Tempio Pausania, Truffe on line, catene di Sant’Antonio, Network fasulli, le nuove trappole della comunicazione in rete.

Tempio Pausania, 28 ago. 2018-

Con la crescita smisurata della tecnologia e dell’uso spesso fallace che se ne fa, sono aumentate in maniera incredibile, esponenziale sembra riduttivo, le insidie della comunicazione on-line. Ovunque ti giri o ti volti, l’web prolifera di agguati sempre più sofisticati e messi in luce con agghindamenti tali da farli sembrare opportunità, alla portata di chicchessia. Cosa ci vuole in fondo? Ti basta un PC o uno smartphone e sei collegato col mondo e con tutte le trappole che ogni giorno ti propone.

Dai contratti che ti ritrovi senza mai averne stipulato uno, a volte basta rispondere “SI” se ti cercano al telefono da una compagnia telefonica o di energia elettrica, e sei immediatamente truffato con quella minima affermazione, alle continue visioni di mondi fantastici dove con una tastiera ti ritrovi in men che non si dica “milionario” senza saper nulla di borsa, di trading o di investimenti nella pietra vulcanica del Mauna Loa nelle Hawaii, il vulcano più grande del mondo, si fa per dire. Tutto, ovviamente ha un costo, e dalle offerte gratuite del trading che ti iniziano alla finanza dandoti una base di qualche centinaio di euro che perdi in poco tempo, perché la finanza, diciamocelo, non fa per te, il miraggio dei soldi ti fa vaneggiare da subito e scopri di essere un broker mica da ridere. Tranne, scoprire che non solo hai perso il budget gratuito iniziale ma sei sotto di qualche migliaio di euro perché, da stupido quale sei, hai collegato il tuo nominativo al conto bancario mentre giocavi a fare l’esperto. Senza saperlo giocavi e giocavi ancora, ma stavi perdendo i tuoi soldi. Se non sei esperto, lascia perdere.

Le mail dove ti arrivano chiarimenti da banche note, ovviamente scippate del logo da truffatori specializzati, sono sempre di più. Se, casualmente si tratta della tua banca, sei convinto che la mail sia autentica. “Caspita se lo è – pensi – ha superato il filtro antispam!”. Fiducioso, inserisci i tuoi dati, il codice IBAN e voilà, vai a far compagnia alle truppe scelte dei minchioni, sempre più numerose.

Le masse dei creduloni, nonostante ci dovremmo essere abituati alle truffe, sono sempre tante, troppe, tutte all’incessante e spasmodica ricerca della fregatura da cogliere al volo. “Non si può perdere questa opportunità!”, si urla convinti, e ci si butta come affamati e assetati sulle becere intenzioni delle bande di gaglioffi che pullulano a dismisura ovunque. A poco serve avvertire che in tempi grami, con una crisi economicida in atto, i rischi sono aumentati. Il momento critico è proprio quello che coincide con i momenti peggiori dal punto di vista delle risorse personali, dei risparmi a malapena sufficienti a garantirci una degna sepoltura e poco più. Se non si dispone di denaro liquido, in tempi come questi attuali, a poco serve anche possedere delle proprietà invendute perché nessuno ha soldi per comprarcele. Non si investe nell’immobiliare. le banche sono chiuse a riccio per chi vuole intraprendere una iniziativa imprenditoriale e si conta esclusivamente su finanziarie che proprio di questi tempi se la godono alla grande. Prendere o lasciare, o così o fai la coda in fila per un pasto caldo nelle comunità umanitarie della Caritas.

Nonostante la Guardia di Finanza abbia sempre un’attenzione vigile sulle truffe di ogni giorno, il loro lavoro è straordinariamente aumentato anche nella direzione dei controlli su attività illecite e merci contraffatte, per cui avendo anche organici ridotti, faticano a stare appresso alla quotidianità dei raggiri. Ogni giorno ne trovi uno, ti lusinga e ti ammalia con facili guadagni pur sapendo, come certo sai, che nessuno può regalarti nulla se non una cocente delusione aggravata pure da spese di denaro improprie e  adesioni a questo o a quel network che ti ammicca dal web.

Un altro fenomeno in costante aumento è quello delle cosiddette Catene di Sant’Antonio, le piramidi multilevel dove a guadagnare sono i vertici e in subordine i sodali della piramide mentre il foraggio alla riuscita della catena viene rappresentata dai poveri e disperati che in quella organizzazione credono e confidano per risolvere i loro guai. Fatica improba, inutile perdita di tempo e dei pochi spiccioli conservati sotto il materasso. L’esempio che suscita un clamore ancora importante è quello del Coemm, una organizzazione capillare in Italia che all’inizio contava su oltre 100.000 italiani e che oggi, pur essendo in evidente difficoltà, è riuscita a superare anche il 3° anno dalla sua nascita. Di solito le catene si interrompono prima che passino due anni perché viene scoperto l’inghippo e la magistratura fa piena luce sulla vicenda e blocca tutto.

