Tempio Pausania, Ospedale, Comune, e altre criticità. Assistere alla “Low Destruction” senza adeguate contromisure.

Tempio Pausania, 31 ago. 2015-

L’essere soggetti alla volontà di uno stato centrale, a sua volta “padroncino” fedele di quelle dell’UE e di tutta la banda di criminali che stanno decidento solo i tempi di questa “low destruction”, la lenta distruzione pezzo per pezzo dello stato sociale o di quel che ne resta ancora, obbligatoriamente condiziona allo stato di vassalli anche i suoi “figli minori”, regioni, province e comuni.

E’ tutto un percorso vizioso che è iniziato con la riduzione della “spesa pubblica”, la follia del secolo da quando l’Italia e tutti gli altri paese membri hanno perso la sovranità monetaria in funzione di questo ibrido criminoso che si chiama “euro”. Da quel momento, con particolare accanimento dal 2005 in poi, abbiamo subito solo:

a) aumento delle tassazioni; b) rincari da usura dei prezzi;  c) perdita di posti di lavoro; d) restrizione economica; e) perdite di pezzi di sovranità quotidiane; f) manipolazioni e violazioni della carta costituzionale; g) povertà; h) collasso dei fondi destinati ai comuni (patto di stabilità, altra invenzione); i) aggiungete ciò che volete.

Se la politica nazionale, serva di quella europea, deve rifarsi su qualcuno, su chi lo fa? Sui cittadini tutti, mi pare chiaro, o no? A ruota  le regioni, province e comuni. Fioccano dunque le leggi nazionali che impongono “contenimenti” e “tagli” o aumenti che il cittadino medio è portato a capire. Ma cosa c’è da capire? Secondo voi possono i cittadini vivere con la convinzione che i sacrifici sono necessari per il bene di questa Italia? Perché? C’è ancora lo Stato?

Prendiamo quella sulla Sanità, il decreto Balduzzi (2013). Lasciando da parte i tecnicismi che, volutamente, hanno reso indecifrabili ai più così come tutte le tematiche economiche, quando sarà completamente applicata determinerà ciò che a Tempio stiamo vedendo. Pezzo pezzo verranno perduti alcuni servizi essenziali (però in regione la chiamano “migliore fruizione del servizio sanitario“). Non si nascerà più nel nostro ospedale, non ci si potrà curare da un infarto e via così; son cose che abbiamo scritto e riscritto decine di volte.

I comuni, quelli che sono ben amministrati salvano, o cercano di salvare, tutto quello che è possibile. Accuratamente predispongono tavoli di lavoro con i sindaci del territorio e si concerta assieme un piano d’azione univoco che possa farci recuperare “numeri” e contrapporre una determinata contromisura a questo infausto futuro scenario. Occorrono tempi e volontà. Ci sarebbero, anzi c’erano, entrambi. Si perché nel frattempo, come noto, le decisioni che peseranno sulla testa di migliaia di persone, si prendono quando l’asticella è abbassata, quando il livello di guardia dei cittadini decade per il caldo o le vacanze estive. Le leggi entrano in vigore quasi sempre nel periodo estivo, specie quelle che sono sfavorevoli ai cittadini. La chiamano strategia.

Torniamo al Paolo Dettori. Il nostro sindaco è stato investito da quasi tutti i comuni dell’alta gallura dello scettro di condottiero. Il Sindaco di Calangianus, per esempio, non lo ha delegato a rappresentare il  suo paese né i propri cittadini.

Il 21 settembre,  ci sarà a Tempio l’assessore Arru a spiegarci ancora una volta che le cose si possono raddrizzare un tantinello. In che senso? Apparentemente sembrerà che Biancareddu abbia vinto, e con lui gli altri rappresentanti del territorio. In realtà, ciò che verrà deciso a Tempio sarà successivamente sovvertito in sede di ASL. Da qui alla fine dell’anno, non appena verrà determinato numero totale di ASL che restano in piedi, anche il nostro ospedale verrà privato di servizi, medici e medicinali sempre più, sino a collassare i reparti ancora in essere (già conoscete quello di chirurgia che è stato unito a ortopedia e otorino). Inizieranno le manovre per il Mater Olbia, altra svendita con ritorno sicuramente per qualcuno, di cui anche a Olbia ci si sta rendendo conto di cosa sarà. Il progressivo e lento lavoro di privazione di sostanze continuerà ad libitum sinché, sempre in nome di una sanità migliore e dinamica, il Paolo Dettori avrà perso tutto.

Esistevano le alternative, lo abbiamo sempre sostenuto a gran voce. Ma no, “Tempio si riprenderà il suo ruolo di guida della Gallura”. Come? Con quali strumenti? Chiudendo “ab ovo” la porta in faccia a chi è venuto a nome di altri comuni a dire “Siamo con voi per una nuova sanità (anglona e logudoro)”.

Sempre scritto che la politica così attuata, seppure in una desertificazione costante piovuta dal cielo (quello sopra Bruxelles), diventa inutile. Amministratori, che sono incapaci ad affrontare questa emergenza, sorretti solo da un po’ d’entusiasmo senza conoscenza, non possono far nulla.

Il Comune che fa? Si allinea alla politica dell’amministrazione precedente mantenendo invariarate le tassazioni (d’altronde senza quelle non possono campare nemmeno un giorno) dopo avere, dai tavoli dell’opposizione gli anni precedenti gridato allo scandalo.

Oggi, per essere “alla moda” si copiano pari pari le linee programmatiche di altri comuni (Pili docet in tal senso). Tanto a quegli imbecilli che gliene importa di chi siano questi paragrafi del bilancio preventivo. Mica sanno o conoscono che a Bologna si sono scritte le stesse cose. Già, questo popolo di Tempio, con la fame in casa ma con l’ostinata convinzione che è arrivato il “salvatore” (minuscolo giustamente) a farci rinascere mantiene viva la certezza che l’impresa ci sarà e che la città assurgerà a nuova vita. “E Tempio rinascerà più bella e potente che pria…Bravo..Bis..”

La comunicazione: ora ci si meraviglia se la comunicazione, distorta prima nel quinquiennio precedente 2010-2015 con amministrazione contraria, lo sia a maggior ragione ora? Siete sempre convinti che si tratti di stampa indipendente? Avete fatto “lu caminu a lozzu” in cinque anni in quella televisione perché, a torto, dicevate che era importante che la gente sappia ogni azione noi si svolga. Quasi un obbligo impostovi di esserci una volta al mese per testimoniare l’amministrazione trasparente. Per chi? Per la città? Per assecondare il lato “vanesio” (umanamente ci sta) della vostra personalità? Qualcuno vi aveva allertati che ogni volta avreste trovato trappole e insidie subdole, mirate a ridicolizzare il lavoro che qualcuno ha anche fatto ed egregiamente. Non faccio nomi, ma chi ha avuto la coscienza a posto anche nel “day after” lo sa bene.

Tutti sanno che non ho partiti né appartenenze, molti mi conoscono e sanno che sono libero di esprimere come meglio credo il mio pensiero. Questo ha irritato e tuttora crea qualche malumore. Mi dispiace ma non m’importa nulla.

Chiudo questa riflessione con una frase di Antonio Gramsci:

La bontà disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri.
Antonio Masoni

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