Tempio Pausania: a un alt’annu meddu! Finito il Carnevale col rogo. E ora?

Tempio Pausania, 12 marzo 2014-

E’ finita come sempre, col rogo di Re Giorgio, e l’immancabile saluto pregno di malinconia “A un alt’annu meddu!” (al prossimo anno ancor meglio). Un’edizione splendida e sempre colorata da migliaia di figuranti, carri e maschere di ogni specie, il Carnevale 2014 saluta la sola occasione vera di turismo della città. E Ora? 

Già questo Carnevale, per ragioni non volute ma determinate dal maltempo, ha allungato le sue giornate facendo respirare le esangui economie di esercenti e commercianti per 10 giorni anziché i classici 6 giorni, e ciò ha determinato qualche soddisfazione in più. Basterà per far capire che Tempio non può e non deve essere solo Carnevale? C’è da affrontare una infinita serie di incompiute, di problemi mai affrontati e una lotta strenua e difficile per mantenere almeno ciò che si ha. Strade e decoro ai minimi storici, un impatto ambientale che mai si era visto così drammatico. Vi sono momenti che appare irriconoscibile quella città di pietra e di pulizia che è sempre stata il nostro biglietto da visita.

Rete idrica fatiscente e una dipendenza da Abbanoa che non ha senso. L’acqua dei rubinetti è imbevibile, sporca e nauseabonda talvolta, e si perde allegramente per le strade. Ogni giorno vengono segnalate buche e perdite dappertutto.

Vorremmo che il popolo fosse coinvolto nelle grandi battaglie, come ospedale e tribunale, a rischio concreto di perdita, e che si uscisse fuori dalle stanze dorate per scendere in strada a respirare il disagio e lo sconforto che respira la gente, oppressa da problemi di spese, tassazioni impossibili, pensioni minime non sufficienti per vivere, figli disoccupati, mancanza di lavoro. Il Carnevale 2014 ha messo da parte per questi 10 giorni i problemi di tutti i giorni ma non li ha eliminati. I problemi ci sono e ogni momento bussano alle porte di un numero sempre maggiore di persone, le stesse che hanno riso in questi giorni, mangiato e bevuto frittelle e moscato ma ora devono fare i conti con quella stessa quotidianità che non li ha mai lasciati. Ovvio che un amministratore, un sindaco non può risolvere i problemi di tutti ma quando si pensa ad affrontarne uno di importanza collettiva si svolge appieno il proprio mandato e questo, da tempo, da sempre, non si è mai visto! 

Input e sollecitazioni arrivano tutti i giorni e ignorare che le idee del popolo sono sempre valide è un grave segnale che questa amministrazione, la precedente e potremmo andare molto indietro nel tempo, non ha mai svolto il proprio lavoro pensando ad un bene comune. Il bene comune si fa quando si sposano gli interessi del numero maggiore di cittadini. E non possiamo pensare di ragionare esclusivamente sulla prossima edizione del Carnevale 2015. Ad maiora cari tempiesi.

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