Tempio Pausania, I problemi dell’ospedale? Lento ed inesorabile declino voluto. Ve ne spieghiamo i motivi.

Tempio Pausania, 14 dic. 2015-

Ci sono diversi modi per far andare in rovina una struttura, i suoi servizi al cittadino e le sue indispensabili mansioni. Si agisce sempre dall’alto, con piccole ma costanti privazioni dei beni necessari, e si finisce quasi sempre per non giustificarne più l’esistenza, la mancanza di numeri e quindi si arriva al colpo di scure. Gli esempi si sprecano, e ogni giorno leggiamo o assistiamo a qualcosa che si perde. Beni e risorse che vanno via, in virtù di una contrazione della spesa pubblica. Uno stato sociale che si sgretola sotto i nostri occhi, senza che nessuno di noi possa far nulla, Protestare? Già fatto senza risultati. Cortei arrabbiati di cittadini che urlano e fanno le barricate? Anche questo è già stato visto. Scioperare? E’ un diritto inalienabile del cittadino, ma sortisce di solito magri risultati, specie quando chi sciopera rientra in quel taglio imposto dall’alto e dal quale “i potentati” non prescindono, nemmeno dinanzi ad un suicidio.

Prendiamo come esempio il Paolo Dettori di Tempio, l’ospedale dell’alta Gallura con una popolazione afferente di quasi 60.000 persone. Da quel lontanissmo 2007, nel quale era stato definito DEA di primo livello, con sicure garanzie di potenziamento e di crescita, sembrano passati secoli. Invece, sono bastati 7 anni appena e il Dettori è entrato nell’orbita del taglio. Un bersaglio che ha preceduto quello della giustizia, che a sua volta precederà quello della scuola. Gli obiettivi sono chiari, depauperare il cittadino dei beni indispensabili e renderlo vittima e colpevole di un piano strategico di distruzione imposto da un’entità amorfa, chiamata Unione Europea, che chiede sacrifici in virtù del risparmio di spesa pubblica. Chi non l’avesse ancora fatto, vada a leggere nella sezione di questo blog, che tratta problemi economici, chi sono i responsabili di questo sfacelo e non provi a trovare colpevoli nei vari politici, soldatini di questo stato barzelletta, incapace di ritornare sovrano, e capace solo di devastare la più bella costituzione del mondo, la nostra, quella italiana.

Il Paolo Dettori, dicevamo:  le sedute operatorie settimanali sono più che dimezzate, a causa della mancanza di anestesisti . Poi, ogni reparto chirurgico ha liste diverse, considerando che ci sono decine e decine di persone in attesa da mesi per esser operate. Come fare allora? Si agisce con la non assunzione di personale medico e paramedico in modo che la carenza di personale medico e infermieristico porti alla paralisi oppure allo spostamento di quel malato altrove. Dove? Beh, a voi la risposta Con i nuovi turni decisi dalle leggi europee (la vera azione nazista di questa UE), con i pochi medici assunti, il numero di prestazioni calerà ulteriormente, fino a far collassare l’ospedale, che non avrà più numeri, sarà come se fosse chiuso. Ecco a che è servita la politica di questi ultimi dieci anni, a distruggere pian piano ogni bene pubblico e agire in ragione di un abietto liberismo economico che sta portando la nostra Italia a non avere più una propria identità. Euro docet, amici lettori. Fu l’invenzione di cui gli stessi inventori, oggi, si sono resi conto di quale sia stato il male arrecato. Ne troverò uno che mi dice ora che l’euro è necessario?

Dire quali saranno nell’immediato futuro i reparti interessati, è come dire, 1 nessuno e 100.000. Tutti, prima o poi, patiranno il peso sconfortante e oppressivo di questa strategia, volta a distruggere un bene primario, il diritto alla Salute.

La legge Balduzzi, ad esempio, prevedeva che un comune montano avesse il punto nascita. Però, se ricordate bene, ce lo stavano facendo passare quasi per un regalo per i prossimi tre anni. Ma dico, è mai possibile che a questi nostri politici al parlamento o in Regione, non passi nemmeno per la testa che ciò che sta avvenendo porterà, inevitabilmente, alla perdita di tutto? Credetemi, non sono pessimista, sono solo un osservatore di quanto vedo ogni giorno, così come voi. La tassazione che aumenta, secondo voi a che è dovuto? E’ l’unica arma che un governo possiede per far fronte a quanto uno stato straniero, chiamato Unione Europea, le chiede per rientrare nella cazzata del secolo, il debito pubblico. L’Europa siamo noi? Ma vi pare possibile affermare oggi, io sono europeista? E tutti zitti, tutti a trovare altre spiegazioni a quanto accade. 

Considerazioni ne potete fare tante, ma vi prego. Non dite più speriamo, non serve. Non è sperando che si ritornerà alla normalità e a cio che avevamo.  A noi resta solo chiamare il popolo alla riflessione attenta, invocare l’unione delle idee su progetti condivisibili che evitino lo sfacelo e possano darci il tempo di pensare alla nostra Bella Costituzione, quella che a breve entrerà nel setaccio di questo governo, per essere ancora stracciata in qualche sua disposizione.

Pezzo per pezzo, goccia a goccia, si arriva all’erosione della roccia

Antonio Masoni

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