Io non ho fatto mai parte di questa storia, ci sono entrato solo per documentarne l’evidente discrasia col mondo reale, e per cercare di capirne il funzionamento e la facilità con cui è riuscita a capillarizzarsi nella nostra Italia. Immagino più o meno che…

“Un bel giorno, datato maggio 2015, ti arriva un amico che ti invita ad entrare in un’associazione che ti offre in cambio di 1 euro al mese, uno stipendietto mica male di ben 1.500 euro mensili. Urca! Che bellezza – pensi – un progetto visionario di alta finanza che se lo hanno proposto vuol dire che è vero. Me lo ha detto l’amico! Mica mi vuole fregare! La catena sforna adesioni in ogni angolo d’Italia, si farebbero carte false pur di entrare dentro la rete. D’altronde, il suo ideatore, ha fissato delle date, ha convinto e sa persuadere chicchessia. I soldi ci sono, ops….non ci sono più…ci sono ancora…ops….spariti i finanziatori”. Prossimamente sui nostri teleschermi.

Un gioco che da oltre tre anni ammalia ancora circa 30.000 persone. “Lo ha detto, i soldi ci saranno…anzi le card…anzi le quidcard…ops…”, sparisce tutto in attesa di un’altra data allorquando verrà data un’altra data e poi un’altra ancora. Le maglie della catena si sfaldano giorno per giorno e bisogna ricostruire entusiasmo tra i seguaci. 1 € è nulla ma messo assieme a 30.000 iscritti, diventa 30.000 € al mese che ingrossano il capitale dell’organizzazione che in realtà è composta da poche persone che abitano la cuspide della piramide. Una sorta di SLOT-MACHINE che ingoia denaro ogni mese, e anche più volte quando si organizzano meetings e conferenze, ma che non eroga mai denaro. Capta la credulità, si nutre di ignoranza diffusa, vive alle spalle di tanti poveri aderenti che ancora ci sperano e continua ad essere sotto l’occhio attento degli investigatori che gli stanno col fiato sul collo.

Le catene di Sant’Antonio sono tante, ne muore una e ne nascono 100 in risposta ai deficit che lo stato non riesce a colmare in alcun modo, anzi col gioco d’azzardo e le macchinette mangiasoldi, lo stato corre parallelo alle catene, vista la rilevanza economica che garantiscono allo stato italiano proprio questi giochi assurdi.

I Network Marketing o Multilevel-marketing (MLM) sono una voce importante. In assoluta controtendenza rispetto a moltissimi altri settori di vendita, le aziende di Network Marketing e Vendita Diretta in questi ultimi anni di crisi hanno conosciuto un aumento generale del loro fatturato e si tratta di un settore ancora difficile da monitorare in mancanza di dati complessivi. Tuttavia, benché il Network Marketing rappresenti una sostanziale risorsa per risolvere problemi economici, esso ha insidie nascoste e sempre difficili da interpretare se non si dispone di una preparazione di base soddisfacente.

fonte www.impresapratica.com Il Multi-level marketing (MLM) è una controversa strategia di marketing che prevede che i venditori siano compensati non solo per le vendite effettuate direttamente ma per quelle compiute da altri venditori da essi reclutati. I venditori reclutati costituiscono la “discendenza” di un partecipante al MLM e gli garantiscono vari livelli di retribuzione. In sostanza il MLM è un metodo di distribuzione di prodotti e servizi che ha la finalità di permettere a chiunque di diventare un distributore e di creare una rete di distributori senza consistenti investimenti in denaro. Il multi-level marketing è noto anche come vendita piramidale, network marketing o marketing multilivello. Molti schemi piramidali provano a spacciarsi per MLM legali. Alcune fonti, tuttavia, definiscono tutte le forme di MLM, comprese quelle legali, come schemi piramidali. Il MLM è infatti illegale in Cina.  Secondo la U.S. Federal Trade Commission (FTC, l’ente che regola le attività commerciali negli Stati Uniti d’America), alcune società di MLM danno luogo a schemi piramidali illegali, volti a sfruttare i membri dello schema stesso. Le aziende che realizzano modelli MLM sono spesso soggette a critiche e azioni legali, le critiche si focalizzano in particolare sulle analogie fra tale schema e gli schemi piramidali illegali, sui prezzi imposti, sui costi d’ingresso (materiali promozionali e scorte di prodotti), sull’enfasi data al reclutamento di nuovi venditori invece che alla vendita dei prodotti, sullo sfruttamento delle conoscenze e delle relazioni personali per vendere e reclutare, sugli schemi di retribuzione complicati, sui costi di materiali “formativi” e sulle tecniche motivazionali, usate da alcune aziende, ai limiti del culto della personalità. Il confine tra un sistema MLM e una sistema piramidale è davvero molto sottile. Con il network marketing non si guadagnano soldi anzi, al contrario, se ne perdono. Come suggerivo in un vecchio articolo pubblicato su Impresa Pratica, il network marketing non funziona e se non vuoi perdere soldi, lascialo perdere. Per tua comodità ti riporto un passaggio di quel vecchio articolo. Il network marketing non funziona a causa di due motivi:

