Tempio Pausania, Tempio Rimuore? Dove son finite quelle speranzose promesse pre-elettorali?

Tempio Pausania, 13 ott. 2015-

Dicono: “Lasciamoli lavorare”, dicono. Sono ancora ai primi 120 giorni o poco più del loro mandato. “Bisogna aspettare. Certo che si, bisogna attendere ancora che finisca il rodaggio, la presa in consegna degli impegni assunti quando si vociferava, si urlava all’avversario, reo di aver fatto decadere la città nell’oblio e nello scarso lavoro per la città.

In effetti, quanto si diceva corrispondeva in gran parte al vero. La giunta precedente, non per tutti i suoi componenti, era caduta nella trappola di non essere riuscita ad attirarsi le simpatie dell’elettorato, per troppi buoni motivi. La città languiva, era in gran parte trascurata  e tutti dicevamo che mancava di energia e di operosità per imporsi nelle grandi questioni, sanità e giustizia su tutte. Il primo ad attaccarla era proprio questo blog che si lamentava della mancata incisività e di una scarsa programmazione, ossia di quella visione strategica che prevede piccoli passi ma visibili e soprattutto utili alla città. 

A valutare la giunta Frediani, col senno di poi, c’è da dire subito che non si è visto ancora nulla di più nell’attuale amministrazione, tranne la rasa al suolo di Piazza Gallura, che forse poteva essere rimandata, come segno di discontinuità da chi l’aveva preceduta e null’altro.

Si lavora per Tempio, dicono. Si. Ma dove, quando e come?

A leggere le decine di mail che ricevo che sottolineano mancanze e deficienze della città, si direbbe che nulla è cambiato. Anzi, nulla. La città si porta ancora intatte le sue mancanze, strade indecorose, verde trascurato o peggiorato e illuminazione ancora allo stato di inerzia assoluta. Si sa per certo che c’è in progetto l’illuminazione a led, sull’esempio di Santa Teresa e Calangianus che hanno quasi del tutto sostituito la propria tradizionale con un risparmio di circa il 70% sui costi dell’energia elettrica. Ma Tempio tace in attesa di chissà cosa.

Dico anche che, presi ad uno ad uno, non ho nulla di personale con alcun componente la giunta o l’intero consiglio comunale. Ho anche amici e qualcuno che, aldilà della mia “non appartenenza”, credo nutra rispetto per me, così come io ho sempre avuto nei confronti di tutti.

Però….

Dove sono finiti tutti quei fiancheggiatori che giornalmente focalizzavano sui social l’attenzione sulle anomalie altrui dell’urbe e che ora tacciono, forse coscienti che ancora non si è visto nulla? Il silenzio avvolge il palazzo e qualcuno dice che esistano anche dei mal di pancia interni dei quali non è dato sapere. Col sottoscritto, forse in ragione di qualche “trattamento” poco consono col quale li ho descritti in passato, non parlano. D’altronde a che pro? Sono solo un umile scribacchino free e poco elegante, inadatto a fare quel mestiere dove, dicono, debba esistere “l’etica”. Preferiscono la “stampa accreditata” quella che sicuramente ne metterà in risalto le poche luci tacendo sulle ombre.

In questi 120 giorni di governo cittadino, poco si è visto. In fondo, cari lettori, a suo tempo lo scrissi: nessuna amministrazione potrà fare più di tanto, troppe le mancanze di risorse per i comuni. Eppure, un sindaco di altro paese lo disse chiaramente un giorno al sottoscritto:

“Alla città dai una buca tappata ed una sufficiente illuminazione pubblica ed è già soddisfatta”. Ma gli altri non si ascoltano, gli altri non sono “Tempio”, città che giorno dopo giorno sta perdendo il suo ruolo guida che non si può alimentare col solo populismo o sbandierando un impegno che poi, questo si è visto sin’ora, non è stato messo in opera.

Vabè, aspettiamo Così come aspetterò di girare il borgo natio alla ricerca di storture, inadempienze, strade dissestate, verde poco curato. Mi sembra di sparare addosso ad una crocerossina che alza le mani. 

Tempio Rimuore è slogan di estrema comprensione, adeguato sicuramente molto di più di quella rinascita che non c’è e non ci potrà essere. Tappiamo qualche buca, diamo un po’ di cura al verde, diamo luce a quartieri interi che ancora sono al buio. Forse allora, spinti da inaspettata felicità, i tempiesi potranno dire: ah finalmente!

Antonio Masoni

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