Tempio Pausania, la Procura verso il rinvio a giudizio per 21 persone per le conseguenze dell’alluvione dello scorso anno.

Tempio Pausania, 19 nov. 2014-

Chiusa l’indagine per la procura di Tempio col probabile rinvio a giudizio di ben 21 persone che sarebbero responsabili delle conseguenze dell’alluvione del 18 novembre 2013. Tra gli altri figurano il Sindaco di Olbia Giovannelli, quattro assessori – all’urbanistica, Marzio Altana e il successore Carlo Careddu; ai Lavori Pubblici Davide Bacciu e il suo predecessore Gesuino Satta – cinque dirigenti comunali, tre tecnici, altrettanti geometri, un funzionario dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici, Cesare Marras, e un ingegnere. Secondo il pubblico ministero questi diciotto sono accusati di omicidio colposo e disastro in quanto, con le loro condotte, avrebbero causato il decesso delle sei persone di Olbia.

(Sardinia Post) Il primo cittadino Giovannelli è coinvolto anche in un’altra diramazione delle indagini, chiusa anch’essa: quella relativa alla mancata segnalazione dell’allarme e alla condotta omissiva. Insieme a lui dirigenti della Protezione civile, del Comune e della Provincia, nonché il primo cittadino di Arzachena, Alberto Ragnedda. Per loro il pm ha chiesto il rinvio a giudizio.

Altro avviso di conclusione indagine anche per due dipendenti dell’Anas, ai quali la Procura contesta l’omissione di soccorso per non aver ascoltato le richieste di aiuto di Pietro Mariano, che tentò di salvare la vita di Francesco Mazzucco e del figlio Enrico di appena tre anni, morti in località Putzolu travolti dalle acque di un piccolo rigagnolo. Si tratta del capo nucleo Salvatore Ledda, di Quartucciu e di Ignazio Francesco Tuffu, di Nuoro.

C’è poi un terzo fascicolo che vede indagata la proprietaria della villetta in località Mùlinu Vecchiu, nel comune di Arzachena, dove perse la vita la famiglia di italo-brasiliani Passoni, intrappolati in uno scantinato trasformato in abitazione. la donna, Brunetta Poggianti, di Biella, dovrà rispondere di omicidio colposo, perché l’abitazione in cui i Passoni abitavano era priva di certificato di abitabilità. Escono dalle inchieste l’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci, l’allora assessore regionale Andrea Biancareddu e l’ex direttore della Protezione civile Giorgio Cicalò: per loro il pm ha chiesto l’archiviazione.

Infine, a parte, la tragedia della strada di Monte Pino dove morirono in tre. D’un tratto si aprì una voragine, i piloni si trasformarono in pietrisco giù verso il torrente. Per il pm non fu un caso, ma un incidente causato da negligenza, assoluta mancanza di manutenzione. Leggi: Alluvione, sei indagati per la strada di Monte Pino. Tre morti per “negligenza”. Avviso di conclusione indagini per: i progettisti Giuseppe Muzzetto e Antonio Zuddas, i tecnici della provincia di Olbia Tempio Pasquale Russo, Graziano Sini e Francesco Prunas e il dirigente della provincia di Sassari Giuseppe Mela.

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