Tempio Pausania, Lo sciopero sindacale del 6 luglio. Intanto, domani a Cagliari si discute di sanità: le ragioni? Gli esuberi!!

Tempio Pausania, 22 giu. 2017-

Individuare le ragioni dell’incontro di domani a Cagliari tra i vertici dell’ATS Sarda non è difficile. I sindacati, che scenderanno in sciopero con una grossa manifestazione il 6 luglio prossimo, ci inviano questa locandina esplicita e leggermente fuorviante, in quanto le ragioni dei tagli alla Sanità non sono solo persone ma tutto l’indotto della sanità pubblica. Lo scopo è privatizzare, assecondando un piano devastante su larga scala che ha già imposto la legge della forbice ovunque, dalla scuola ai trasporti, alla media industria e a qualsiasi cosa resti ancora di questo stato che  ha perso il controllo delle proprie azioni delegando l’UE a farlo in sua vece. Ogni decisione venga presa in Italia, è stata dettata a monte da Bruxelles e chi ancora naviga con la bussola della politica e delle sue scelte, sta solo smarrendo l’orientamento sulle reali motivazioni di questa infinita “crisi” che ha ucciso l’economia dei paesi che prima erano padroni del loro destino. In realtà, lo scopo di tutto questo è quello di far apparire lo stato come nemico dei cittadini attraverso l’imposizione fiscale elevatissima e attraverso le misure di austerity imposte dalla commissione europea. La stessa austerity che oggi sta portando alla chiusura degli ospedali di La Maddalena, del ridimensionamento del nosocomio di Tempio e alla cancellazione di altri presidi sanitari in tutto il paese.

La scusa è sempre la stessa: “..non ci sono i soldi”…”La coperta è troppo corta”… “Avete vissuto al di sopra delle vostre possibilità”… “Vi siete mangiati tutto!”.

Queste in realtà sono sciocchezze perché la moneta è solo un’unità di conto. Come dire che sono finiti i metri per misurare una distanza o non si hanno più secondi per misurare il tempo

Ergo: la moneta non può essere scarsa ma è infinita come lo possono essere gli ospedali che potremmo avere, i servizi e tutto il meglio che esista sul pianeta. Tutto lo possiamo avere. Ciò che accade è una precisa scelta politica. 

 

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