Tempio Pausania, «La storia in generale è una raccolta di crimini, follie e sventure tra i quali ogni tanto incontriamo qualche virtù e qualche momento felice». (Voltaire)

Tempio Pausania, 4 lug. 2015-

Aveva ragione Voltaire nello scrivere queste parole sulla storia. La storia in generale è una raccolta di crimini, follie e sventure tra i quali ogni tanto incontriamo qualche virtù e qualche momento felice. In fondo, se studiamo questa materia vengono raccontate le grandi tragedie, le rivoluzioni, gli imperi, i regimi, i regni, come se la storia l’abbiano scritta solo e sempre coloro che la dèviano, la fanno e la decidono. In realtà ci sono coloro che la fanno e altri che la subiscono, consapevoli e non, consenzienti o meno.

Chi la storia la subisce, come il popolo o i grandi pensatori, ne resta fuori. Si pensi ai grandi del passato, a coloro che hanno provato a farci capire meglio cosa stava accadendo e lo hanno fatto attraverso altri angoli di osservazione, dai filosofi ai letterati, uomini che hanno pensato al posto nostro e sono diventati gli interpreti drammaticamente veritieri delle vicende storiche.

Il paradosso, non vi appaia strana questa cosa, è che i “pensatori” del passato erano molto più liberi dei cosiddetti pensatori del presente. Ai tempi d’oggi, chi prova a evidenziare le storture della storia. viene relegato nel cassettino dei “presunti attentatori”, coloro che vogliono provocare insurrezioni armate, quelli che…devono essere fermati.

Per dire le cose come stanno bisogna fare “satira”, quella viene sdoganata e  relegata al ruolo marginale di “cosa buffa”, giusto per far ridere. Tutto, ovviamente, sino ad un certo punto. Gli esempi di personaggi della satira “bloccati” quando raccontano troppa verità si perdono nella notte dei tempi. Al più, si accolgono a braccia aperte i narratori della storia che non si spingono oltre il muro invalicabile della ricerca dei colpevoli. Guai, a dire chi sono stati e chi sono gli assassini veri della storia, quelli che ne hanno determinato la forza devastante e distruttiva o hanno giustificato, nel ruolo di comandanti, anche la più tremenda delle azioni. Un azzardo nelle denuncia di crimini e criminali comporta la punizione eterna all’oblio. Non bastasse, ci pensa l’attuale sistema corrotto dell’informazione di regime a sostenere l’allontanamento dei personaggi “scomodi”.

Non sono bastati i totalitarimi, fascismo, nazismo e stalinismo, che hanno lasciato milioni di morti al loro passaggio. Quei regimi, dicono, non esistono più. Certo, hanno solo cambiato nome e faccia. Questo però non possiamo dirlo. Il potere ha delle capacità infinite di riciclarsi, di cambiare abito e faccia, di rifarsi il trucco a seconda dell’abito che indossa.

La politica? E’ solo il braccio armato del potere ma non è il vero potere perché, lo vediamo anche in questi giorni, è del tutto inservibile a risolvere le questioni. Non perché non possa, semplicemente perché non “deve”. E non mi si venga a dire di sinistra, destra, movimenti o altro. La sfiducia è solo la tragica conseguenza di quanto in questi ultimi decenni si è vissuto. Manca il coraggio, tuttavia, di ribaltare pure la politica. Si procede a tentativi, si prova a livello localistico ad incidere nelle vicende, a volte si riesce, a volte no. Se il male sta a monte, su quella collina che sovrasta il più attrezzato degli amministratori del condominio, sappiamo bene che non è possibile un radicale cambiamento, al più un piccolo miglioramento.

Voltaire diceva bene, solo piccole virtù e qualche momento felice.

Mio padre e mia madre, falegname e casalinga, non ebbero la fortuna di istruirsi. Avevano però, con grande anticipo dei tempi attuali, espresso il loro disagio su qualcosa che ai loro tempi non era ancora la mostruosa situazione che stiamo vivendo. Alle mie domande ingenue degli anni di calore politico, nei pressi dei 18, mi dicevano sempre: “Sono tutti uguali”. Quanto avevano ragione!

Allora che fare? Prima cosa, come detto più volte, spegnere le televisioni e non ascoltare i TG, sono tutti uguali, non comprate i giornali, sono tutti uguali. Cercate con attenzione i canali corretti per informarvi e soprattutto divulgate, anche il passaparola funziona. Partecipate a meeting, dibattiti, convegni, approfondite sempre la conoscenza, abbracciate ogni anelito di libertà, vivete per raggiungere la felicità. Non vorrei che oltre al nostro futuro, bene o male già deciso, i criminali della storia attuale, compromettano il futuro di questa nuova generazione e di quelle che verranno. Se accadrà, saremo tutti colpevoli del più grande crimine della storia.

Nella vita incontrerai tre tipi di persone: quelle che ti cambieranno la vita, quelle che te la rovineranno e quelle che..saranno la tua vita (dal film La ricerca della felicità) 

Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla.(George Santayana)

Antonio Masoni

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