Tempio Pausania, Affollato sempre di più il circo dei ben pensanti Bullismo da social.

Tempio Pausania, 8 lug. 2016-

Una vicenda, ancora poco chiara, sta accaparrandosi il ruolo di notizia del giorno, se non dell’anno. Sto riferendomi alla storia dei due giovani che “avrebbero” fatto sesso in pieno giorno in una via del centro storico di Tempio. Lontano da me l’idea di emettere sentenze o giudizi da facebook su questa notizia non notizia nel senso che, a parte un articolo apparso oggi sull’Unione Sarda, la soluzione del giallo (rosa) è ben lontana dall’essere sciolta. Ho avuto il piacere di parlare con la famiglia della giovanissima, additata da tutti come “Giulietta” mentre non si conosce l’identità del “Romeo”, cosa peraltro a tutti apparsa ininfluente

Voglio solo esprimere una mia opinione a riguardo, per poco che conti ma avendo la conoscenza di una versione di fatti che non sto lì a menarvela.

Penso, e ne sono convinto, che qui ci siano solo vittime e non carnefici. Mi spiego meglio: vero è che un giovane locale, armato di quello strumento destabilizzante dell’epoca moderna che è lo smartphone, ha ripreso due giovani innamoratini dalla finestra della sua casa. Vero è  che due innamoratini facevano, almeno così si è detto, sesso alle 16.00 del pomeriggio in una via della città, luogo certo non deputato alla bisogna. Altrettanto vero è che in giro sono state messe delle voci che indicavano in una determinata ragazzina (14 anni) colei che di spalle si muoveva sopra due gambe nell’atto di una copula “sui generis”,  perché il ragazzo è immobile come un manichino e non si vede neppure un muscolo contrarsi o un piede spostarsi di un millimetro.

Al che, mi permetto di avere dei seri dubbi che tutto fosse naturale, anzi assomigliava molto ad una messinscena creata non si sa per quale motivo.

Il pubblico dei lettori di questo spazio informativo è normalmente adulto e quindi chiedo a loro se il restare immobile del Romeo sia una cosa normale. 

Vorrei però andare oltre il fatto in sè e volgere l’attenzione su questa azione volutamente destabilizzante dell’autore del video che, figlio dei tempi oscuri dell’era tecno, utilizzata certo non per quel che serve, cioè al servizio del progresso e non del regresso sociale nel quale un po’ tutti viviamo.

Certo, è un’azione di bullismo, mirata a divulgare un video con l’intento di prendersi, così com’è stato, il consenso di una platea vastissima di fruitori dei social, specie di quelli che lo usano per colpire, non importa chi, non importa come. La deriva asociale che prende una certa notizia la si conosce bene, il primo anello della catena diffamatoria è appena stato apposto. Si attendono gli altri che, come succede ogni volta in questa macabra corsa alla diffamazione, non tardano troppo. Questione di attimi e l’web viene invaso di un video che diventa “virale”, e come un virus diffonde malattie, contagi e si autoalimenta come il fuoco col vento di maestrale.

A poco serve che queste piattaforme, costruite allo scopo di essere distrattori delle masse, tutelino la diffusione di materiale pornografico o presunto tale. Il virus è già stato iniettato nel cervello di chi non è certo migliore dell’autore del video stesso.

Dicevamo, la vicenda è ben lontana dall’essere chiarita, si parla di denunce per diffusione di materiale pedo pronografico, di legali già chiamati in causa, di atti osceni in luogo pubblico, ecc., ecc.

Nessuno che punti il dito, non contro gli attori di questo episodio, vero o costruito ad hoc che sia, ma con i retroscena di squallore che hanno pervaso la città,  sollecita a rispondere per le rime, si fa per dire, a condannare dopo avere, ovviamente, giudicato i colpevoli.

Credo che i colpevoli siano e siamo tutti. Non esiste un solo capro espiatorio ma tanti autori di questo copione di assoluta mancanza di buon senso, figlio anch’esso di questi tempi avari e aridi di sani principi. Oggi, nessuno aspetta più, tutti hanno fretta di correre per andare…a proposito dove? Tutti hanno premura di accusare, sprigionare le loro armi migliori, quelle stracolme di perbenismo e di sottrazione immediata di sè stessi, da ciò che magari in passato sono stati/e. 

Il bullismo, piaga sociale che anche Tempio da qualche tempo sta vivendo, è una cattiva compagnia dei giovani di oggi, devia da valori fondamentali, quelli del rispetto e dell’educazione verso tutti. Allo stesso tempo, se un’azione di questa specie viene messa in atto, mica possiamo dire che sia colpa della scuola, della famiglia, della mancanza di educazione severa o delle mezze stagioni che non ci sono più. Esistono, per fortuna, centri importanti anche in Sardegna, e persone splendide che si occupano di questa cancrena sociale che è direttamente proporzionale a tanti cofattori di cui sopra.

Consiglio, per averne sempre sentito parlare benissimo, il Centro Creaeducazione di Lorenzo Braina info@creaeducazione. Lorenzo Braina è persona preparata, ha anche scritto libri e svolto diverse conferenze su questo argomento. Credetemi, non è da trascurare questa opzione. Se oltre ai segnali appurati, avete saputo o visto i vostri figli muoversi disorientati in questo caos orribile che è la nostra società, pensateci bene. Sempre meglio prevenire che curare. Il centro aiuta le vittime da bullismo ed aiuta anche chi dello stesso vuole essere interprete. 

Per chiudere, non prendiamocela con questo/a o quell’altro, proviamo tutti a fare uno sforzo per capire sino in fondo le ragioni di quanto accaduto, andando oltre le colpe dell’uno o dell’altro. Ogni effetto ha sempre una o più cause. Sulle cause si deve lavorare, scoprirle e mettere a nudo le radici della carie. Provare a salvare il malato. Estrarre sempre il dente non serve a molto. Ogni cosidetta “colpa”, e lo dico io che sono cresciuto a pane e sensi di colpa, è frutto di un aspetto religioso che non mi appartiene più. Ogni effetto , positivo o negativo, scaturisce da una scelta. Bene, allora aiutiamo i nostri giovani a scegliere. 

Antonio Masoni 

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