Tempio Pausania, Il Marconi Day, videoracconto di una giornata di celebrazione di un grande uomo.

Tempio Pausania, 26 apr- 2016-

_DSC5714C’è un filo indissolubile che lega una scoperta fisica al progresso, allo sviluppo delle moderne tecnologie alle quelli si deve tanto. Guglielmo Marconi, fisico bolognese nato il 25 aprile del 1874, è stato a buon diritto colui il quale scoprì le onde radio e la possibilità che, attraverso esse, si potesse unire luoghi e persone, a prescindere dalla distanza. A lui si deve la telegrafia senza fili, da cui derivano la radio e tutti i moderni sistemi di comunicazione. Non a caso fu premio Nobel nel 1909. Non fu il solo che studiò le onde radio, tanto che tuttora si discute se fu lui o Tesla ad inventare la radio.

Ogni anno, le stazioni marconiane italiane ed estere si incontrano per celebrare un giorno speciale che è sempre a ridosso, o coincide, con la sua data di nascita, il 25 aprile. Si tratta di una serie di collegamenti che si intrecciano e che hanno il solo scopo di allacciare nuovi o vecchi contatti, cementare impegno e dedizione. e scambiarsi dei saluti. Il tutto poi si concretizza con una cartolina ricordo di quel contatto, una sorta di ricordo che solennemente certifica che quel giorno è speciale un po’ per tutti coloro che si sono sentiti tra loro, ovviamente via radio.

Ecco un documento del gruppo IY0GA di Olbia.

