»Tempio Pausania, 30 ott. 2015-
Puntuale, precisa la sintesi del pensiero della coalizione di minoranza del Consiglio Comunale di Tempio, Tempio Libera e Democratica, riguardo la futura riforma degli enti locali che la legge nazionale, come noto, ha previsto.
Un chiaro rafforzamento delle realtà locali, delle Unioni dei Comuni, di un possibile Ente Gallura, o di un’adesione all’area del nord con Sassari, alternativa praticabile che consentirebbe spazi di manovra autonomi e con una auspicabile sinergia di intenti con altri comuni del territorio.
Ecco la sintesi espressa dalla coalizione a questo blog.
Ringraziamo per la corretezza usata e per il riguardo, non chiesto, che la minoranza in Consiglio ha sentito come un “dovere” verso questa fonte di comunicazione. La serietà di una forza politica si misura anche da questi particolari che denotano interesse per la città e voglia di contribuire alla ricerca della soluzione migliore per il suo futuro. Encomiabile comportamento.
«Siamo contrari ad istituire una nuova provincia, in quanto sono state abolite dalla volontà dei cittadini mentre a livello istituzionale la cosa viene ignorata in modo sconcertante. Siamo contrari a parlare di province o di carrozzoni mascherati che le tengono in piedi. Si può serenamente riallocare il personale, anche perché tutte le funzioni sono state ormai trasferite. Ciò che dal nostro punto di vista è importante, è ribadire la centralità della Gallura, come centro di imputazione di interessi secondo le forme più confacenti agli interessi del territorio. Riteniamo che sia necessario un ente intermedio tra comuni e regione. Se questo ruolo può essere svolto da un rafforzamento dell’unione dei comuni o da un ente gallura poco cambia, ma riteniamo che questo passo sia necessario al fine di facilitare il cittadino nei servizi regionali.
Questa realtà intermedia è, secondo noi, una necessaria tutela nei confronti del cittadino. Sulla scorta di quegli che sono gli intenti nazionali con le aree metropolitane non ci sembra una cattiva idea ipotizzare di fare parte dell’area metropolitana del Nord Sardegna, con sede a Sassari, visto che pare plausibile che i futuri finanziamenti europei transiteranno solo attraverso questi enti. Nel frattempo, si potrebbe pensare ad un ente ente intermedio gallurese al fine di facilitare la transizione dei dipendenti e l’uso di 60 milioni di fondi residui dell’ex provincia».
Tempio Libera e Democratica