Tempio Pausania, Il Suono del Silenzio.

Tempio Pausania, 11 lug. 2015-

Mentre tutto passa, accanto a noi scorrono le sventure, qualche volta ci toccano, a volte ci sfiorano soltanto. La vita è tragedia ed ogni giorno che passa ne uccidiamo un pezzetto, con i gesti, le parole che ammazzano, i fucili che sputano sentenze e giudizi. La vita nostra e quella degli altri è diventata questa.

Il sabato mattina lo vedo seduto, appiccicato a quei dolcissimi cockers e ad un coniglietto bianco che sembra un gattino, docile e sempre alla ricerca di qualche frammento di cibo. Convive così chissà da quanto questo simpatico straniero, vive di elemosina e di qualche sorriso della gente che si ferma incuriosita davanti a quei tre animali sempre posati e quieti, come il silenzio che avvolge un volto segnato da chissà quali sventure.

Il suono del silenzioPer la seconda volta mi sono fermato con lui. Oggi gli ho chiesto se potevo fargli una foto. “Certo!”, mi ha risposto e poi ha detto qualcosa su quel coniglio  che sta sempre a macinare qualcosa con la bocca.

“Mangia sempre!” – mi dice – ma è buonissimo, proprio come un gattino, solo che non ha le unghie per graffiare ed è sempre accocolato tra i due cani”.

Un sabato qualunque, un sabato da poveri, un altro giorno d’attesa di non so quali cose. Mi si acquieta tutto quando vedo queste magie della vita, inattese come la neve in questi giorni, ma talmente rumorose come solo il silenzio sa essere. Un silenzio di malinconia, che ho letto in quegli occhi chiari, un silenzio di un domani che sarà uguale ad oggi. Nulla di più.

Mi sento piccolo dinanzi a persone che non mi chiedono nulla, che attraggono la gente con quel bianco richiamo sempre in movimento o quei due splendidi cani che stanno a dormire o che espongono un barattolino ed una scritta. Non mi metto mai domande, non giudico, non so chi sia e non voglio saperlo. Mi basta sapere che ha sorriso, e che quel silenzio oggi aveva un suono fantastico.

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