Economia, Dal mese di agosto anno 2014 l’Italia e’ entrata ufficialmente in deflazione, come avevamo preventivato molti mesi addietro.

Tempio Pausania, 8 settembre 2014-

antonello lorigaInizia da stasera 8 settembre 2014 la collaborazione al sito di Antonello Loriga, Ingegnere tempiese e attivista del MMT acronimo di Modern Money Theory. Il Programma Mosler Economics MMT è rivoluzionario e può salvare le nostre vite economiche come nulla prima. 

Che cosa significa deflazione? Significa che a causa del calo dei consumi le aziende sono costrette a vendere i loro prodotti ad un costo tale che non è più conveniente produrli, questo aspetto che pare un qualcosa di positivo per i consumatori in realtà e’ un danno gravissimo per tutto il paese. Nel momento in cui un imprenditore abbassa troppo i prezzi perché nessuno compra, arriverà a smettere  di produrre i propri beni, le conseguenze saranno; licenziamenti a catena, aumento della disoccupazione, aumento della cassa integrazione e aumento dei deficit negativi dello stato. I deficit negativi sono quelle spese improduttive come la cassa integrazione, che lo stato deve sostenere ovviamente sempre a danno dei cittadini perché lo stato non incassando più le tasse da quelle aziende che hanno chiuso i battenti  vedrà diminuire i propri gettiti fiscali e sarà costretto ad aumentare le tasse e tagliare la spesa pubblica ormai agli sgoccioli.

Per capire ciò che oggi sta accadendo e’ necessario fare un bel passo indietro in modo da recuperare tutti quegli elementi  necessari per avere un vero quadro completo della situazione ed avere gli strumenti per comprendere a fondo in che cosa consiste il vero problema, perché il peccato originale sta molto a monte ed e’ impensabile che il popolo italiano, un popolo di grandi lavoratori che hanno portato con le loro imprese e il loro lavoro  l’Italia dalle macerie della seconda guerra mondiale ad essere nel 1980 la sesta potenza economica del mondo, di colpo entra a far parte dei PIGS  cioè i maiali d’Europa.

Vi sembra possibile che gli italiani non abbiano più voglia di lavorare? Che cosa e’ capitato a questo paese tanto da farlo precipitare al livello dello Zimbabwe? Bene senza annoiarvi troppo cercherò di raccontarvelo ma tenete sempre presente che il problema non sono le auto blu, non sono gli stipendi dei politici, non sono i rimborsi elettorali non e’ il dimezzamento degli stipendi dei politici come i grillini si auspicano, non e’ la ridistribuzione della ricchezza, non è la casta, non è la mafia, non è Berlusconi. Attribuire a questi fattori la risoluzione del problema rispetto  a ciò che è il vero problema equivale a buttare un bicchiere d’acqua nell’oceano, giusto per avere il senso delle proporzioni. Detto questo iniziamo il nostro viaggio verso la verità.

Il 7 febbraio del 1992 venne firmato il trattato di Maastricht. All’epoca le più alte cariche dello Stato erano: Presidente della Repubblica Francesco Cossiga (dimessosi tre mesi dopo e sostituito da Ciampi), Presidente del Senato Giovanni Spadolini,

Presidente della Camera Nilde Jotti, Presidente del Consiglio Giulio Andreotti. Il trattato di Maastricht o trattato dell’Unione Europea sancisce l’adesione di 16 paesi alla moneta unica, l’euro. In quel giorno il governo e il Presidente della Repubblica si macchiarono di un reato gravissimo:

ALTO TRADIMENTO nei confronti della Costituzione e  della Repubblica. Il Presidente della Repubblica, infatti, fra i suoi ruoli ha quello di garante della Costituzione, che in tal modo è stata violata in ben 17 punti ma per semplicità ve ne spiegherò giusto uno, legato al primo articolo: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” La sovranità cui si riferisce l’articolo è monetaria non meno che politica: le due sovranità hanno lo scopo di far sì che lo Stato possa, attraverso il controllo della moneta, porre in atto  tutte le politiche economiche necessarie  tali da permettere che il lavoro, fondamento della Repubblica, sia garantito per tutti. Mentre si compiva questo crimine che di fatto toglieva il portafoglio allo Stato, nessuno ha informato i cittadini su ciò che significava realmente per uno Stato perdere la propria moneta: ossia annullare l’essenza stessa dello Stato.

Tutti i governi, le corti costituzionali, i Presidenti che si sono susseguiti fino alla ratifica di tutti i trattati europei da Maastricht a Lisbona e dulcis in fundo nel 2012 grazie a Mario Monti, il Fiscal compact , Mes, Pareggio di bilancio, si sono macchiati dello stesso crimine e hanno fatto si che volutamente l’Italia sprofondasse in un abisso senza fondo di indebitamento e di depressione economica con oggi una disoccupazione ufficiale al 12,6%  cioè circa 3 milioni 800 mila persone che non hanno un lavoro con tutti i drammi umani che ne conseguono. Numero matematicamente che può solo aumentare fino al commissariamento del nostro paese.

Pertanto chi sostiene l’Unione Europea è un criminale, chi sostiene l’euro è un criminale, qualunque partito che non abbia nella sua agenda politica l’uscita dall’euro e dall’Unione Europea si presenti alle elezioni è un criminale. A questo articolo seguirà una successione di altri  articoli dove con una terminologia semplificata vi porremo in grado di comprendere quali sono i danni causati dall’euro, dai trattati europei e dalle privatizzazioni selvagge note come politiche neoliberiste da un punto di vista economico, macroeconomico e giuridico. Tenete sempre presente che l’euro e’ solo il mezzo per far si che ciò che stato deciso dai poteri forti si possa attuare.

                                                                                                     Ing. Antonello Loriga

Related Articles