Tempio Pausania, una polemica scoppiata per una tardiva risposta. Il Pala Tenda per il Carnevale nella bufera.

Tempio Pausania, 23 gen. 2015-

L’idea è attuabile e la proposta dei tanti esercenti di locali pubblici della città motivata da propositi volti a scongiurare il caos nei propri spazi e l’inevitabile suo prolungarsi sino alle prime luci del mattino successivo. Di cosa parliamo? Di una soluzione trovata dagli esercenti di locali pubblici della città di trovare una sistemazione, a loro consona, nel Pala Tenda che si dovrebbe allestire alla Pischinaccia in previsione del prossimo Carnevale 2015. Riporto, di seguito, un post copiato dalla bacheca di facebook di uno degli organizzatori di questo nuovo progetto:

«Allora per chi non lo sapesse : il progetto parco tenda è nato con l’idea di permettere tutti i bar notturni del paese di creare uno stand per bar all’interno della struttura, far si che al centro storico non ci fosse casino sino al mattino .. Far si che tutti i bar notturni fossero inseriti e messi in mezzo al carnevale , visto che qualcuno è tagliato fuori , far si che la gente dei paesi vicini abbia modo di venire a divertirsi comodamente e non incastrato nei bar … Insomma una struttura realizzata per accontentare clienti e imprenditori».

Il post ha in breve raggiunto tutti i giovani del posto ed è stato seguito da altri che denunciavano il ritardo dell’attuale amministrazione sulla risposta in merito. La qual cosa è stato oggetto di violente critiche che hanno inasprito polemiche le quali, come ben sappiamo, a Carnevale non sono mai mancate. A queste si aggiunge anche il dispiacere dei proprietari e gestori dei locali che contavano su questa operazione per convogliare anche i loro clienti verso il Parco Tenda ed incrementare il business di tutti coloro che al progetto avevano aderito. Uno spirito di corporazione insolito ma efficace, visti i tempi e verso  ciò che continuiamo impropriamente a definire crisi ma che in realtà è la morte annunciata della nostra economia, in riferimento al Governo Nazionale e alle sue continue vessazioni.

Una vera collaborazione dunque che si prefiggeva anche un rispetto maggiore per i residenti del centro abitato che. sfilate a parte, avrebbero sicuramente avuto più tranquillità durante le ore notturne.

Poi scoppia la polemica, feroce, puntuale e, permettetemi di dire, anche poco consona, infarcita di commenti ed epiteti dettati da rabbia ma senza un nesso con il comune coesistere. Vero è che quando si trova un capro espiatorio per tutti i mali tutti lo usiamo per sciacquarci la bocca ma l’educazione ed il rispetto, nonostante ci sia fondamento nelle nostre parole, non devono mancare. Questo non è avvenuto e dispiace che il ritardo (20/01/2015) della delibera di Giunta su Pala Tenda sulla concessione dell’area per la costruzione del teatro tenda, sia stato strumento nelle mani di alcuni che se ne sono serviti per andare oltre sino a rischiare una denunica per l’uso deprecabile di aggettivi violenti e incivili. Con piacere ho constatato che alcuni di questi commenti sono stati tolti. Ciò, a mio parere, giova al bene comune e alle regole del buon senso che non vietano a chicchessia l’espressione di una propria opinione ma ne devono controllare i toni e la necessaria sobrietà. E ve lo dice uno che ha sempre cercato di essere critico, qualche volte anche demolitore, nei contronti di scelte attuate dal governo locale.

In attesa dell’imminente Carnevale un buon lavoro a tutti, specie ai gestori dei locali, affinchè abbiano una interessante ricaduta da questo proposito che personalmente saluto come una occasione di ridare fiato ai propri affari con l’occhio volto anche ad una nuova e auspicata voglia di essere protagonisti dell’evento clou della tradizione tempiese.

Tale è il mio parere e tale resta. Antonio Masoni

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