Tempio Pausania, “Era un mio diritto partecipare ad una gara di appalto”. Parla Tonino Pirrigheddu.

Tempio Pausania, 24 dic. 2015-

Una vigilia di Natale movimentata, per quanto mi riguarda. Ai tempi d’oggi, non si sa bene per quale motivo,  esprimere un’opinione, per giunta confutata da dati oggettivi, sembra sia diventata una prova tangibile di odio verso qualcuno, un quasi voler metterci il becco senza averne requisiti o titoli. La mia attività di blogger, lo ripeto non giornalista, mi da il diritto quanto meno di dire la mia. Se poi, come spesso accade, questa opinione risulta sgradita a qualcuno o a tanti, è mio dovere morale non curarmene. In prima istanza, perché esiste ancora il diritto d’opinione, in secondo luogo la legge ci aggiunge anche quella vocina, che non è aria fritta, di “Libertà d’Opinione”. Dunque, a ragion veduta, nella vicenda Teatro del Carmine, potevo, com’è accaduto, dire la mia come una qualsiasi altra persona, senza incorrere nella violazione di lesa maestà. 

La correttezza, e non la paura, mi ha tuttavia convinto che era giusto sentire anche l’altra campana, come qualcuno mi ha suggerito. Così ho fatto. Ho chiamato l’alter, alias Tonino Pirrigheddu, per proporgli un’intervista, in questo caso video, onde dare lui la possibilità di ribattere a quanto sostenuto nel mio pezzo di ieri (apri questo link). Pirrigheddu ed io concordiamo l’intervista per le ore 15,00 di oggi, presso la sede della Pro Loco in piazza Gallura. Alle ore 13,27 invece mi ha chiamato lui per dirmi che non gli sarebbe stato possibile per precedenti impegni presi, e che preferiva che io scrivessi queste poche parole per stabilire la sua posizione su questa vicenda. Eccole:

Si è trattato di un appalto pubblico, ho i requisiti per parteciparvi e l’ho fatto. La mia offerta era migliore da un punto di vista economico rispetto a quella della Signora Serra e quindi ho vinto io”

Qualora avessi chiesto altri dettagli su questa sua posizione, Pirrigheddu mi ha suggerito di chiedere al suo avvocato che sta esaminando il tutto.

Dunque, ricapitolando: La signora Serra, la quale è bene precisarlo, non mi ha chiesto nulla, né di scrivere di lei né di avvalorare la sua posizione, ha raccontato in maniera dettagliata l’accaduto. In lei, come scritto ieri, ho letto il suo rammarico per questa vicenda che la vede perdere una creatura che ha contribuito, assieme al suo staff, a tutelare e preservare al meglio. Dall’altra parte il Signor Pirrigheddu, che dall’alto della sua figura di imprenditore scafato, di lungo corso (sono 30 anni), aveva le carte in regola per partecipare alla gara. Il progetto di entrambi, ha avuto lo stesso punteggio mentre, per quanto concerne la parte economica, era decisamente più conveniente quello del Signor Pirrigheddu. Non fa una piega!

Mi fermo qui e non chiedo a nessuno di voi di ragionare su quanto accaduto. Trattasi di normalissima attività imprenditoriale che mi esime dal parlarne, e trattasi anche di una vicenda, tra le tante che possono succedere, che lascia aperti degli interrogativi a cui ciascuno di noi può dare la risposta che vuole. Materia da avvocati semmai e non certo da umili scribacchini, a cui tutto si può imputare tranne il fatto che a questa città ci tengono tanto.

Buon Natale!

Antonio Masoni

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