Tempio Pausania, lettera di una cittadina ad Abbanoa. La situazione è grave e nessuno sembra preoccuparsene.

Tempio Pausania, 12 settembre 2014-

«Buonasera, vorrei pubblicare questa lettera su galluranews, è possibile?» Questa la domanda che viene posta a Galluranews da una lettrice. Rispondendo a lei estendo questa risposta a tutti. E’ ovviamente possibile ed  invito chiunque abbia qualcosa da chiedere, sottolineare, mettere in evidenza un disagio, di scrivere. Le lettere verranno pubblicate, previo necessario filtro per evitare un linguaggio improprio o riferimenti che possano dare adito a conseguenze penali. 

Caro erogatore del servizio idrico Abbanoa,

E’ da un mese circa che, puntualmente dalle 19:00 alle 01:00 circa, di ogni santo giorno che il Signore ci ha donato, che, a casa mia manca totalmente l’acqua. Addirittura, da tre giorni fa fino ad oggi, e spero mai più, manca l’acqua corrente dalle 18.00 della sera fino alla 01:00 ed oltre. Ora, mi piacerebbe sapere se questo accade a tutti i cittadini di Tempio Pausania. Perciò vi chiedo gentilmente di farmi sapere quanti di voi, come me, pagano la bolletta per non avere indietro un servizio primario che è quello dell’acqua corrente e potabile. Io qui, metto a nudo una situazione gravissima, in quanto sarebbe, in principio buona norma da parte del servizio erogatore (Abbanoa), del Comune di Tempio e di chi ha affidato la gestione di tale servizio alla suddetta Azienda, informare i cittadini dell’interruzione del servizio, da che ora a che ora, per quanto tempo, e perchè !!!. Mi chiedo, inoltre, se, e quanto, l’acqua che ristagna nei tubi per circa 6/7 ore al giorno da settimane, per poi defluire dai rubinetti di casa, possa essere potabile e non ricca di batteri e/o altri elementi dannosi alla salute. Chiedo, pertanto maggiore chiarezza da parte di Abbanoa, del Comune di Tempio Pausania, delle autorità competenti in materia, sullo stato di salubrità dell’acqua che arriva nelle nostre case e se essa rispetti i parametri analitici ai quali un’acqua deve sottostare per potere essere definita potabile.

“L’acqua potabile è una risorsa naturale primaria destinata al consumo, permettendo la sopravvivenza degli esseri viventi, e a fondamentali attività umane. Il D. Lgs. 31/2001, e successive modificazioni e integrazioni è il riferimento normativo italia nonchè, recependo la Direttiva Europea 98/83/CE, disciplina il campo delle acque potabili e definisce anche i parametri analitici ai quali un’acqua deve sottostare per potere essere definita potabile. La stessa normativa definisce le acque destinate al consumo umano nei seguenti modi: « Le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande, o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori. » « Le acque utilizzate in un’impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l’immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, escluse quelle, individuate ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera e), la cui qualità non può avere conseguenze sulla salubrità del prodotto alimentare finale. »” fonte Wlkipedia. . A mettermi nei panni dei miei concittadini riesco bene, e immagino che, se fossero nella mia stessa situazione degli anziani e dei bambini avrebbero dei problemi maggiori ai miei. Vi sembra giusto? Immagino un lavoratore, che torna stanco e sporco dal lavoro e non si può lavare fino all’indomani ! Immagino una casalinga che deve cucinare e deve usare acqua conservata dal giorno prima per farlo e non può lavare i piatti e le stoviglie che rimangono, per la felicità dei batteri, sporche fino all’indomani. Immaginate di dovere andare in bagno, e non potere tirare lo sciacquone! Quindi ogni giorno conservare per l’indomani tanti secchi di acqua per farlo! Immaginate di dover fare la doccia e non poterlo fare, immaginate, prima di cenare di volervi lavare le mani e neanche un goccio d’acqua! Ma stiamo scherzando ?? Immaginate una donna lavoratrice, che di solito è anche casalinga che torna stanca a casa, deve cucinare, fare il bucato e tutto il resto… senza l’acqua! Non può, vi pare. Immaginate una madre di un bambino, deve prendersi cura del piccolo, preparare i pasti, fargli il bagnetto, cambiare il pannolino, senz’acqua però, la sera. Come se fosse un’optional avere l’acqua corrente e potabile in casa nel ventunesimo secolo. L’altro giorno ho invitato mio nipote a cena, le salviette per lavarsi le mani???? E non posso andare in bagno?? Zia, ma così vivono quei poveri bambini in Africa, in mezzo ai microbi. E loro non hanno neanche le fontane per poter bere!!! ..Zia tu sei fortunata, almeno hai l’acqua del Limbara, hai da mangiare e ti puoi lavare fino alle sette” “Hai perfettamente ragione! ” Ho risposto!” E ce l’ha!. Si chiama igiene e va curata!!! Siamo nel 2014, in Italia, un Paese progredito ! (?) e accade tutto questo??? Anche di peggio direte..si è vero !!!

Mi è capitato di entrare in un Bar e chiedere un caffè e sentirmi dire:”Non c’è acqua, non si può fare!”…. Si chiama mancato guadagno ed ha una causa esterna alla volontà del proprietario del Bar.  Ma noi stiamo sempre zitti !!!! NO NO..NO !!! NON VA BENE ! Io non sto zitta, voglio chiarezza, sono molto delusa ed irritata da tali mancanze nei confronti del singolo cittadino, seppure sia solo io a soffrire di tale situazione.. Ma non sono la sola, purtroppo. C’è un limite al NON rispetto della gente (che paga tra l’altro tra mille sacrifici) ed il limite è stato raggiunto. Non sopporto le prese in giro, mi dispiace. Ho cercato il vostro numero di telefono, cara Abbanoa, vi ho chiamati, dopo circa un mese di paziente attesa, ma avete chiuso gli uffici alle 17:30 ed io non aspetto a domani.

Distinti saluti Una cittadina di Tempio

Related Articles