Tempio Pausania, Carnevale 2015, leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni d’uso.

Tempio Pausania, 3 feb. 2015-

Manca davvero poco a questa edizione 2015 del Carnevale Tempiese. Una ininterrotta sequela di polemiche che hanno, come spesso è accaduto in questi anni, acceso i toni e inasprito gli animi di qualcuno. Le ragioni quest’anno sono state soprattutto due.

La prima: l’assenza del palatenda che tutti si auguravano. Intanto perché è una collocazione decentrata, quindi con una superiore tranquillità per i residenti del centro della città, ed inoltre un maggior afflusso di giovani da ogni parte dell’isola per la maggiore capienza della tenso struttura che garantisce posti per migliaia di persone senza problemi di spazio.

Il secondo aspetto, già segnalatovi in questi giorni, è invece la mancata risposta sulla sistemazione all’interno della struttura dei gestori dei locali pubblici. Costoro intendevano sistemare proprio nel palatenda la loro attività, sia per garantirsi giustamente i loro guadagni e sia per evitare che il centro, durante le ore notturne,  fosse soggetto al caos e alla baldoria sino all’alba, come succede regolarmente in ogni Carnevale. Un esempio di civiltà e di rispetto per tutti i tempiesi che hanno necessità del riposo notturno garantito.

Entrambe le ragioni, come si è capito, sono fallite. Nessuno ha risposto al bando per la gestione del teatro tenda e i gestori di conseguenza non hanno avuto risposta sul loro progetto.

Qualsiasi tempiese sa e conosce quali siano stati i motivi di tale fallimento e ancora una volta assistiamo inermi alla parabola discendente di questo paese di confine, sicuramente non città ma che della città ha vizi e imperdonabili deficenze. L’acerbo frutto di miseri compromessi tra Padri Padroni e deboli gestori della cosa pubblica.

Ricordo ancora quando all’indomani delle ultime amministrative, presi il discorso su ciò che da anni era diventato una specie di “conditio sine qua non” degli eventi popolari di Tempio, della serie:”non si muove foglia che…” Qualcuno mi rispose che sarebbe finito  il gioco delle parti, quello antico di sempre, dove uno tira i fili e gli altri rispondono: OBBEDISCO.!!

Invece, nulla è cambiato e ora i giovani, quelli da cui ci aspettiamo iniziative e progetti validi, che dovrebbero fare? Chiaro che si sentono presi in giro, si avviliscono dietro l’ennesima beffa, a volte esagerano e rischiano denunce, si espongono in prima persona e frantumano le speranze dietro le cattive parole e le ingiurie. Però sono vivi, sono loro che devono cercare una speranza, sono sempre loro che avrebbero voluto rischiare di tasca propria per cercare e dare una chance valida al loro lavoro. Inspiegabile! O meglio, è spiegabilissimo ma meglio non pronunciarsi su nomi e fatti. Chi legge sa di sicuro di cosa parlo e di chi. Per tutti gli altri, per coloro che ignorano, leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni d’uso.

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