Tempio Pausania, « L’Analisi Transazionale», Alla Ricerca del Copione perduto (4^), di Rita Brundu

Tempio Pausania, 4 feb. 2018-

I precedenti articoli di Rita Brundu su questo argomento. Cliccare sui link se volete leggerli. 3°.

ALLA RICERCA DEL COPIONE PERDUTO

Proust mi perdonerà se ho parafrasato il suo libro. Ma, con il prossimo esercizio, dovrete proprio andare alla ricerca di un Copione ormai perduto nei meandri della vostra mente. Un Copione negativo o, magari, anche positivo. Nel primo caso dovete assolutamente farlo riemergere per cambiarlo (adesso sapete che potete farlo…); nel secondo per non essere costretti a recitare sempre la stessa parte in un teatro ormai noioso. In tutti e due i casi, per essere autonomi e liberi di fare ciò che volete veramente fare.

Dal libro “Analisi Transazionale”, che ho già citato, ho scelto per voi un esercizio di visualizzazione. Infatti con tale tecnica si possono raccogliere delle informazioni e si può prendere coscienza del materiale immagazzinato nel nostro subconscio.

Sistematevi comodamente sdraiati a terra o su una poltrona che vi sorregga bene la schiena. Prendete tutte le precauzioni necessarie per non venire disturbati nel corso dell’esercizio. La formula più comoda consiste nel registrarlo con la vostra voce in modo da parlare a voi stessi. Dovete lasciare molte pause tra le frasi, per concedervi il tempo di elaborare le visualizzazioni. Può essere d’aiuto chiudere gli occhi.

Pronti? Allora, via con l’esercizio!

Immagina di essere in un teatro. Stai aspettando che la commedia inizi. Questa commedia è la storia della tua vita.

Che tipo di commedia stai per vedere? E’ una commedia o una tragedia? E’ un’opera drammatica o all’acqua di rose? E’ interessante o noiosa?

Il teatro è pieno, mezzo pieno o vuoto? Il pubblico sarà attento o annoiato? Felice o triste? Applaudiranno o se ne andranno, o cosa? Qual è il titolo di questa tua commedia – la storia della tua vita?

Adesso le luci si abbassano. Il sipario si alza. La tua storia sta cominciando.

Vedi la prima scena. Questa è la primissima scena della tua vita. In questa scena tu sei molto, molto piccolo.

Cosa vedi intorno a te?

Chi c’è? Vedi i volti o parte di essi?

Se vedi un volto, vedi l’espressione su questo volto?

Che cosa senti? Sii consapevole di quello che provi. Forse senti qualche sensazione nel tuo corpo. Forse avverti qualche emozione.

Se senti qualche odore o qualche gusto ora lasciati del tempo per essere consapevole di questa primissima scena nella tua commedia. ( Pausa)

Ora la scena cambia. In questa nuova scena della tua commedia sei un bambino piccolo, forse dai tre ai sei anni.

Dove sei? Cosa vedi intorno a te? C’è qualche altra persona intorno a te? Chi c’è?

Dicono qualcosa? Tu dici qualcosa a loro? Vedi o senti qualche altro suono?

Cosa provi in questa scena? Provi qualche sensazione nel tuo corpo? Provi qualche emozione?

Forse senti qualche odore o qualche gusto?

Ora prenditi del tempo per essere consapevole di tutto quello che vedi, ascolti, senti, gusti o odori in questa seconda scena della tua commedia, la scena in cui hai dai tre ai sei anni. (Pausa)

Ora la scena cambia. In questa nuova scena della tua commedia sei un adolescente, dai dieci ai sedici anni circa.

Dove sei? Cosa vedi intorno a te? C’è qualche altra persona intorno a te? Chi c’è?

Dicono qualcosa? Tu dici qualcosa a loro? Vedi o senti qualche altro suono?

Cosa provi in questa scena? Provi qualche sensazione nel tuo corpo? Provi qualche emozione?

Forse senti qualche odore o qualche gusto?                                                                                                                                                     Ora prenditi del tempo per essere consapevole di tutto quello che vedi, ascolti, senti, gusti o odori in questa terza scena della tua commedia, la scena in cui hai dai dieci ai sedici anni circa. ( Pausa )

Ora la scena cambia. In questa nuova scena della tua commedia sei nella scena attuale, l’età che hai adesso.

Dove sei? Cosa vedi intorno a te? C’è qualche altra persona intorno a te? Chi c’è?

Dicono qualcosa? Tu dici qualcosa a loro? Vedi o senti qualche altro suono?

Cosa provi in questa scena? Provi qualche sensazione nel tuo corpo? Provi qualche emozione?

Forse senti qualche odore o qualche gusto?

Ora prenditi del tempo per essere consapevole di tutto quello che vedi, ascolti, senti, gusti o odori in questa quarta scena della tua commedia, la scena dell’ età che hai adesso. (pausa)

Ora la scena cambia. E’ la scena fra dieci anni.

Dove sei?

Cosa vedi intorno a te?

C’è qualche altra persona intorno a te? Chi c’è?

Dicono qualcosa? Tu dici qualcosa a loro? Vedi o senti qualche altro suono?

Cosa provi in questa scena? Provi qualche sensazione nel tuo corpo? Provi qualche emozione?

Forse senti qualche odore o qualche gusto?

Ora prenditi del tempo per essere consapevole di tutto quello che vedi, ascolti, senti, gusti o odori in questa quinta scena della tua commedia, la scena fra dieci anni. (Pausa)

L’ultima scena della tua commedia è quella finale. Quanti anni hai? Come finisce?

Torna adesso al presente, prendendoti tutto il tempo di cui hai bisogno.

Se ancora non avete capito qual è il vostro copione non vi preoccupate. A volte l’operazione può risultare difficoltosa poiché noi tendiamo a mentire a noi stessi, soprattutto per preservare ciò che avevamo deciso nella nostra infanzia. Può darsi, allora, che abbiate bisogno di un buon terapista che vi possa aiutare a colorare oggettivamente quelle zone grigie che creano problemi.

Rita Brundu

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