Tempio Pausania, che ve lo dico a fare? Tutti sul carro! La rinascita è solo un quartiere della città.

Tempio Pausania, 20 apr. 2015-

La difficoltà di questo momento storico, le deficienze di una politica avulsa dai reali problemi dei cittadini, il pessimo contributo che riceviamo ogni giorno dalle istituzioni, da cui dovremmo ricevere tutele e garanzie, ci porta ad affrontare questo mese e poco più che manca alle elezioni amministrative del 31  maggio, con necessaria cautela. Nessuno può assicurare la soluzione dei problemi della città in questo momento. Nessuno ha le chiavi in mano per aprire le porte ad una migliore vita per tutti, nessuno ha strumenti giusti per migliorare la nostra situazione. Chi ce lo dice, sa di mentire. Chi lo millanta è solo un ciarlatano. Chi ce lo promette, sa di raccontare pinzillacchere alla Totò.

Perché? La risposta è semplice e complessa allo stesso tempo. Intanto, nelle attuali condizioni nelle quali ci ritroviamo, qualsiasi amministrazione si ritroverà a governare con risicate risorse dovute ai tagli agli enti locali e potrà garantire soltanto qualche miglioramento del decoro urbano, non darà impulso ad una ripresa che non dipende certo solo dal singolo comune ma da molto più in alto, non potrà dare certo posti di lavoro e nemmeno creare le premesse affinché questi possano esserci se non a tempo determinato e con paghe da fame, oppure sarà la solita deriva populista che ci apprestiamo ancora una volta a subire da questo o quel programma. Anni di esperienze negative ci hanno indotti a pensare che tutti siano uguali e tutti scrivano le stesse cose da anni, in maniera speculare e sovrapponibile. Impera ipocrisia e politica di comodo con tutti pronti ad ascoltarti ma pochi sensibili a “sentire” cosa hai da dire.

I problemi veri stanno a monte, nella totale prevaricazione del Potere che sta dilaniando tutti senza che si avverta da parte della massa cosa e dove sia il vero potere. Mi accusano di essere pessimista. di essere addirittura complottista, forse perché spesso vado oltre ciò che altri occhi non vogliono vedere o altre orecchie non vogliono ascoltare, qualcuno mi dice di non avere aperture verso qualcosa di nuovo che avanza, perché attraverso il blog cerco, aiutato da esperti, di raccontare quale sia il vero nemico, che non è chiuso nel palazzo di piazza Gallura ma altrove, dove in pochi vogliono andare ad individuarne la minaccia. A volte mi astraggo del tutto da qualsiasi interesse politico perché la certezza che nulla potrà cambiare mi fa agire con indifferenza dinanzi ai seguaci di questo o quel partito. I partiti esistono perché al Potere-Sistema va bene che ci siano ancora. Tutto serve quando alla fine il risultato è comune, quando la posta in palio è da ambo le parti condivisa. Tenere il popolo sotto scacco attraverso l’azione congiunta di “sistema e politica”, il Grande Fratello, è un gioco da ragazzi sino a che il popolo non prenderà coscienza che tutto ciò che avviene ed avverrà è solo un continuo impoverimento dei più e l’arricchimento dei pochi, quegli stessi personaggi che nell’ombra tessono le nostre vicende o che a cielo aperto partecipano alla vita politica di questo paese. Questo è un argomento che attiene alle alte sfere istituzionali e non certo a quei impotenti tentacoli che ne assecondano il gioco, come possiamo intendere un amministratore locale.

Se poi aggiungiamo i millantatori degli ultimi tempi, una setta virtuale di affabulatori ben pensanti quanto arroganti. che ha fatto dei tempiesi un popolo di ignoranti e che ha prodotto nel tempo soluzioni surreali in virtù di una conoscenza straordinaria dell’economia, dell’ambiente e di accessi illimitati a crediti con questa o quella società di Paperoni di altre lande, allora credo proprio che siamo alla frutta, marcia però. La cosa più tangibile è apparsa la funivia sul Limbara, vera necessità di indotto turistico di cui la città ha sempre sentito la mancanza, più dell’acqua nelle case. Se non ci daranno quanto chiediamo (ma poi, chi è che chiede?), ritireremo i nostri uomini assunti nelle liste in lizza alle elezioni!. Altrimenti, saremo costretti a scendere in campo NOI. Toh! Eccone un altro che scende in campo! Aspettavamo con ansia questi urlatori del nulla che venissero a dirci cosa  e come fare. Occhio che poi ci denunciano!! Interessante! Una denuncia che nasce da un fantasma nato su facebook per incantare le masse. Già lo vedo un giudice che prende in mano questa denuncia. Ridicoli! Patetici! Assurdi! Mi volevano anche denunciare per diffamazione perché non sono un giornalista. Ci hanno provato in tutti i modi a spaventarmi. Sappiate che io non temo nessuno e tanto meno i fantasmi ai quali mai ho creduto. Le vostre minacce hanno avuto su di me un effetto attivante e stimolante. Volevo dire insomma che mi avete dato la carica a non mollare. Ma parlare di voi è perdere tempo.

