Tempio Pausania, 16 aprile 2014-
Nel nostro proposito di dare voce a tutti, di dare anche opportunità di avere una platea vasta di lettori, vi presento questa poesia inviataci da un anonimo lettore. Nel leggerla siamo stati colpiti dalla sensibilità, dal dolore interiore e dall’efficacia delle parole.
Tutto in un attimo
Strano,
che la vita ti sembri vuota
anche quando una sola cosa ti manca,
quando le urla sono silenzio
e il silenzio è sofferenza…
quando il deserto è oasi
e l’acqua stagna nella palude della tua anima…
ascolti la musica dei pensieri peggiori,
risuona l’eco dell’ultimo temporale,
e come neve si dissolve l’ultima lacrima
e corri via a dipingere, sopra coriandoli,
i vecchi sorrisi passati…
Tutto si decide in un attimo,
e attraversi guadi di fango,
e provi a vivere senza respiri,
col fiato sospeso tra la notte e l’alba…
E penso a te,
mia vecchia radio silente,
mia amica e compagna di solitudine e passioni,
quando declamavi le note amiche
e spegnevi l’inquietudine dal fuoco eterno
di un futuro traviato, forse inutile…
Ora tacciono anche quei silenzi,
e l’attimo fuggente è acqua morta
che non disseta e uccide…
Rammenterò le ultime canzoni
e le ascolterò “random”
sino a che l’ultima luna
dissolverà le sue malinconiche stelle.