_DSC5716Nel 1932, Guglielmo Marconi, intraprese una serie di esperimenti radio sulle microonde a sempre maggior distanza e anche oltre la curvatura terrestre. Venne scelto di ubicare la stazione principale a Rocca di Papa (a 13 Km sud di Roma) con i suoi 750 metri di altezzala quale avrebbe trasmesso senza ostacoli attraverso il mare verso la Sardegna.A luglio 1932 l’osservatorio sismogafico di Rocca di Papa venne dodato di una stazione a microonde proveniente da Santa Margherita Ligure.Il 6 agosto 1932 iniziarono gli esperimenti: Marconi sul panfilo Elettra, con a bordo la moglie Cristina, l’Ing. Mathieui ed i rappresentanti del governo, si mise sulla rotta congiungente Rocca di Papa – Capo Figari per analizzare la propagazione del segnale lungo la tratta. Le prove iniziarono quando il panfilo era a 63 Km da Rocca di Papa con eccellenti comunicazioni telefoniche in duplex e con segnali assai forti da entrambi le stazioni Anche i segnali morse si ricevettero immediatamente e si mantennero sempre buoni fini alla portata ottica con Rocca di Papa. _DSC5718Oltrepassata tale distanza e durante tutto il periodo precedente e successivo al tramonto, i segnali presentarono periodi di rafforzamento e di attenuazione.A circa 107 chilometri era ancora possibile una buona comunicazione in duplex, e cioè già a circa 10 chilometri oltrela portata ottica; ma poco dopo i segnali perdettero rapidamente la loro intensità: divennero assai variabili, con lenta e profonda evanescenza, fino a che ad una distanza di 128 chilometri, essi non poterono essere percepiti che di tantoin tanto. Ma alla distanza di 161 chilometri l’intensità media dei segnali aumentò improvvisamente e raggiunse, in breve tempo, la stessa intensità osservata alla distanza di 74 chilometri.Questa ripresa dei segnali durò fino a che fu raggiunta la distanza di 175 chilometri, oltrepassata la quale essi tornarono ad essere rapidamente evanescenti, assumendo lente, profonde variazioni, e furono da ultimo percepitialla distanza di 203 chilometri.Il 10 agosto tale importante prova a distanza fu ripetuta. Sui primi 112 km. i risultati si ripeterono come nella prima prova; ma al di là di tale distanza essi furono diversi nei seguenti rapporti:– 1° I segnali invece di divenire evanescenti con rapidità fino a giungere alla completa scomparsa, _DSC5719assumevano alla distanza di 115 chilometri la caratteristica di una lentissima e profonda evanescenza, ma mantenevano una intensità media quasi costante fino a 176 chilometri da Rocca di Papa.– 2° A tale distanza, invece di perdersi repentinamente, i segnali mantenevano l’evanescenza lenta e profonda con una progressiva diminuzione dell’intensità media, fino a divenire inaudibili di tanto in tanto ed a rendere possibile laloro intercettazione per l’ultima volta sul panfilo, alla distanza di 224 chilometri da Rocca di Papa.Altre note in dettaglio: Alle ore 22,00 circa il rafforzamento fu più deciso ed alle ore 22,15 circa a 193 km di distanzada Rocca di Papa, cioè alla portata doppia di quella geometrica della suddetta stazione, la ricezione risultò ottima.La segnalazione Morse nitida e distinta, con tonalità musicale, era tale da far ritenere possibile un servizio regolaread alta velocità. Alle ore 0,15 circa a 224 km i segnali erano _DSC5728appena percettibili e scomparvero.Il panfilo arrivò la stessa notte a Golfo Aranci in Sardegna e la mattina del 11 agosto 1932 l’apparecchio ricevente fu sbarcato, trasportato sul Semaforo di Capo Figari a 340 metri sul livello del mare, sistemandolo sulla terrazza indirezione di Rocca di Papa.Alla  stazione di Rocca di Papa era stata richiesta di iniziare nuovamente la trasmissione alle ore 16,00 circa.Avemmo allora la grande soddisfazione di ricevere, dopo qualche regolazione,  i suoi segnali quasi immediatamente,sebbene non troppo forti. Alle ore 18,00 circa, i segnali aumentarono gradualmente d’intensità. La segnalazione telegrafica risultò chiarissima e nitida e la radiotelefonia chiara ad intervalli. Fino alle ore 19,20 circa i segnali si mantennero abbastanza buoni. Il vento sul semaforo era fortissimo da nord-est, il tempo chiarissimo, l’atmosferapiuttosto umida. Il Riflettore era oggetto a vibrazioni, che però, non sembrarono _DSC5730influire sulla regolazione.Verso il tramonto si notarono le solite variazioni d’intensità, apparve abbastanza chiaramente che all’atto dellasparizione del disco solare dall’orizzonte, i segnali subivano una forte attenuazione. Dopo il tramonto i segnali si mantennero più deboli che nelle ore di luce. Ad intervalli fu intellegibile la radiotelefonia ed il servizio telegrafico, sebbene con qualche difficoltà.Le prove proseguirono fino a mezzanotte. I segnali assunsero la caratteristica di evanescenza lenta e profonda, già osservata sul panfilo. Essi, tuttavia, permettevano di tanto in tanto la perfetta intelligibilità della parola, mentre nei periodi sfavorevoli divenivano, per ogni scopo pratico, inaudibili. La loro intensità media sembrava migliore primadel tramonto che dopo.La distanza fra Rocca di Papa e Capo Figari è di 269 chilometri mentre la distanza ottica, considerata l’altezza delledue località, è di circa 116 chilometri.È interessante aggiungere che a Capo Figari l’angolo di ricezione fu varie volte misurato inclinando il riflettore e futrovato che le onde emesse da Rocca di Papa raggiungevano la stazione sperimentale ricevente da una direzione orizzontale.

_DSC5739La Sezione ARI di Olbia, tramite i propri soci ed avvalendosi anche della collaborazione di altre sezioni della Sardegna, ha attivato per la prima volta nel 1992 il sito di Capo Figari con il nominativo iYØGA nell’International Marconi Day: unico sito marconiano in Sardegna.L’anno seguente, in occasione dell’IMD, con la nascita della stazione marconiana iYØORP di Rocca di Papa,realizza nuovamente lo storico collegamento del 1932.L’11 agosto 2012 si è celebrato l’80° anniversario del collegamento a microonde Golfo Aranci Capo Figari – Rocca diPapa: per tale occasione la sezione  ARI di Olbia ha organizzato una giornata marconiana con convegno e rievocazione storicadi quel giorno a cui ha preso parte anche la Principessa Elettra

