Tempio Pausania, 23 settembre 2014-
Una riunione dei Sindaci della Gallura con l’assessore alla Sanità della Regione, l’on. Luigi Benedetto Arru domani 24 settembre a Tempio alle 9,00 al Paolo Dettori e successivamente alle 11,00 nella sede della ex provincia, sempre a Tempio. L’incontro è stato chiesto per discutere dei tagli previsti in Alta Gallura con la riduzione di servizi sanitari fondamentali. La frattura netta, apparsa in questi ultimi tempi tra la Bassa e l’Alta Gallura, sta pregiudicando i rapporti di un intento comune e Tempio non ci sta a perdere la sua autonomia, così come la vitale presenza del proprio ospedale nel territorio.
Il Sindaco di Calangianus, Gian Martino Loddo si è fatto portavoce del dissenso e, insieme ad altri sindaci tra cui Marisa Careddu (Luras) e Romeo Frediani, sta promuovendo una soluzione alternativa, possibile e fattibile, su cui puntare per bypassare quanto si sta temendo. La riduzione dei servizi, tradotta in cifre, porterebbe alla mancanza dei numeri, che in una Azienda sono la cosa che conta, e quindi alla chiusura o alla riduzione dei servizi di un ospedale, grande non solo nelle dimensioni ma anche nei numeri. Loddo e gli altri sindaci dell’alta Gallura hanno ottenuto il consenso anche dei sindaci dell’Anglona, del Meilogu, del Goceano e della bassa valle del Coghinas per la creazione di un distretto sanitario rurale che nei propositi potrebbe anche interessarsi di scuola. I numeri ci sarebbero, e la volontà di uscire fuori dalle decisioni calate dall’alto, anche.
La riunione di domani si preannuncia agitata e anche i cittadini sono stati chiamati a raccolta per formulare il proprio dissenso a quanto sta accadendo, sotto forma di manifestazione di protesta. Certo, il clima non idilliaco scaturito dall’incontro dei sindaci di qualche giorno fa, quando si è assistito a posizioni contrastanti tra i primi cittadini di Olbia, Arzachena, Padru, San Teodoro e La Maddalena e tutti gli altri, non ha chiarito nulla e l’idea proposta da Frediani del Distretto Rurale è stata bocciata dai sindaci dell’altra parte del territorio.
Vedremo ora chi succederà.
Non è possibile, tuttavia, restare inermi e assistere allo scippo delle nostre peculiarità sanitarie perdendo il Paolo Dettori, centro di vitale importanza per la città e per tutta la Sanità gallurese.