Tempio Pausania, Ancora incatenato davanti al tribunale: Paolo Muzzetto, olbiese rivendica giustizia.

Tempio Pausania, 26 lug. 2017-

La storia di Paolo Muzzetto l’abbiamo raccontata il 25 novembre dello scorso anno. Per lui, alluvionato olbiese che perse la sua casa quel tragico 18 novembre del 2013, restano invariate le condizioni di vita. Nessun aiuto dal Comune, nessun intervento per rimettere a posto la sua casa.

“Ci vogliono 120.000 euro per risolvere le criticità. Io non ho nulla, posseggo una pensione di appena 336.00 euro al mese. Già la volta scorsa, vi dissi che alcune cose, con necessari aiuti per la manovalanza, me le farei da solo, sono un muratore. L’età però avanza e son stanco  di trascorrere le notti in macchina e nessuno vuole ascoltare o, meglio dire, interessarsi del mio caso. Uno dei tanti, per la verità, di chi ha subito le conseguenze dell’alluvione del 2013”.

Sereno e mai arrogante, Muzzetto, si fa fotografare tra i due cartelli che raccontano la sua storia. La sua indole, aldilà della sua situazione tragica, è rimasta pacifica. Non pretende, ma chiede giustizia e lo fa ancora una volta davanti al palazzo che rappresenta la giustizia.

“Non è cambiato nulla, io dormo sempre in macchina, il sindaco non mi ha mai voluto vedere o ascoltare. Dopo 4 Natali passati così, aspetto solo che arrivi il prossimo per arrivare a cinque”.

Ancora una volta, come facciamo spesso, a narrare cosa sia per un comune un patto di stabilità, cosa sia la sofferenza di questa sciagurata forma di falsa democrazia che vorrebbero servirci ogni giorno come un risultato di miglioramento. Ecco gli esempi che vi mancano per capire. Qui mi dite che cosa c’entrano la destra o la sinistra? Era così con la precedente amministrazione olbiese, è così oggi con l’altra faccia della medaglia. Un ponte separa le due fazioni, ed intanto di sotto sta passando un fiume in piena che sta inghiottendo i poveri, i disoccupati, i vecchi, i giovani senza un lavoro, la sanità, etc. e tutto quello che era prima il nostro benessere. Difficile da capire ancora?

Aggiungiamo quella strada che ci separa da Olbia, sarà ripristinata, secondo le notizie ufficiali entro la primavera del 2019. Normale tutto questo? Non vi basta per comprendere quale sia la sola decifrabile chiave di lettura di quanto sta succedendo?.

Auguri Signor Paolo, buona fortuna. Mi creda però, quello che capita a lei da 4 anni, è la stessa identica stortura sociale che sta capitando a tanti, a quasi tutti noi. Se la sua o la mia amministrazione solo lo volesse, l’effetto domino della rivolta a questo liberismo schiavizzante che è moneta solo per pochi e merda per gli altri, farebbe crollare l’impianto neonazista che sta comandando il mondo. Il modo esiste, basta liberarsi dalle appartenenze e fare quadrato attorno allo stesso identico problema di tutti per provare ad abbatterlo. Un partito non può, il popolo unito e  consapevole SI.

Antonio Masoni

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