Tempio Pausania, la palazzina ex Comando resta alla città. La votazione di ieri in Consiglio Comunale ha evitato “lo scambio” con la Rotonda.

Tempio Pausania, 8 apr. 2015-

Nota del Comitato Civico “Essere Cittadini” a margine del Consiglio Comunale del 7 aprile 2015

Il Consiglio Comunale di Tempio, accogliendo la richiesta del Comitato Civico, ha deciso di non procedere allo scambio tra Palazzina Comando e carcere della Rotonda e di rimandare alla prossima amministrazione comunale ogni decisione anche relativamente alla contestata assegnazione della palazzina ai Carabinieri.

Fin dall’inizio il Comitato Civico aveva deciso di sostenere in maniera convinta l’iniziativa di un gruppo spontaneo di cittadini che vorrebbe che la ex Palazzina Comando de La Pischinaccia fosse adibita a usi di tipo socio-culturale e turistico, originaria destinazione d’uso di un restauro e adattamento costati alla comunità 2,8 milioni di euro.

La palazzina in questione era stata destinata nel 2012 a divenire sede della locale caserma dei Carabinieri con un atto di indirizzo approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, a causa della dichiarata inadeguatezza dei locali attualmente occupati dall’Arma.

In seguito a tale decisione l’Amministrazione Comunale avrebbe voluto attuare uno scambio di immobili col Demanio, sotto forma di comodati d’uso gratuiti, acquisendo in cambio le fatiscenti vecchie carceri della Rotonda. Si sosteneva cioè che sarebbe conveniente per la città cedere gratuitamente al Demanio un immobile perfettamente funzionante costato ai cittadini 2,8 milioni di euro per acquisirne uno fatiscente, dall’utilizzo dubbio e problematico, per il cui recupero e riadattamento i cittadini dovrebbero sborsare ulteriormente una cifra non esattamente quantificabile, ma certo ancora più elevata di quella già sborsata per la Palazzina Comando.

Sfugge al Comitato e ai cittadini contrari all’iniziativa la logica e il buon senso di questa decisione. Soprattutto sfugge il vantaggio per i cittadini, visto tra l’altro che il Demanio sarebbe verosimilmente ben lieto di disfarsi a un costo simbolico della Rotonda e che il Comune potrebbe puntare ad avere la disponibilità di entrambi gli immobili in questione.

Per di più la Palazzina Comando, per essere adibita a caserma, necessiterebbe di modifiche e investimenti per ulteriori tre milioni di euro! Il Comitato è profondamente convinto che i 3 milioni di euro necessari per modificare quanto già è stato costruito con una cifra simile ed è perfettamente funzionante, possano essere più utilmente spesi per adattare alla bisogna altre strutture potenzialmente idonee, oggi inutilizzate e inutilizzabili in quanto bisognose di interventi di ristrutturazione per qualunque possibile utilizzo. Spendere tre milioni di euro per ristrutturare quanto già perfettamente idoneo per gli usi per i quali era stato edificato, lasciando nell’abbandono e nel degrado altri immobili potenzialmente idonei, appare di una gravità intollerabile in un momento in cui si è finalmente deciso di finirla con lo spreco del pubblico denaro.

Le enormi potenzialità della Palazzina Comando sono apparse evidenti agli occhi stupiti degli organizzatori, degli artisti e degli oltre 5.000 spettatori che hanno sanzionato il grande successo di un evento artistico e culturale della durata di nove giorni, denominato Arsdegna, organizzato a scopi benefici nei locali della palazzina dall’8 al 16 febbraio 2014. Il pubblico che ha affollato le grandi sale della struttura in occasione dell’esibizione dei numerosi e bravissimi artisti che hanno dato luogo a eventi di musica, danza, teatro, pittura, scultura, fotografia, video installazioni e cinema, forse contagiato dall’entusiasmo degli organizzatori ha riscoperto una voglia di cultura, quella vera, non limitata ai carnevali invernali ed estivo, che da troppo tempo languiva all’interno di una comunità che una volta della sua vivacità culturale si faceva vanto in tutta la Sardegna.

Ora, a distanza di tre anni dall’atto di indirizzo del Consiglio Comunale, al di fuori di ogni emergenza e nonostante ripetute richieste all’Amministrazione Comunale di rivedere le sue decisioni adeguandole alla situazione che nel frattempo si è venuta a consolidare e alle nuove consapevolezze emerse, ha deciso di ripropone testardamente una decisione poco lungimirante, che inciderebbe pesantemente sul futuro di Tempio come città della cultura, volendo privilegiare impegni oggi anacronistici, presi sull’onda dell’emozione e della paura (peraltro totalmente ingiustificata e forse inventata ad arte) di un possibile abbandono di Tempio da parte dei Carabinieri.

E’ per questi motivi che il Comitato Civico ha chiesto al Consiglio Comunale di rivalutare seriamente l’atto di indirizzo approvato nel 2012, rifiutando lo scambio assolutamente svantaggioso e insensato col carcere della Rotonda o, almeno, decidendo di approfondire meglio la questione alla luce dei fatti nel frattempo emersi, demandando così alla nuova Amministrazione una scelta meglio ponderata e finalmente discussa e approfondita con la cittadinanza e con i portatori di interesse.

Il Comitato ha potuto democraticamente esporre le sue ragioni durante la seduta del Consiglio Comunale , corroborandole con gli autorevoli pareri di artisti che hanno preso parte ad Arsdegna, quali Gavino Ganau e Piero Marras.
La discussione è stata lunga e articolata e ha visto convergere sulle posizioni del Comitato gli esponenti dell’opposizione (che pure a suo tempo erano stati i primi a chiedere l’assegnazione della palazzina ai Carabinieri) e alcuni esponenti della maggioranza (in particolare sono intervenuti i consiglieri Moretto, Doneddu e Bionda). Tutti hanno concordato sull’improponibilità dello scambio alla pari tra palazzina e carcere (“sarebbe come scambiare una Ferrari con una Cinquecento scassata”) e sulla necessità di tornare serenamente sulla decisione della cessione della palazzina ai Carabinieri, non riscontrando più i caratteri di urgenza che l’avevano giustificata. Al momento del voto anche la consigliera Manca e l’assessore Luciano si sono schierati sulle posizioni del comitato.
Il Comitato Civico è ovviamente soddisfatto del fatto che abbia prevalso la ragionevolezza, ma è al contempo profondamente amareggiato per la posizione assunta dal Sindaco, che è voluto andare allo scontro frontale e alla conta dei voti (è finita 11 a 10), trascinando con sè anche chi, pur convinto della bontà delle argomentazioni del Comitato, ha deciso di rispettare ancora una volta gli ordini di squadra.

I favorevoli a che la decisione venga presa dalla prossima amministrazione civica sono stati: Castagna, Luciano, Doneddu, Moretto, Manca e Bionda (tutti per la maggioranza) e Quargnenti, Usai, Marotto, Pirinu e Aisoni per l’opposizione.

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