Non lo sapevi che c’era una vita quel giorno che ti aspettava….

Domenica 6 aprile 2014-

Esistono momenti nella vita di ciascuno di noi che un giorno, un momento, un viso, un episodio vissuto, restano immortali nella “mortalità” certa che ci tocca. Così restano impresse quelle immagini, timbrate come un tattoo nel tuo cuore, e tu le innaffi ogni giorno per mai farle seccare e renderle ogni anno come “quel giorno”, quel momento unico ed irrinunciabile che ti ha sconvolto la vita, rendendotela migliore.

Ognuno di noi ha la possibilità di rinascere. Gli ostacoli esistono, si vestono di sofferenze, malattie, depressioni, sconfitte e dolori, ma il coraggio ci aiuta a superare tutto e solo la morte fa paura. Noi esistiamo per essere coraggiosi e cos’è il coraggio se non la certezza che esiste la paura? Si può rinascere in qualunque momento perché la nostra natura è libertà dalla sofferenza o per meglio proiettarci nella spiritualità del bicchiere mezzo pieno, “la vita è una corsa verso la vita e non la fuga dalla morte”.

Ogni giorno di vita ce ne ricorda un altro, e tutti i giorni sono un calendario di pagine bianche o parzialmente scritte, da riempire, di volta in volta, con il nostro vissuto, col lavoro, d’amore, di sorrisi e lacrime, di sofferenza e sollievo ma sempre immersi nella sceneggiatura di un film ancora da girare.

E così anche questo 6 aprile può rappresentare quel tatuaggio del cuore che ha marchiato per sempre una vita, ne ha cambiato il destino essendone l’essenza.

 

La vita non è uno scherzo.

Prendila sul serio

ma sul serio a tal punto

che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,

o dentro un laboratorio

col camice bianco e grandi occhiali,

tu muoia affinché vivano gli uomini

gli uomini di cui non conoscerai la faccia,

e morrai sapendo

che nulla è più bello, più vero della vita

(Nazim Hikmet Salonicco 1902 – Mosca 1963- Poeta turco, naturalizzato polacco Tratto da “Alla vita”, 1947.

E più bella morte non può esistere sapendo che un’altra vita nascerà dalla nostra morte. Quella morte è stata la tua nuova vita.

Giovane soldato di avventura,

su una moto, su quella strada senza una meta…

ora giaci spezzato su un tavolo di marmo,

e regali  pezzi di te a chi attende la speranza…

e respiri di vita nuova saranno vita di un’altra vita.

 

Non lo sapevi che c’era la morte quel giorno che ti aspettava (F. Guccini)

 Non sapevi nemmeno che c’era una vita quel giorno che ti aspettava.

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