Tempio Pausania, 25 mar. 2016-
“Pronto?”
“Buongiorno Signor … siamo di Enel Energia..”
“La fermo subito signora o signorina, non mi interessa Enel Energia. Siete quelli che avete estorto utenze elettriche a mezza città, compresi i paesi vicini (razzie di utenze bluff ad Aggius, Tempio e altri centri galluresi).”
“Guardi, lei si sbaglia! Io la contatto dalla casa madre, non da un call center!”
“E questo che cosa cambia?”
“Cambia tutto! Nel senso, se mi fa spiegare le dico”
“Non le faccio perdere tempo, così come ne ho poco pure io da spendere…tuttavia la ascolto”
“Lei ha ragione (e questa novità? Mi danno ragione?.mah!). E’ successo che persone di ditte esterne ad Enel, quindi non direttamente consociate come noi di Enel Energia, siano passate nelle case, col sistema del porta a porta, ed abbiano ingannato molti clienti che ora, giustamente come dice lei, non vogliono nemmeno ascoltarci”
“Può dare torto a queste persone? Guardi, insisto. Lei stessa sta ammettendo che giravano per le case persone non autorizzate da voi che hanno letteralmente turlupinato decine e decine di persone, soprattutto anziane. Si rende conto della gravità della cosa che mi sta dicendo?”
“Glielo dico per onestà. IO stessa quando chiamo le famiglie, mi raccontano di vicende analoghe di cui noi non eravamo a conoscenza. Nel mercato libero succede che le case madri affidino a ditte esterne, spesso senza scrupoli, pacchetti vendita con promozioni varie che alla lunga si rivelano ingannevoli, non chiare e soprattutto senza alcuna autorizzazione a servirsi del pass aziendale di cui non possono assolutamente usufruire”
“Quindi, se ho ben capito, voi sapete di queste truffe (si chiamano così in Italia) e non avete fatto nulla?”
“Noi stiamo provando ora a rimediare ad errori che non dipendevano dalla casa madre che le ricordo essere ENEL. Noi come Enel Energia siamo un”incaricata diretta e non possiamo agire così come lei ha giustamente rilevato. Infatti la proposta che le volevo fare, monoraria, bla bla bla…al costo di bla bla bla…”
“Le avevo detto che non mi interessava? Si? Pensavo di essere stato chiaro ma a quanto pare non abbastanza! Le vorrei raccontare che io, già vostro cliente in passato, non ho intenzione di tornarci. Pensi che ho un contenzioso con ACEA che dice che tra me e loro esiste un contratto. Cosa strana, io non ho mai effettuato alcuna registrazione telefonica e mai ho firmato nulla di scritto.”
“Mi creda, Signor …. se la chiamano e le dicono…E’ interessata a conoscere una tariffa elettrica convenientissima, ecc…ecc e lei risponde “SI”, già questo solo assenso ad ascoltare equivale ad un contratto (evviva la sincerità!) e quindi in automatico, anche senza lettura del POD (il codice che identifica l’utenza del cliente) lei si ritrova ad essere utente di quella Ditta”
Non la faccio lunga insomma, la discussione tra la signora di Enel Energia e il sottoscritto è continuata su questo binario che ancor più da la misura dello sfacelo del libero mercato, che consente di fatto truffe ai nostri danni senza che le case madri intervengano, pur sapendo tutto!. Preferiscono mangiare oggi che essere seri sempre, attraverso programmazione onesta e lavorare in futuro. Questi sono i risultati di questo imperversare quotidiano, fatto di telefonate per ADSL, luce, gas, telefonia fissa, ecc., a cui tutti veniamo sottoposti dalla mattina alla sera.
Mi sento di dire grazie alla sincerità di quella signora dell’azienda elettrica che, pur di salvare l’immagine di una società forse anche seria, ha raccontato cosa sta accadendo in Italia in questi anni.
Quindi cari lettori, OCCHIO ALLA TRUFFA TELEFONICA e quando vi chiedono se siete interessati solo ad ascoltare…beh, pensateci bene!
Antonio Masoni