Tempio P. (ot): questa legge ha permesso iniquità e ingiustizie.

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Tempio P., 19 febbraio 2014-

LEGGE REGIONALE STATUTARIA 12 NOVEMBRE 2013, N. 1

Legge statutaria elettorale ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna

Iniquità ed ingiustizie di questa legge confusa, senza un criterio di ripartizione dei seggi come previsto ha consentito che l’alta Gallura, ma possiamo dire anche la bassa Gallura, alla fine si ritrovino con soli 2 rappresentanti in Regione, vale a dire il sindaco di Loiri-Porto sanPaolo GIuseppe Meloni (PD) e Giuseppe Fasolino (FI) sindaco di Golfo Aranci.

Nessun rappresentante di Tempio e nessuno di Olbia, vale a dire i due co-capoluoghi della provincia (per quanto ancora esisteranno le province). Analizzando bene questa legge, a ragion veduta, ha penalizzato il nostro territorio, inteso nella sua interezza, perché ha tolto rappresentività e autorevolezza. Vuoi tu per l’eccessivo frazionamento in liste e vuoi perché non tiene conto dei suffragi al singolo candidato.

Ma che legge è? Non tener conto dei plebisciti nei confronti di un candidato è come non tener conto del merito quando questo esiste e deve confrontarsi col gioco sporco dei “cozzi” e dei privilegi delle caste. Nulla è cambiato dunque e ancora una volta il “Cagliaricentrismo” di chi ha voluto questa legge sconcia penalizza la Gallura tutta affidando tutto il peso nelle mani, pur sapienti, di un solo esponente della futura maggioranza.

Giuseppe Meloni in maggioranza e Giuseppe Fasolino all’opposizione, dovranno sostenere le istanze di un territorio vasto e con problematiche diverse. Per quanto possiamo avere fiducia, saranno sbranati vivi da chi, da sempre, in Gallura viene a proclamare la sua finta sardità e difendere un’intera regione quando invero non l’ha mai fatto.

Tempio è uscita con le ossa spappolate: all’inizio era certa l’elezione di Biancareddu (UDC) che con oltre 4000 voti resta fuori. Poteva avere una chance Comerci (SEL) ma il gioco delle 2 uniche due poltrone della circoscrizione a fronte delle 5 possibili, ha escluso anche lui mentre Gavino Sale (IRS), che ha raccolto poco meno di 500 voti personali su complessivi 5.500 voti del suo movimento, è riuscito ad entrare. Qualcuno bravo, ma molto, dovrà spiegarci come possa definirsi legge questa!

Che resta? Sconforto, amarezza e delusione, a prescindere dalle appartenenze di ciascuno. Tempio, Olbia e tutti gli altri comuni  resteranno senza voce alla mercè di questa politica che ancora una volta farà pagare un dazio carissimo, non bastassero quelli già subiti, al nostro territorio.

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