, una delle teorie psicologiche più conosciute, elaborata da Eric Berne negli anni 50, che è anche una teoria della personalità, una teoria della comunicazione, una teoria dello sviluppo infantile e una teoria della psicopatologia. I precedenti articoli sull’argomento sono ai seguenti link 1° – 2° – 3°- 4° –5°.
L’ANALISI STRUTTURALE: ESERCIZI
Trova un posto tranquillo dove tu possa restare indisturbato per il tempo sufficiente a consentirti di creare ogni situazione fantastica fino nei dettagli. Ora con calma poniti a eseguire i seguenti esercizi:
PER CONOSCERE I TUOI STATI DELL’IO
Il tuo Genitore
Pensa a una cosa che fai a imitazione di una figura genitoriale e che forse ripeti con tua moglie (o marito), i bambini, amici, colleghi di lavoro.
Pensa a un messaggio genitoriale che ancora senti nella tua testa e al quale obbedisci, contro il quale lotti, o che ti crea confusione.
Il tuo Adulto
Pensa a una situazione recente nella quale credi di aver raccolto dei fatti e sulla base di questi d’aver preso una decisione ragionevole.
Pensa a una situazione recente nella quale ti sei sentito ostile e aggressivo (oppure cupo, depresso e così via), e nonostante questi tuoi sentimenti la tua reazione è stata ragionevole e appropriata.
Il tuo Bambino
Pensa a quale tipo di manipolazione usavi con successo quando eri bambino e che usi ancora.
Pensa a una cosa che ti divertiva molto da bambino e che ancora ti diverte.
I TUOI STATI DELL’IO E I SENTIMENTI
Immagina di trovarti solo in casa, in una notte di temporale. Hai già dormito alcune ore. All’improvviso suona il campanello e dai colpi dell’orologio sai che sono le 3 di mattina.
Che cosa senti e che cosa pensi? Che vorresti fare?
Come ti saresti sentito da bambino? E’ quello che provi ancora ora?
Cosa avrebbe fatto ciascuno dei tuoi genitori? Il tuo comportamento è un’imitazione di uno dei tuoi genitori?
Quale pensi sia la cosa “migliore” da fare?
Immagina di essere andato come di solito al lavoro. Il capo ti sta aspettando con un volto teso e irritato. Subito ti riprende per qualcosa che hai dimenticato di fare.
Che cosa senti e che cosa pensi? Che cosa fai?
Come ti saresti sentito da bambino se invece del capo si fosse trattato di un genitore o di un insegnante? Provi lo stesso sentimento?
Che cosa avrebbero fatto i tuoi genitori in un’occasione simile? Agiresti ora come uno di loro?
Quale pensi sia la cosa “migliore” da fare?
ESAME DEL GENITORE, DELL’ADULTO E DEL BAMBINO COSTANTE
Pensa: potrebbe essere vero che troppo spesso e/o inopportunamente agisco dallo stato dell’io Genitore?
_ Gli altri ti accusano di pensare al posto loro? di parlare al posto loro? di non permettere loro di reggersi sulle proprie gambe? Di avere già tu tutte le risposte? Di essere irraggiungibile o inavvicinabile?
_Fai prediche? Imponi le tue idee? Ossessioni gli altri?
_ I gruppi cui appartieni si aspettano che sia tu a prendere le decisioni per conto loro?
_ Dici agli altri cosa devono fare? Li incoraggi a pensare e agire per conto proprio?
_ Con quale frequenza dici “dovresti”, “devi”, “devono”? Queste direttive vengono dal tuo Genitore o dall’Adulto?
_ Di quali argomenti parli animatamente e ripetutamente?
_ E’ possibile che le opinioni che esprimi siano, in realtà, giudizi di valore di qualcun altro, e che tu accetti senza sottoporli a una tua personale valutazione?
Pensa: può essere che io agisca troppo spesso e/o inopportunamente dal mio stato dell’io Adulto?
_ Pensi di essere, in genere, troppo analitico, razionale, non spontaneo, simile a una macchina?
_ Ti impegni prevalentemente nella elaborazione di dati lasciando poco spazio a un interesse genitoriale o alla gioia infantile?
_ Nei confronti del denaro, sei sempre razionale? Non ti lasci mai andare a una spesa pazza? O a fare a qualcuno un regalo che ha sempre desiderato?
_ Hai poco tempo per gli svaghi? O per il dolce far niente?
_ Adesso pensa ai tuoi amici: sono soltanto colleghi di lavoro?
_ Ti si accusa di essere una persona poco divertente? O di non assumerti la tua parte di responsabilità per i tuoi figli?
_ Tendi ad assomigliare a una macchina? A un calcolatore che immagazzina informazioni ed elabora decisioni?
_Usi il tuo stato dell’io Adulto per razionalizzare? Per dare una giustificazione razionale ai tuoi difetti e pregiudizi?
Pensa: può esser vero che agisco troppo spesso e/o inopportunamente dal mio stato dell’io Bambino?
_Permetti agli altri di esercitare su di te in molti modi un’autorità?
_Lasci che altri pensino in vece tua, parlino in vece tua, ti reprimano, ti diano delle risposte, ti salvino?
_Di fronte ai problemi da risolvere, alle decisioni da prendere, ti tiri indietro? Ti fai prendere dal panico? Ti senti debole?
_Cerchi sempre di ottenere dagli altri l’approvazione, le critiche, il sostegno?
_Pensa a dieci dei tuoi più intimi amici: hanno qualcosa in comune? Sono compagni di divertimento? Fungono da figure genitoriali?
_Ti capita spesso di dire “non posso” quando in realtà intendi “non voglio” o “non lo farò”?
Spero che questi esercizi vi abbiano aiutato a divenire più consapevoli dello stato dell’io che usate più di frequente e, quindi, della vostra personalità. Io cerco sempre di darvi l’essenza degli argomenti cercando il più possibile di essere chiara. Ovviamente cerco anche d’interpretare le vostre necessità ed esigenze cercando di estrapolare le informazioni da diversi libri, per trarne il meglio. Stavolta ho tratto gli esercizi (ma anche tanto altro…) dal bellissimo “Nati per vincere” Analisi transazionale con esercizi di Gestalt di Muriel James e Dorothy Jongeward, ed. San Paolo, che vi consiglio assolutamente di leggere. Infine, non ho la presunzione di insegnarvi l’A.T. ma di darvi “l’input” per continuare a seguirla e approfondirla attraverso i libri che vi suggerisco; anche perché, e qui cito una frase di Galileo: ”Non puoi insegnare qualche cosa a un uomo. Puoi solo aiutarlo a scoprirla dentro di sé”.
Rita Brundu