Tempio Pausania, Ancora di COEMM, non per nostalgia ma perché la farsa è giunta all’apice. Inizia la discesa in picchiata.

Tempio Pausania, 21 dic. 2017-

“Fra due giorni è Natale, non va bene e non va male, buonanotte, torna presto e così sia”, così cantava De Gregori in una sua opera riuscitissima, Natale. Ebbene, al Natale mancano appena tre giorni, la gente va veloce e il tempo corre piano, e per tanti non sarà il Natale che ci si attendeva. Sarà pessimo per chi ha subito un lutto, per chi non ha un lavoro, per i terremotati che vivranno ancora dentro case di fortuna, per chi avrebbe diritto a quella porzione di felicità che non c’è mai stata. Sarà brutto per gli illusi, meno per gli illusionisti, ciarlatani da due soldi che vivono del raggiro di migliaia di burattini, gli ultimi, disperati minuscoli granelli di ingranaggi perversi. Penso alla mia terra, la Sardegna, attualmente con oltre 108.000 famiglie (su 1.5000.000 abitanti circa) secondo stime ufficiali, al di sotto della soglia di povertà. Facendo una media di tre componenti per nucleo familiare sono 300.000 persone circa. Una città come la mia, Tempio Pausania,  ha triplicato negli ultimi anni il numero delle persone al di sotto della predetta soglia.

Per riflettere sulle cause, prendiamo l’esempio della politica.

I politici sono rapaci capaci di truffare con armi bianche, senza mai essere chiamati a rispondere della loro ignominia a danno della gente,  sono sempre lì a sbatterti sul monitor promesse vane che non possono mantenere, sanno bene che tutto quello che dicono è arte della parola, nulla di più che questo. Per la facilità con cui circuiscono il magma cerebrale dei loro elettori, vengono anche premiati, hanno incarichi di prestigio, privilegi non indifferenti e vitalizi che ne decretano l’immortalità finanziaria. Non sono certo questi i veri problemi della nostra nazione, lo sono solo per motivare i frequenti mal di pancia che sembrano la sola cosa  su cui basare gli scandali. Inutile pensare questo. Non è questo il male, anche se lo credono in tanti. Il vero nemico è il Potere occulto delle lobbies finanziarie che gestiscono la ricchezza, il capitale vero, capace di dirottare l’attenzione dove la pancia fa più male. A Bruxelles questo lo sanno bene, hanno pianificato tutto nei minimi dettagli, dalle distrazioni di massa alle distruzioni delle masse. La sconfitta, giorno dopo giorno, dello stato sociale, quel welfare per cui hanno anche studiato un ministero in Italia, è solo un giocattolo dove vengono manipolati i codici ed ecco che schizza via la sanità, a turno la scuola, e così via, passando per il blocco delle industrie che attraverso la tassazione esasperata resistono sinché possono. Poi c’è il fallimento. Di qualche giorno fa la chiusura di una Azienda che aveva fatto grande l’Italian Style nel mondo, la Borsalino, cappellificio che ha reso celebre la sartoria italiana, al pari di Armani, Ferrè, Valentino e tutti gli altri. Inevitabile, tassazione e burocrazie uccidono tutto, piccole, medie oggi anche grandi imprese. La spesa pubblica, in uno stato sovrano, non viene finanziata dalle tasse. Lo stato emette i soldi che fanno girare tutto. E tutti stanno bene e tutti lavorano e hanno un basso peso specifico come costo per lo stato. In Italia, come in tutta la Eurozona non è più così. L’euro è gestito dalla BCE e non viene data come prima era la lira dalla nostra Banca centrale Italiana, ma tutto si determina attraverso le nostre tasse, una parte consistente di esse, che tornano indietro e finanziano quel poco che rimane di spesa pubblica, i cosiddetti finanziamenti europei, trofei ambiti per chi vuole quanto meno aggiustare una strada del proprio comune, costruire o ristrutturare edifici di interesse collettivo, illuminare la città, e così via.

COEMM: la sola cosa che dell’intero progetto COEMM è da me condivisa è quella della sovranità monetaria. Chiedo: avevamo bisogno del COEMM per scoprire che è la sola strada da percorrere? O si attendeva Galloni a dircelo? Avete mai sentito parlare di Keynes (5 giugno 1883, 21 aprile 1946)? Padre della moderna economia, ha infatti sostenuto la necessità dell’intervento pubblico statale nell’economia con misure di politica di bilancio e monetaria, qualora una insufficiente domanda aggregata non riesca a garantire la piena occupazione nel sistema capitalista, in particolare nella fase di crisi del ciclo economico, promuovendo dunque una forma di economia mista.