Il gruppo operativo dell'ARI di Olbia
Il gruppo operativo dell’ARI di Olbia

Marconi che all’epoca degli esperimenti del padre aveva poco più di 2 anni.“Accompagnatore – guida nell’occasione fu il Sig. Tommaso Derosas, dipendente dell’Azienda di Telefoni di Stato che, lungoi tornanti della stradina che s’inerpica per Capo Figari, alla testa del drappello apriva la pista ai tecnici ed ai componenti lacommissione ministeriale.Mentre Guglielmo MARCONI effettuava gli esperimenti sul monte, il Sig. Pasqualino MEMMOLI metteva gentilmente adisposizione la propria automobile Citroen e l’autista Paolo PUTZU per accompagnare la moglie di Marconi a Terranova(ora Olbia). La Contessa Maria Cristina BEZZI SCALI volle andare a Terranova dal fotografo Giuseppino DEROSAS perfarsi un ritratto in costume sardo in ricordo del suo viaggio in Sardegna.”                                                            …..”In quel periodo funzionava  a Golfo Aranci il centralino telefonico, le centraliniste erano le Signore Maddalena e Provina DEROSAS allequali lo scienziato fece omaggio di una fotografia dello yacht Elettra con dedica personale”.Notizie tratte da “Figari storie del Golfo e di Golfo Aranci”di MarioSPANU“Babay”-EditriceTaphoros – 2004 Olbia

_DSC5745Il semaforo di Capo Figati oggi L’Elettra in prossimità del porto di Golfo degli Aranci (foto da www.lefotodisanta.com)I telegrammi sull’andamento degli esperimenti inviati dall’ing. Isted a Rocca di Papa, a Marconi sull’Elettra in navigazione verso la SardegnaL’articolo sul collegamento tra Capo Figari e Rocca di Papa sul giornale del 14 agosto 1932(per gentile concessione de “L’Unione Sarda”)L’arrivo di Marconi e signora a Golfo degli Aranci la mattina dell’11 agosto 1932

L’ARI, Associazione Radioamatori Italiana, sezione di Olbia, si reca a Capo Figari, avanposto in Sardegna delle stazioni marconiane, peraltro unica. Galluranews, gentilmente invitata a partecipare a questa giornata di festa, è stata presente e ha voluto documentare con un video e delle foto questa giornata.

Vi ricordiamo le stazioni marconiane in Italia:

Elenco Stazioni Marconiane Italiane, aderenti al C.S.M.I. – Coordinamento Stazioni  Marconiane Italiane:

– IY1SP         – La Spezia –

– IY1MR         – Rapallo (GE)

– IY4FGM      – Villa Griffone – Sasso Marconi (BO)

– IY5PIS        – Coltano (PI)

– IY6GM        – Monte dei Cappuccini – Ancona –

– IY7M           – Molo San Cataldo – Bari –

– IYØGA        – Capo Figari – Golfo Aranci  (OT)

– IYØIMD       – Forte Michelangelo – Civitavecchia (RM)

– IYØORP      – Osservatorio Geofisico di Rocca di Papa (Roma)

– IYØTC         – Torre Chiaruccia – Santa Marinella (Roma)

_DSC5746Corre obbligo ringraziare per l’invito la sezione di Olbia, in particolare Marino Gobbi, unico tempiese presente nel gruppo olbiese, poi  Roberto, Paolo, Matteo, Raimondo, a tutti gli altri, splendide persone che occupano il loro tempo libero con questa passione che non è mai fine a se stessa ma coopera con fatti ed azioni concrete nelle situazioni di emergenza (vedi alluvione del 2013) e in tutte quelle manifestazioni dove la sola cosa che può funzionare sempre è la comunicazione radio.

Ringraziamo, oltre al gruppo di Olbia, Cristian Camba, abile fotografo e videomaker che ha montato un filmato breve ma significativo su questa intensa giornata.

IL VIDEO REALIZZATO DA CRISTIAN CAMBA

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