  • La qualità è nella media del mercato
  • I prezzi sono troppo alti, cioè fuori mercato (perché la maggiorazione serve per pagare i compensi dei partecipanti)

Questi punti sono sempre veri, indipendentemente dall’azienda o dai prodotti venduti. Non esiste un’azienda migliore, un piano di marketing migliore o dei prodotti migliori, perché il sistema MLM si basa su quei punti che ho appena elencato. Tutti ti dicono che con il MLM i prodotti si vendono con il passaparola. Rifletti: se fosse vero, i prodotti si venderebbero da soli e tutti quelli che lavorano in un sistema MLM sarebbero ricchi. La realtà è quella che ho detto: il rapporto qualità/prezzo è davvero scarso e quindi i prodotti vanno spinti di brutto, altrimenti non li comprerebbe nessuno. Devi far credere che il tuo prodotto sia unico, che abbia delle qualità incredibili, che non sia reperibile nel mercato e via dicendo. Non ci riesci? Non sai vendere aria fritta? Non è tutto perduto, hai ancora una carta da giocare: vendere l’illusione di un business. Allora immagina di voler vendere un prodotto che fa schifo. Chi mai lo comprerebbe? Nessuno. A meno che tu non ti rivolga alle persone in questo modo:
 
“non ti sto vendendo il prodotto, ti sto offrendo l’opportunità di fare soldi”
 
Chiaro, no? Se mi fai passare il prodotto (pardon, “kit di ingresso”) come un investimento che prelude a guadagni da nababbo, allora le cose cambiano. Posso anche considerare l’idea di spendere più del dovuto per un prodotto mediocre. Tanto poi i soldi li farò con l’attività. Certo, come no. In realtà con il MLM o network marketing che dir si voglia, i soldi non solo non si fanno ma addirittura si perdono

Se ci attendiamo invece alla legislazione italiana, il confine è, come abbiamo visto abbastanza sottile: in teoria il network marketing è legale e non ci sono truffe, in pratica no, perché promette guadagni che – dati alla mano – sono praticamente impossibili da raggiungere e chi fa soldi realmente sono solo i vertici della piramide. Come abbiamo visto infatti, in qualsiasi sistema di network marketing i prezzi dei prodotti sono molto alti. Di solito più alti di prodotti simili che si trovano al supermercato. La storia della qualità superiore dei prodotti venduti con un sistema di network marketing non regge: alla fine un detersivo per piatti è sempre un detersivo per piatti e un integratore alimentare è sempre un integratore alimentare. Però è perfettamente legale questa cosa, infatti esiste il regime di libero mercato e lo stesso, identico integratore multivitaminico che acquisti al supermercato, se lo compri in farmacia costa minimo il doppio. Su questi fattori giocano le aziende che, vorrei ricordare, sono enti a scopo di lucro e non stanno certo lì per fare beneficenza.

Gli esempi si sprecano, e tutti ci siamo imbattuti in uno di detti sistemi piramidali. Non sono una soluzione tampone alla povertà né possono essere praticati senza cognizione delle trappole che covano sotto, tranne per quel risicato 0,o1/0, 6% che guadagnano e sono, manco a dirlo, il vertice della piramide.

Occhio alla truffa, ancora una volta, attenzione ai miraggi e alle illusioni. Io ragiono come mio padre che da artigiano ha sempre detto che il lavoro è fatica e solo se lavori hai la sicurezza di un guadagno e lui non aveva mai conosciuto i MLM, il Coemm e tutte le storielle e le bubbole che sono un fenomeno in costante crescita in questi ultimi anni.

Antonio Masoni

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