Il Coemm ha miscelato con arguzia temi fondamentali come il ritorno alla nostra sovranità monetaria, peraltro ben dichiarata nella carta costituzionale che è stata per questo trafugata e vilipesa, con confusi temi casinari, e soprattutto attirando nella rete centinaia di migliaia di italiani con la promessa di dare loro del denaro. Non ha chiesto, all’inizio, un voto sui temi della sovranità ma ha chiesto di avere fiducia in lui col tornaconto fasullo di ridare la fiducia sotto forma di ricompensa, 1500 euro al mese. La storia di come è evoluta la schizofrenia del  progetto è nota, soldi non se ne vedranno mai e oggi è nato un partito politico che – dice Sarlo -ha sposato il progetto Coemm in pieno. Fa fessi i suoi sostenitori ancora una volta, dicendo loro che non c’entra nulla col partito politico. Nemmeno il nipote stupido di un criceto crede a questa sbobba.

La deriva della colossale cippalippa col doppio  scappellamento a destra antani, prosegue dunque col PVU, il partito del valore umano, la svolta epocale, del novello netturbino della moralità vilipesa, il neo profeta che si guarda le mani cercando le stimmate e viene sempre meno osannato dai suoi seguaci.

“Chi volete libero, Barabba o Sarlo?” “Sarlooooooooooooooooooo”. E di fatto Sarlo è libero, chissà ancora per quanto! 

Oggi, nel profilo amico di tanti coraggiosi opinionisti usciti dalla trappola, ho postato questa riflessione, seria quanto basta a far capire che l’era del cinghiale bianco è bella che finita. Le vacche stanno dimagrendo e il latte fra poco avrà il sapore acidulo dell’aceto che molti stanno già riversando nel biberon del Messia e dei suoi più stretti concubini. Come? Lo stanno abbandonando. meglio tardi che mai!

” Apertamente e senza mai una sola volta rischiare di essere smentito, ribadisco che non si deve lasciare nulla di intentato per far si che quest’uomo, ormai a tutti palese la sua follia, venga fermato. Anche quel po’ di buono che ha manifestato nel suo delirio, come la sovranità monetaria, forse la sola cosa che mi vede d’accordo, si è unito ad un quadro destabilizzante che ha come costante la confusione. Non penso che duri molto, al massimo qualche altro mese di oboli della gente, poi finisce tutto perché l’immagine che ora si ha del partito è quella dei vari personaggi che mette allo sbaraglio sui social. Non so quanto queste tristissime persone siano strumentali al suo disegno, ma ritengo che anche la possibile strategia che sembrava un aspetto comunque positivo, sia ampiamente fallita. Oggi, lui è sotto la lente d’ingrandimento della magistratura che ha incaricato la GdF di indagare (notizia certa). I falli sono sotto gli occhi di tutti, dalle leggerezze sul sito e al conseguente blocco, alle intemperanze e al vituperio con cui affronta i nemici. Sarlo è folle, non ha idea di cosa ora stia facendo e la sua arroganza, che prima celava dietro la sua verve da parolaio, sta sconfinando nella diffamazione oggettiva. A turno manda in avanscoperta i suoi messaggeri, analfabeti funzionali e illetterati che sono lì apposta a fare da sentinella, senza peraltro curarsi della forma e del linguaggio. Tra hai e ahi, ah e ha, con o senza l’acca, sempre sbagliati, tra doppie ridondanti di sgrammaticature inconsapevoli e articolazione delle frasi come si legge solo nelle scenette da cabaret, oltre a dare prova di ignoranza vera (non dal verbo ignorare), ha scavato un solco ove appare impossibile per qualsiasi persona dotata di DMI (dose minima di intelligenza), l’adesione. Chiunque abbia un minimo interesse a non discreditarsi pubblicamente ed essere ricordato nella sua carriera per essere stato dentro questa colossale truffa, dovrebbe riflettere. Esiste un limite alla dignità anche del peggiore dei suoi fidelizzati, lasciando da parte le sentinelle e, come già ripetuto a qualche sovranista attento, la causa di questa mandria di consenzienti fiancheggiatori del Messia, è solo un’operazione che renderà inutile il lavoro di chi vuole cambiare le regole del gioco attraverso la costituzione. Sarlo sta rendendo vano il lavoro di fior di economisti e costituzionalisti che stanno lavorando seriamente”.

Buon Natale ai miei amici dei gruppi liberi e democratici che condividono questa lotta senza quartiere a questa epocale presa per il culo. Amen! 

Antonio Masoni

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