Tempio Pausania, cari amministratori locali e dirigenti del servizio idrico, vi chiedo…

Tempio Pausania, 25 feb. 2015-

Cari amministratori locali, spettabile Abbanoa, vi scrivo questa lettera affinché pensiate ad un problema serissimo che potrebbe incidere sulla nostra salute, compresa la vostra. Sapevate, immagino, che la tubatura della rete idrica che adduce alla nostra città, tranne qualche  diramazione sostituita nel tempo con materiali a norma, è ancora fatta di eternit? Un problema che investe la maggior parte delle reti idriche italiane, ma che rappresenta una continua minaccia alla nostra salute. Si conosce il legame che intercorre tra alcune forme tumorali e la presenza di amianto che compone il cemento, noto col marchio belga eternit, da eternità che ne testimonia la durata nel tempo ma che, alla luce di veri e propri crimini verificatisi in Italia, possono voler dire che all’eternità ci andiamo noi, poveri mortali.

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Allego a questa lettera una serie di link su questo problema, sollevato da sempre ma di cui ci si è poco preoccupati.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/24/acquedotti-in-eternit-in-4-province-toscane-forniscono-milione-abitanti/1168214/ a questo trovate cosa succede in Toscana dove quasi un terzo delle tubature dell’acqua è composta da eternit dove scorre acqua che serve 1.000.000 di abitanti di quella regione.

Questo è invece un articolo apparso sul sito della Regione Sardegna http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=124870&v=2&c=27&t=1 e che cita qualche esempio di tubature vecchie di decenni. Abbanoa sostiene: «Su 500 reti idriche ereditate e gestite in tutta l’Isola – fanno sapere dall’ufficio stampa di Abbanoa – almeno 300 andrebbero sostituite perché realizzate da decenni. In attesa di finanziamenti, quello che si può fare è riparare ogni volta che c’è un guasto». Abbanoa, scorda di precisare in questo chiarimento che sono certo vecchie di decenni ma che sono in eternit. La tal cosa, decisamente, cambia il piano dell’approccio al problema.

Nel caso specifico,  oggetto di un articolo del 2009, si parla del pericolo delle riparazioni di queste condutture perché l’amianto presente, quando si procede ai lavori, si libera nell’aria. La legge, lo ricordiamo, ha abolito l’utilizzo dell’amianto sin dal 1992.

Il parlamento Europeo, nel marzo 2013, ha approvato una risoluzione che riconosce tra le cause di tumore dovute all’amianto anche quello causato da ingestione di fibre. Al punto 37 tale risoluzione recita testualmente:
Si sottolinea che tutti i tipi di malattie legate all’amianto, come il tumore al polmone e il mesotelioma pleurico – causati dall’inalazione di fibre di amianto in sospensione, abbastanza sottili da raggiungere gli alveoli e abbastanza lunghe da superare la dimensione dei macrofagi, ma anche diversi tipi di tumori causati non soltanto dall’inalazione di fibre trasportate nell’aria, ma anche dall’ingestione di acqua contenente tali fibre, proveniente da tubature in amianto, sono stati riconosciuti come un rischio per la salute e possono insorgere dopo alcuni decenni, e in alcuni casi addirittura dopo oltre”.
Questo punto della risoluzione recepisce integralmente il parere della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza del Parlamento Europeo, organo in cui la componente politica si confronta con aspetti tecnico-scientifici acquisendo documenti e ascoltando esperti. Se l’amianto ingerito non rappresentasse un rischio per la salute, perché il parlamento europeo avrebbe evidenziato tale rischio nella risoluzione?
Va ricordato inoltre che nel 2005 viene pubblicato il risultato di una ricerca norvegese, che conclude riconoscendo una correlazione fra ingestione di amianto attraverso acqua contaminata dalla rete e incremento del rischio di tumori gastrointestinali e specificatamente allo stomaco .

A fronte di queste delucidazioni, per poter rassicurare la nostra popolazione sul futuro sanitario, chiedo a voi, amministratori locali e dirigenti Abbanoa, di volerci dare delle spiegazioni su questo grave problema. Chiedo anche che questo problema sia posto in agenda di qualsiasi forza politica che amministrerà questa città nei prossimi 5 anni.

La popolazione di Tempio, ma posso sbilanciarmi anche per la quasi totalità dei centri della Gallura, sta vivendo una situazione abnorme, oltre la gestione del servizio idrico che “fa acqua da tutte le parti”. Che non accada che analisi specifiche attribuiscano all’amianto la notevole crescita delle patologie tumorali perché la gente si è stancata, oberata da questa infinita crisi economica, afflitta da problemi di quotidianità manco si fosse in un periodo di guerra, sovratassata da questo governo pupazzo che fa il filo alle banche, favorisce la classe abbiente e penalizza sempre di più la classe povera e media,  quella che prima viveva dignitosamente.

Questa lettera la scrivo in attesa che l’assessore Addis (Ambiente) prenda l’impegno, come promesso, di far luce su questa situazione. Tempio, la Gallura, non chiede… pretende che queste gravissime situazioni sanitarie vengano prese in esame e si affronti il problema del rifacimento della rete idrica obsoleta e portatrice di possibili conseguenze letali per la popolazione.

In attesa di un riscontro che non va indirizzato al sottoscritto ma a tutta la popolazione di Tempio e della Gallura, chiedo che venga esaminata in maniera oculata l’acqua che arriva nei nostri rubinetti e che le analisi eseguite vengano rese pubbliche.

Antonio Masoni

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