I dati della Caritas sull’immigrazione in Sardegna. Cagliari e Olbia-Tempio hanno la maggiore presenza, quasi il 60%.

Cagliari, 25 febbraio 2014 (comune cagliari news)

La Caritas Sardegna ha presentato ieri  il XXIII rapporto sull’immigrazione. Molti i dati significativi che riguardano l’incidenza degli stranieri nelle singole province, il numero di permessi di soggiorno e il saldo migratorio.

I dati. La popolazione straniera iscritta nelle anagrafi comunali dell’Isola è di 35.610, per il 60% donne. La comunità più numerosa è quella romena, seguita da quella marocchina, senegalese, cinese e ucraina. Cagliari e Olbia-Tempio sono le aree che assorbono la maggior parte della popolazione straniera, con quasi 20 mila presenze in tutto (circa il 60% complessivo).

La Sardegna è comunque fra le ultime realtà regionali per presenze: solo lo 0,8% di tutti gli stranieri residenti in Italia è accolto in Sardegna. Il saldo migratorio riesce a compensare quello naturale, negativo da diversi anni: il rapporto tra le nascite e i decessi infatti si attesta a -3.182, mentre il saldo migratorio si attesta a + 5.715.

Alla presentazione del rapporto Oliviero Forti, responsabile dell’ufficio immigrazione della Caritas italiana. ha affermato: “Le dinamiche in Sardegna sono simili a quelle su scala italiana. Chiaramente però i numeri sono più contenuti”.  “La crisi e i diritti umani sono il leitmotiv di questo XXIII rapporto sull’immigrazione”, ha commentato don Marco Lai, che dirige la Caritas in Sardegna. “Da una parte si può percepire quanto la crisi alimenti la resistenza verso i diritti civili e sociali di integrazione da parte della popolazione residente, ma dall’altra ci si accorge quanto la popolazione immigrata sia una risorsa. Emerge poi il fatto che in tempi di deprivazione gli immigrati hanno una capacità di adattamento straordinario”.

 

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