Poi bisogna fare i conti anche con colui che appare agli occhi dei tempiesi ignari come il salvatore.  Il Messia, navigato politico da vent’anni in auge, vitalizio di oltre 5000 euro al mese da passate esperienze legislative, lo attendono in tanti. E sarà lui il sicuro vincitore perché si ha sempre bisogno di uno scafato uomo politico che detti a tutti noi il suo credo e ci faccia credere che “ghe penso mì” a farvi star bene ed essere ancora orgogliosi di appartenere a questo paese.

Non bastasse la condanna passata in cassazione, e mentre si profila ulteriore processo per peculato, dovrà rispondere dell’utilizzo di fondi per 90 mila euro che secondo l’accusa sarebbero stati usati per scopi diversi da quello istituzionale, il Messia ha la capacità si apparire come il trascinatore di una rinascita, esattamente come ha fatto per la Sardegna che ha avuto la possibilità di governare da assessore in diverse legislature. I risultati del governo in cui era presente sono sotto gli occhi di tutti. Ma, siccome è gallurese e tempiese, per Tempio sarà diverso. Già, diverso da cosa? Tempio ridonda  del clamore di quanto è riuscito a portare a negli anni da assessore, e tutti sono convinti che un Messia con quell’esperienza, figurati cosa sarebbe capace di fare!! Allora, tutti sul carro, tutti sul carro, come direbbe il mio amico Roberto!! Mi viene voglia di sapere dove fosse quando in Regione si discuteva di piani sanitari e della legge Balduzzi che sta decretando uno sfacelo nella Sanità in Gallura. Forse era distratto!

Assistiamo, cosa stranissima ma sostanzialmente positiva, ad una riduzione dei toni; ormai anche i populisti più incalliti sanno bene che eccedere nelle promesse non paga più. Allora si preferisce la doppia strategia 1) alla luce del sole: mettere in agenda solo alcune soluzioni, dire al popolo che la rinascita avverrà con uomini validi, navigati e scaltri al punto da far rifiorire il deserto assoluto di questi anni 2) all’ombra: promettere lavoro e soluzioni migliorative impossibili.

Quel partito di appartenenza “del nostro Messia”, che non esiste più in numeri ma non nei nomi, a quanto pare lo scordiamo così come il suo leader regionale (Giorgio Oppi) che risulta tra i 66 indagati nell’inchiesta della procura di Cagliari sul ribattezzato «sistema Igea». Accusa di peculato per la sottrazione di una auto-pala – utilizzata nei primi del 900 e di grandissimo valore economico e storico – e un carrello da miniera dell’Igea e regalate a un imprenditore in cambio di 100 voti a favore di un candidato sindaco alle comunali di Assemini. Senza scordarci delle assunzioni nelle ASL che ha spartito  a suo piacere. Il plenipotenziario del sistena sanitario in Sardegna inteso però per scopi clientelari. Se gli altri cercavamo di innaffiare l’orticello lui irrorava a pioggia sterminate campagne elettorali per sè e per i suoi amici. Proprio il bene comune come piace a quelli come lui.

Ma questo non conta! Per Tempio il suo delfino gallurese farà bene. Qualcuno azzarda: era ora che lo avessimo a Tempio “tutto per noi”. Lui ci salverà!

La domanda che vorrei porre alla gente di Tempio è: che ne è della vostra moralità quando vi fate belli sui social network scandalizzandovi per questo e per quel crimine? Quando aborrite per i furti dei partiti, del governo e dei delinquenti che commettono misfatti? Quando gridate il vostro sdegno per le attenzioni riservate ai detenuti del penitenziario di Nuchis? Quando siete d’accordo con un terrorista come Salvini che vuole radere al suolo i  campi Rom? O quando pensate che è la Boldrini  la causa dei mali di questo paese?

Dov’è ora la vostra sagace moralità di comodo ad accettare che uno spuntino sia meglio che niente?

Via tutti come pecore a quel governo di salute pubblica che qualcuno vi garantirà assieme a qualche piccolo favore che vi farà senza togliersi nulla di tasca. Già, il “do ut des” o il “quid pro quo” qualcuno ha sempre saputo come usarlo. Ma tanto, come dice il mio amico Antonello Loriga, che ve lo dico a fare?

Sono un principe libero ed ho altrettanta autorità di fare la guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare (Samuel Bellamy, Pirata del XVII° secolo).

Antonio Masoni

 

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